giovedì 4 agosto 2011

La Storia: 2007-2013

La dolorosa retrocessione sancita dall'infausta doppia sfida di Centobuchi pone il Penne Calcio in una situazione difficilissima. La delusione per l'amara retrocessione è tanta, i vecchi dirigenti si fanno da parte e la società sembra quasi allo sbando.
Con il solo Pasquale Almonti rimasto ancora in sella, rientra in società in veste di dg Luciano Di Simone affiancato da Guido Colangelo in veste di ds, ed una volta somatizzata non senza fatica l'ennesima delusione del mancato ripescaggio (che si rivelerà una vera truffa a fine stagione) l'annata 2007/08 parte con un progetto ambizioso ma economicamente ridimensionato: si punta sui giovani e su un tecnico motivato (Fabio Montani) alla prima esperienza da allenatore vero e proprio dopo essere stato il secondo di Camplone sulla panchina biancorossa; l'obiettivo non può che essere quello della salvezza possibilmente da raggiungere senza i playout.

La rosa è giocoforza rivoluzionata rispetto a quella della passata stagione, e gli appelli accorati della nuova dirigenza alla ricerca di forze fresche in grado di dare stabilità alla società passano prontamente disattesi.
La squadra parte quindi con notevole ritardo ed i giocatori vengono pescati tra quelli ancora disponibili.
E' soprattutto sul fronte partenze che si registra il fuggi fuggi generale: ovviamente non vestiranno più il biancorosso quei giocatori arrivati la passata stagione per volere dell'ex ds Morrone (e parliamo dei vari Piccolo, Nunziato, Antic, Cognata ecc.ecc.) ma si registreranno le dolorose partenze anche di tanti giocatori del "nucleo storico", in primis l'attaccante Alessandro Del Gallo che si trasferisce a Miglianico e verrà successivamente seguito anche da Andrea Ciarrocca, che prende l'improvvisa decisione di abbandonare il biancorosso dopo due giorni di preparazione mettendo così nei guai la società costretta a correre i ripari per coprire la falla lasciata dal forte difensore pescarese. Doloroso anche l'addio di Alessio Francia, pennese purosangue e sempre in biancorosso dalle giovanili fino ad oggi, diventato un punto fermo del centrocampo pennese che passa al Notaresco.
Partono anche il portiere Soccio (che segue Morrone a Gaeta, eccellenza laziale) e Contini che si trasferisce al Chieti neopromosso dalla Promozione dal quale è ripartito dopo il fallimento di due stagioni prima.

Poche ma mirate le conferme rispetto alla squadra della precedente stagione: il portiere Alceo Palena (punto fermo della squadra che si confermerà una vera e propria saracinesca), i difensori fuoriquota D'Ercole e Rossi, i centrocampisti Palmarini (che rimane all'unanimità) e Ricci, gli attaccanti D'Arcangelo e Pasta su cui dopo l'esperienza "traumatica" nel playout di Centobuchi la società pennese punta molto.

Tantissimi sono gli arrivi, tutti giovani e semi-sconosciuti: i difensori Scariti (Alba Adriatica), Del Pizzo (Renato Curi Angolana), Follera (classe 1984 uno dei più vecchi in rosa...), Feragalli (Montesilvano), Di Martile (Atessa). I centrocampisti Marrone (dal Montesilvano, un giocatore su cui punta forte il dg Di Simone che già l'anno prima avrebbe voluto a Penne), Adorante (Pineto), Mezzazappa (Renato Curi Angolana). Gli attaccanti Aguinaga (argentino dal Canistro che tuttavia verrà ceduto a novembre), Colicchia (che rientra dopo l'esperienza a Lanciano che gli è valsa anche l'apparizione tra i professionisti), Faieta (messosi in luce ad Alba Adriatica) e Domenico Pace, esterno classe 1977 che rappresenta l'unico elemento di "esperienza" di una squadra la cui età media varrà a fine stagione il titolo di squadra più giovane del torneo.
A campionato in corso arriveranno anche il difensore Lucci (ex Alba Adriatica, arrivato dopo la partenza di Del Pizzo) ed il centravanti fuoriquota Martinez dalla Renato Curi Angolana, attaccante possente reduce da un campionato da protagonista a Montesilvano ma che si rivelerà un fiasco totale.

La squadra è insomma giovanissima e ricca di incognite, l'assenza di elementi di esperienza pesa in un campionato comunque impegnativo come quello di Eccellenza, ma si punta tutto sull'entusiasmo del gruppo e sulle doti tattiche di un allenatore esordiente ma che nella sua precedente esperienza alla guida della juniores nazionale dei biancorossi aveva già dimostrato di avere talento.

Ai nastri di partenza della nuova Eccellenza c'è il Chieti (che dopo la promozione della passata stagione parte con Cifaldi in panchina ed una rosa di tutto rispetto con arrivi autorevoli), ma c'è anche il Notaresco ad ambire fortemente al salto di categoria: l'arrivo di Giandonato in panca, una coppia d'attacco da sogno (Orta-Soria) ed una rosa in generale di categoria superiore forgiano una squadra in grado di primeggiare sulla falsariga dell'ottimo campionato disputato la stagione passata, chiuso con il triste epilogo solo nel doppio confronto-spareggio contro i laziali del Genzano.
Al solito tra il novero delle favorite parte anche L'Aquila al terzo campionato consecutivo in Eccellenza, che con la nuova società interamente "indigena" allestisce una squadra di tutto rispetto; outsider il San Nicolò (Di Serafino, Di Nardo, Catelli, Marchetti, Bucciarelli i nomi più rappresentativi) ed il Miglianico di Beppe Donatelli che tuttavia deve fare a meno dei gioiellini Antignani (passato al Chieti) e Dragani (Morro d'Oro); la squadra del presidente De Marco si affida all'esperienza dei "fuggiaschi" Ciarrocca e Del Gallo e soprattutto sul colpo ad effetto con l'ex pescarese Baldi in mediana che tuttavia, deludente, verrà tagliato subito.
Forti ambizioni anche per il Francavilla che vede sfumare solo ad agosto l'ingaggio di Carmine Gautieri e punta forte sulla coppia d'attacco Rossi Finarelli-Contestabile. Un gradino sotto Spal Lanciano e Castel di Sangro (neopromosso). Già detto del Penne che riesce a confermare tra i "big" i soli Palmarini e Palena e da loro riparte per la rifondazione cercando di centrare una salvezza non facile. In coda le più deboli alla vigilia paiono essere Ripa Teatina, Angizia Luco e soprattutto Montesilvano condannato già prima di partire ad un campionato di stenti ma con la testa rivolta a possibili sviluppi societari che tuttavia arriveranno solo nel finale di stagione quando la squadra, costretta a giocare tutto l'anno con la juniores, è mestamente in fondo alla classifica.

La nuova stagione si apre il 1 settembre con l'anticipo San Nicolò-Casoli terminato 2-1 per i teramani che partono col piede giusto contro la neopromossa Casoli reduce da un campionato entusiasmante la stagione precedente nel testa a testa con il Chieti; i gialloblu disputeranno tuttavia un campionato strepitoso con ennesimo braccio di ferro con i ben più blasonati cugini.
La stagione del Penne parte sotto i migliori auspici, tanto che all'esordio sul terreno del Ripa Teatina i biancorossi ritrovano la dura realtà dell'Eccellenza con un perentorio successo esterno per 3-0 grazie alle reti di Colicchia, Aguinaga ed al primo "squillo" in prima squadra di un giovanissimo Paride Pasta.
Il campionato parte subito bene per i biancorossi che la domenica successiva bloccano sul pari casalingo l'ambizioso Castel di Sangro; la sconfitta nell'anticipo di Atessa la settimana successiva (gol di Farias) preoccupa poco visto che i biancorossi si rilanciano immediatamente ottenendo due successi di seguito contro San Nicolò in casa e Francavilla fuori girando a quota 10 punti dopo cinque giornate a due sole lunghezze di distanza dalla coppia di vetta Chieti-Casoli.
I biancorossi girano a mille. La squadra non ha grosso peso offensivo ma sul campo da il massimo mostrando anche delle piacevoli sorprese come il centrocampista Adorante che in questa prima parte della stagione si rivela il vero punto di forza di una squadra che coglie di sorpresa un pò tutti.
Le insidie però sono sempre dietro l'angolo e la stagione non è affatto facile. Malgrado le prestazioni tutto cuore i biancorossi sono spesso costretti a cedere il passo agli avversari: nel derby con il Chieti tornato a riproporsi a venti anni di distanza si sfiora l'impresa all'Angelini, ma la rete di Colicchia nel primo tempo viene recuperata solo a cinque minuti dalla fine dai neroverdi. A L'Aquila il Penne soffre, resiste agli assalti dei rossoblu per novanta minuti ma proprio sul filo di lana deve arrendersi ad una rete di Morelli che vale l'1-2.
Il campionato è insomma difficilissimo e dopo il successo di Francavilla arriverà un mese e mezzo senza vittorie che vivrà il suo apice negativo nella trasferta di Montorio persa pesantemente (0-3).
I biancorossi nel frattempo hanno preso in prestito Martinez dall'Angolana, giovane bomber argentino arrivato con tante referenze ma che non sembra all'altezza della categoria.
La prima rete del centravanti arriverà alla dodicesima giornata in occasione del match con il fanalino di coda Montesilvano vinto 4-0 dai biancorossi.
I risultati sono discontinui, specie in casa dove il Penne cade contro Casoli e Miglianico mentre in trasferta arriva l'exploit di Guardiagrele (2-0 reti di Faieta e Marrone) a ridare un pò di ossigeno ai biancorossi che chiudono il girone d'andata ai margini della zona salvezza.
La situazione precipita all'inizio del girone d'andata: dopo lo scialbo 0-0 casalingo con il Ripa Teatina per il Penne iniziano i problemi: la sconfitta 3-1 nel recupero di Atri ma soprattutto il clamoroso 2-6 casalingo con il Francavilla rendono vani risultati positivi come il pareggio rimediato a San Nicolò.
Malgrado tutto il Penne con la forza del gioco e della volontà riesce a risalire la china ogni volta che le cose si mettono male: significativo il successo esterno (3-2) sul campo dell'Angizia Luco in uno scontro diretto che rischiava di risucchiare sempre più in classifica i biancorossi.
Ma due sconfitte consecutive con L'Aquila ed a Notaresco (rete di Orta nel finale) gettano di nuovo nel caos i biancorossi. Ma come già visto la miglior qualità di questo Penne è il sapersi rialzare nei momenti di difficoltà: nelle successive tre gare infatti arrivano sette punti malgrado la difficoltà degli impegni. Prima i biancorossi bloccano di nuovo il Chieti (ancora una volta vantaggio di Colicchia, pareggio di Antignani ad una manciata di minuti dal termine) poi infilano due vittorie consecutive ad Alba Adriatica ed in casa con il Montorio.
Ma la stagione non è mai tranquilla, e la settimana successiva i biancorossi si fanno clamorosamente bloccare sullo 0-0 sul campo del Montesilvano fanalino di coda che a fine match festeggia il raggiungimento del primo punto stagionale. Il pari in casa dei neroverdi non permette così di effettuare il salto di qualità sperato e provoca qualche attrito tra la tifoseria e mister Montani.
Il Penne è tuttavia concentrato e vince con la forza di volontà le due partite casalinghe successive, mentre fuori casa perde con Casoli (1-4 dopo aver chiuso il primo tempo in vantaggio contro una squadra in corsa per la vittoria del campionato) e Miglianico (0-1 gol dell'ex Del Gallo).
I biancorossi girano così alla vigilia dell'ultima giornata in zona salvezza con soli due punti di vantaggio sull'Hatria prossimo avversario e prima squadra coinvolta nei playout; si gioca al Comunale ed al Penne basta il pareggio per brindare alla "semi-salvezza" (da aspettare ci sono i verdetti dalla D che in caso di ulteriori retrocessioni di abruzzesi allergherebbero la "forbice" degli spareggi).
Alla fine sarà 1-1: Penne in vantaggio nel primo tempo con D'Ercole e raggiunto nel secondo tempo da Walter Ridolfi la cui rete tuttavia non servirà per evitare poi ai rossoverdi un epilogo clamoroso con la retrocessione ai playout; un vero trauma per una squadra partita con ambizioni playoff e ritrovatasi quasi da subito nelle zone calde della classifica.
Il Penne chiude così la stagione con l'obiettivo della salvezza centrato e 43 punti in classifica che rapresentano un ottimo bottino vista la situazione contingente di inizio stagione.
Merito della società che lancia alla ribalta dell'Eccellenza tanti semi-sconosciuti che diventeranno pezzi pregiati della categoria negli anni a seguire, e merito anche di mister Montani il cui gioco spumeggiante inizia a far breccia nell'ambiente.

Ma l'annata in corso ha un epilogo triste: il 23 maggio 2008 infatti, viene a mancare il caro Elvio Bennato tifosissimo dei biancorossi che seguiva tutte le domeniche. Residente a Scafa, ogni domenica non perdeva una gara; memorabile il suo celebre "Alè Penne Alè!" che per sempre rimarrà nei cuori di tutti i tifosi pennesi, così come ogni domenica si lasciava trascinare dal suo coro preferito: "ci facciamo i chilometri!" che chiedeva a viva voce ogni qualvolta la Neuro era in tribuna a tifare Penne. Un tifoso di vero cuore ed estremamente competente, che nel corso degli anni è stato in grado di mettere la sua passione anche al servizio della squadra, basti pensare che fu proprio lui decisivo a suo tempo nell'acquisto di un certo Tonino Martino. La sua assenza crea un vuoto incolmabile in tribuna, tanto che le prime partite senza di lui a seguirle non saranno le stesse di sempre. Ora ci piace immaginarlo lassù, mentre con la solita passione incita la squadra dall'alto, sempre gridando il suo classico inno di battaglia: "Alè Penne Alè!".

Il campionato ha un epilogo scontato: alla fine a spuntarla è il Chieti che superando 2-0 il Notaresco nell'ultima giornata brinda alla promozione in serie D (la seconda consecutiva). Dietro c'è la sorpresa Casoli che con le reti di Mainella, le geometrie di Campli e la quantità di Carafa tiene testa a lungo ai neroverdi. Un sogno durato tutto il campionato quello dei gialloblu a lungo in vetta, che subiscono solo nel girone di ritorno la rimonta di un Chieti che effettua il sorpasso solo alla trentaduesima giornata.
Il lungo testa a testa permette tuttavia ai casolani di staccare di ben dodici lunghezze le inseguitrici (Notaresco e L'Aquila) ottenendo così il pass diretto per gli spareggi nazionali senza disputa dei playoff, spareggi che varranno al Casoli una storica promozione in serie D.
Retrocede direttamente il Montesilvano (che conquisterà solo due pareggi con Penne e Castel di Sangro) insieme ad Angizia Luco e Hatria dopo i playout.

ECCELLENZA 2007/08 - 13°POSTO (43 punti)
Presidente: Pasquale Almonti
Direttore Generale: Luciano Di Simone
Direttore Sportivo: Guido Colangelo
Allenatore: Fabio Montani (nuovo)
Acquisti: Scariti (dif, Alba Adriatica), Adorante (cen, Pineto), Mezzazappa (cen, R.Curi Angolana), Del Pizzo (dif, R.Curi Angolana, ceduto a novembre), Follera (dif, Formia), Feragalli (dif, Montesilvano), Aguinaga (att, Canistro ceduto a novembre), Marrone (cen, Montesilvano), Colicchia (att, Lanciano), Pace (att, Lauretum), Della Marra (cen, Vestina), Di Martile (dif, Atessa), Faieta (att, Alba Adriatica), Martinez (att, R.Curi Angolana da dicembre), Lucci (dif, Alba Adriatica), Proia (cen, Canistro da dicembre)
Confermati: Palena (por), D'Ercole (dif), D'Arcangelo (att), Palmarini (cen), Pasta (att), Ricci (cen), Rossi (dif), De Collibus (cen)
Cessioni: Safon (dif), Cognata (cen), Ciarrocca (dif, Miglianico), Antic (dif), Nunziato (att, Hatria), Del Gallo (att, Miglianico), Contini (att, Chieti), Sfamurri (cen, Santegidiese), Gamboni (cen), Soccio (por, Gaeta), Fulco (dif), Francia (cen, Notaresco), Di Marco (dif), Piccolo (cen), Stellato (dif), Nardi (att), A.Carota (dif, Montesilvano)
Bilancio Campionato: 43 punti, 10 vittorie, 13 pareggi, 11 sconfitte, 37 gol fatti, 40 gol subiti


Chieti72Francavilla48
Casoli69Montorio 8848
Notaresco57Atessa45
L'Aquila57Penne43
Spal Lanciano54Hatria41
Miglianico51Alba Adriatica38
San Nicolò50Angizia Luco35
Ripa Teatina50Guardiagrele29
Castel di Sangro49Montesilvano1*

Promosse in D: Chieti, Casoli (dopo spareggi)
Retrocesse in Promozione: Montesilvano, Angizia Luco (dopo playout), Hatria (dopo playout)

SPAREGGI NAZIONALI:

1°turno: Casoli-Pianese 2-1 1-2 (6-5 d.c.r.)
2°turno: Cantù San Paolo-Casoli 1-1 0-1 (CASOLI promosso in serie D)

PLAYOUT:

Guardiagrele-Hatria 1-0 0-0 (HATRIA retrocesso in Promozione)
Angizia Luco-Alba Adriatica 3-2 1-3 (ANGIZIA LUCO retrocesso in Promozione)

MARCATORI:

22 reti: Mainella (Casoli)
18 reti: Del Gallo (Miglianico)
16 reti: Contestabile (Francavilla)
15 reti: Cicotello (Spal Lanciano)
14 reti: Soria (Notaresco)

Vincitrice Coppa Italia Regionale: Atessa (in finale 1-0 su L'Aquila dopo supplementari)

Coppa Italia Fase Nazionale: 1°turno: Atessa-Atletico Trivento 0-0 1-2 (Atessa eliminato, la Coppa Italia va all'Interreggio che supera 3-1 in finale la Pro Settimo.


La salvezza conquistata all'ultima giornata, ma senza passare per i playout, rappresenta un fiore all'occhiello per la società fresca vincitrice del premio come squadra più giovane del torneo.
La sensazione è quella di una squadra in crescita, con un gioco consolidato e con tanti giocatori "acerbi" ad inizio stagione ma maturati nel corso del campionato appena passato.
Segno inequivocabile che con la giusta continuità tecnica e qualche piccolo ritocco, la squadra è in grado di disputare un campionato decisamente più tranquillo rispetto a quello della passata stagione.

E' sotto queste premesse che parte la stagione 2008/09 la seconda in Eccellenza dopo la recente retrocessione dalla serie D.
Malgrado i soliti "brividi estivi" la società biancorossa riesce a ripartire per tempo sempre più incentrata sul lavoro del duo Di Simone-Colangelo, che rimangono rispettivamente direttore generale e direttore sportivo.

La continuità tecnica è garantita dalla conferma pressochè in blocco della rosa della passata stagione, con mister Montani che rimane ben saldo in panchina.
La rosa è così consolidata dagli arrivi di elementi di grande spessore, ma dal costo relativamente contenuto quali i difensori Davide Giansante classe 1978 arrivato dall'Hatria ma con un passato fatto di esperienze tra i professionisti con Pescara, Nardò, Novara e Rosetana, e Mattia Petrucci terzino fuoriquota di valore classe 1990, pennese purosangue ma da qualche stagione con le giovanili del Pescara. A rinforzare il centrocampo la società punta forte su Davide Colacioppio classe '84 dall'Alba Adriatica, anche lui cresciuto nelle giovanili del Pescara che si rivelerà acquisto azzeccatissimo; in avanti arrivano il centravanti Valerio Mancini ex promessa nostrana con alle spalle le esperienze in D ad Avezzano e reduce dalla promozione con il Casoli (10 reti per lui la passata stagione), il devastante esterno d'attacco fuoriquota Massimo D'Angelo prelevato dalla Berretti del Pescara oggi in C2 col Giulianova.

Sul fronte cessioni abbandonano il biancorosso alcuni protagonisti della passata stagione come Domenico Pace ma soprattutto il nostrano Colicchia che scende in Promozione all'Amatori Passo Cordone. Insieme a loro a fare le valigie sono i difensori Lucci e Follera, i centrocampisti Mezzazappa, Proia e Della Marra (che passa alla Vestina) e il deludente attaccante Martinez.

Il campionato di Eccellenza riparte con la presenza della nuove Cologna Paese (appena retrocessa dalla D), San Nicola Sulmona e Pineto (vincitrici dei rispettivi gironi di Promozione), San Salvo (promossa a sorpresa dopo i playoff) e Lauretum (ripescata, altrettanto a sorpresa, dalla Promozione).
Tra le favorite spiccano sicuramente su tutte per organici approntati L'Aquila e Castel di Sangro; i rossoblu al quarto campionato di Eccellenza consecutivo si affidano al duo morrese Di Nicola-D'Alessandro per mettere su una squadra in grado di fare l'agognato salto di categoria; arrivano così tanti pezzi da novanta come i vari Cicotello (Spal Lanciano), Di Genova (Canistro), Villa (Morro d'Oro), i fratelli Bolzan ed altri. I giallorossi invece si affidano alle cure del tecnico Donato Ronci reduce da una buona stagione ad Atessa e con gli ingaggi dei vari Previderio, Di Camillo, Zanetti, Di Nicola, Contestabile e Parmigiani non sembrano sicuramente da meno.
Ma non sono solo queste squadre che si rinforzano, il San Nicolò pare in grado di insidiare i primi posti con Palantrani ad affiancare Stirparo in difesa, un centrocampo di ferro con Ulisse Di Pietro reduce dalla vittoria del campionato di D con l'Aversa e l'ex Teramo Andrea Natali, 11 reti la stagione precedente a Montorio.
Altre outsider? Cologna Paese (Antignani-Saccia in avanti), Notaresco (Martelli in difesa, Lemme-Soria-Parentela in attacco) e San Nicola Sulmona che ha cambiato parecchio dopo il campionato vinto ma che ha inserito in rosa elementi di indubbio valore oltre ad affidarsi ancora alle cure del bravo tecnico Candido Di Felice. Il nuovo ds Periotto, centrocampista della Spal Lanciano la passata stagione, fa sì che in terra ovidiana arrivino elementi importanti quali il fuoriquota di lusso Mirko Di Fabio ed il devastante esterno ex L'Aquila Alfonso Bovino.
Un gradino sotto il Miglianico che dalla sua ha confermato in toto allenatore ed organico, mentre la Vis Teate Ripa Teatina (nuova denominazione voluta dalla dirigenza composta da chietini, che l'anno successivo trasferirà proprio a Chieti il titolo sportivo della società) affidandosi agli ex Chieti Ezequiel Stella e Fidanza oltre a spendere soldi per assicurarsi il cartellino del bomber rivelazione Sputore; obiettivo? Strizzare un occhio alla zona playoff, ma alla fine non sarà così...
Pineto, Francavilla e Penne puntano ad un campionato tranquillo, salvezza senza mezzi termini invece per Spal Lanciano, San Salvo ed Atessa.

Il campionato inizia sotto le migliori aspettative per i biancorossi che girano a punteggio pieno dopo le prime due giornate malgrado gli impegni sulla carta complicati.
All'esordio i biancorossi piegano in rimonta nel secondo tempo il forte San Nicolò quindi la domenica successiva con un guizzo del giovane D'Angelo che mostra tutto il suo talento espugnano di misura nel finale il difficile campo di Ripa Teatina.
Penne che rallenta tra la terza e la quinta giornata quando arrivano due pareggi (con un buon punto comunque a Castel di Sangro) e la prima sconfitta stagionale in casa per mano del San Nicola Sulmona.
Sconfitta che crea qualche malumore nonostante la classifica ma sono le successive due vittorie consecutive, la prima in casa della capolista Miglianico al termine di una prestazione superlativa (per gli uomini di Donatelli si tratta della prima sconfitta stagionale), la seconda in casa con il Francavilla che servono a proiettare il Penne in vetta alla classifica seppur in coabitazione con la sorpresa Miglianico e L'Aquila che zoppica un pò troppo ma mantiene il ritmo.
I biancorossi esprimono probabilmente il miglior calcio dell'intero torneo, mettendo in mostra i propri gioielli ed in casa travolgono anche il malcapitato Lauretum di mister Mirko Di Pietro.
Manca lo "spunto" giusto tuttavia con i classici errori di gioventù che costano la piena posta in palio in gare dominate come nelle trasferte di Lanciano e San Salvo, o nella gara interna con il Guardiagrele, tutti pareggi che non permettono di fare il salto di qualità sperato. Ma a questa squadra non si può chiedere di più, tanto che alla dodicesima giornata i biancorossi vanno al Fattori a contendere il primo posto a L'Aquila; la gara sarà tuttavia sfortunata ed i padroni di casa in giornata di grazia surclasseranno i biancorossi portandosi in vetta ed a +5 dai ragazzi di Montani ancora in coabitazione con la piacevole sorpresa del Miglianico che non sbaglia un colpo.
Malgrado qualche "malcontento" tra tifosi e squadra, derivante dalla prestazione del Fattori, il Penne prosegue senza particolari intoppi il suo campionato centra un'altro colpo esterno a Notaresco mentre in casa cade all'ultima di andata contro l'Alba Adriatica che da Penne si rende protagonista di una bella rimonta.
Al giro di boa così i biancorossi sono in piena zona playoff a stretto contatto con L'Aquila, Cologna Paese e San Nicola Sulmona. Rivelazione di questa prima parte del torneo è il Miglianico di Donatelli che spinto dai gol di Del Gallo chiude saldamente in testa a sei lunghezze dalle inseguitrici e dieci punti di vantaggio sui biancorossi.
Ma il momento più felice della stagione i biancorossi lo passano a cavallo con il nuovo anno, quando infilando una serie positiva di tre successi consecutivi (di cui due in trasferta a San Nicolò e Pineto), salgono al secondo posto riducendo a cinque lunghezze il distacco dalla capolista Miglianico.
La stagione proseguirà tuttavia tra alti e bassi, le due sconfitte consecutive (Miglianico in casa, Francavilla fuori) allontanano i biancorossi dalla vetta, mentre i successivi successi su San Salvo ed a Guardiagrele (sotto 0-1 al novantesimo, strepitosa rimonta nei minuti di recupero) stabilizzano i biancorossi in zona playoff seppur in bilico in un campionato equilibrato.
L'ultima parte del campionato è difficile: continuano ad imperversare voci sui soliti problemi finanziari (già a dicembre i giocatori decidono autonomamente di ridursi i rimborsi per evitare i necessari "tagli" ad una squadra già ampiamente salva) ed il calendario certamente non aiuta i biancorossi alle prese con match difficili.
Il Penne sembra abbonato ai pareggi, al Comunale resiste anche L'Aquila (che nel frattempo ha preso il largo e guida la classifica insieme al Miglianico) ed a tre giornate dal termine in un vero e proprio scontro-spareggio per il quinto posto con il Cologna Paese, ci si mette pure la sfortuna con il pareggio rimediato dai rosetani proprio sul filo di lana mentre a Montorio riesce a rimediare alla sconfitta riportando a casa un 1-1 che serve comunque a poco.
Arrivati alla sosta pasquale i biancorossi sono fuori dai playoff, al sesto posto e ad una lunghezza di ritardo dal San Nicolò.
Ma il calcio in questo periodo passa decisamente in secondo piano...perchè la notte del 6 Aprile alle 3:32 la terra trema. A L'Aquila si consuma la tragedia del sisma che provocherà 309 vittime e che segnerà a lungo i ricordi di molti.
La scossa avvertita distintamente in tutto l'Abruzzo e nelle regioni confinanti crea una tragedia di proporzioni immani che rischia di mettre in ginocchio l'intero Abruzzo.
Il calcio si ferma in segno di rispetto, mentre l'Eccellenza è segnata non solo per l'ovvio ritiro dal campionato de L'Aquila ma anche e soprattutto per la tragica scomparsa di Giuseppe Chiavaroli, centrocampista del Lauretum che si trovava a L'Aquila al momento della tragedia.
La morte di Giuseppe è una mazzata per tutto l'ambiente e per tutta l'area vestina; molto conosciuto in zona, anche a Penne dove aveva molti amici, Chiavaroli era una promessa del calcio abruzzese. Loretese di nascita, Giuseppe aveva militato anche nel settore giovanile del Penne; centrocampista di pregio mise subito in mostra le proprie doti tanto che subito venne notato ed ingaggiato dalla Fiorentina. Dopo tre anni nel settore giovanile viola, il richiamo degli affetti della sua città natale lo portarono ad una vera e propria scelta di vita tornando nel suo paese e sfiorando con la maglia biancazzurra una storica promozione in serie D da vero e proprio leader in campo malgrado la sua giovanissima età (18 anni).
L'anno successivo passò al Celano dove disputò da protagonista tre stagioni in D che valsero l'accesso ai professionisti; ambito da società di categoria superiore Chiavaroli rimase sempre vicino casa trasferendosi alla Spal Lanciano, quindi al Pineto prima di fare il suo trionfale ritorno al Lauretum.
Poi il tragico destino in quella notte maledetta a L'Aquila...di Giuseppe rimane il ricordo nei cuori di molti, come uomo prima ancora che come calciatore di grande livello.
Il campionato si ferma per un mese, si torna in campo con un altro spirito, con la voglia di ricominciare e tornare alla normalità certo anche se, ovviamente, non si tratta della stessa cosa. L'Aquila si ritira dal campionato, la Federazione prende la decisione di ammettere i sorroblu (primi in classifica ed in corsa in Coppa Italia) direttamente al campionato di D. Insieme ai rossoblu promosso nella categoria superiore anche il Miglianico che, pur potendo essere ancora raggiunto dal San Nicola Sulmona, ha comunque il vantaggio dei tre punti a tavolino dell'ultima giornata (era prevista L'Aquila-Miglianico) che gli valgono la promozione matematica.
Ha poco senso dunque in giornata l'1-1 con il Guardiagrele che congeda i gialloblu dal pubblico locale. La decisione di promuovere L'Aquila libera un posto in più per i playoff (dalla terza alla sesta classificata), dunque San Nicola Sulmona, Castel di Sangro e San Nicolò staccano il biglietto con una giornata d'anticipo, l'ultimo posto disponibile se lo giocano Penne e Cologna Paese.
Clamorosa la disfatta dei biancorossi che cadono in casa per mano del Notaresco che fino a qualche ora prima sarebbe dovuto scendere in campo con la juniores. Scene di tensione squadra-società in casa notareschina con giocatori che non si allenano da oltre un mese ma ottengono tre punti fondamentali grazie ad una rete di Capretta nella ripresa contro una squadra che sembra totalmente demotivata malgrado la posta in palio.
Da parte sua però il Cologna Paese rende sempre più disastrosa la sua stagione facendosi battere dal Pineto che ottiene così la salvezza matematica con una giornata d'anticipo.
Insieme al Pineto, salvo matematicamente anche il Francavilla che impatta col San Salvo, buon punto anche per il Montorio che però si morde lemani e deve aspettare l'ultima giornata (servono tre punti col Pineto già salvo) per brindare alla salvezza. Drammatico lo scontro Spal Lanciano-Lauretum, sia da un punto di vista sportivo (gara da dentro o fuori per i loretesi) che dal punto di vista umano, in ricordo di Giuseppe Chiavaroli. In campo il clima è surreale, e lo 0-0 finale sancisce la retrocessione matematica del Lauretum visti i quattro punti di svantaggio proprio sulla Spal penultima.
L'ultima giornata è senza appello per i biancorossi che, tallonati dal Cologna Paese, devono assolutamente vincere sul campo della tranquilla Alba Adriatica; una rete di Palmarini nella ripresa assicurerà il sesto posto ai ragazzi di Montani rendendo vana la vittoria del Cologna Paese che chiude chiude la sua stagione fallimentare infliggendo al Castel di Sangro la prima, indolore, sconfitta nel girone di ritorno assolutamente stratosferico per i sangrini. Al San Nicola Sulmona basta un punto nella gara contro l'Atessa (che in virtù del pari, a sua volta, si salva) per assicurarsi il secondo posto. Salvi il Notaresco (4-1 alla Vis Teate) ed il Montorio (2-1 al già tranquillo Pineto), risultati che così rendono vano il 3-0 del San Salvo alla Spal Lanciano condannando la squadra di Di Santo ai playout visti con ottimismo.
Si va così ai playoff: Penne-San Nicola Sulmona e San Nicolò-Castel di Sangro gli accoppiamenti; la gara d'andata condanna già i biancorossi ad abbandonare le speranze promozione: al Comunale passa il San Nicola Sulmona grazie ad una rete di Tacchi nella ripresa.
Il Penne è ora chiamato all'impresa al Pallozzi ma per i peligni è facile gestire contro un Penne decimato dalle assenze (tra cui quella pesantissima di Mancini che toglie peso offensivo ad una squadra costretta giocoforza ad attaccare), tanto che nella ripresa segna anche due reti (di cui una di Mirko Di Fabio) che legittimano la qualificazione rendendo vana la prodezza di D'Angelo su punizione in pieno recupero.
E' così la fine di una stagione disputata ad altissimo livello dai biancorossi che con una squadra sempre giovanissima (per il secondo anno consecutivo arriverà l'ambito riconoscimento) è arrivata a sfiorare un vero e proprio "sogno", malgrado le ultime vicissitudini societarie e l'atteggiamento quasi "rinunciatario" di alcuni giocatori nelle ultime gare ha destato non poche perplessità e raffreddato un pubblico sempre disinteressato vista la mancanza di certezze con riguardo ad una certà continuità gestionale.
Alla fine ai playoff la spunterà proprio il San Nicola Sulmona (che in finale piegherà il Castel di Sangro con un gol di Tacchi nei tempi supplementari), ma il cammino verso la serie D sarà bruscamente interrotto nel doppio spareggio con i sardi del Selargius (sconfitta 2-0 a Sulmona e pareggio a reti bianche in trasferta). Del resto anche a Sulmona emergono i primi problemi societari che porteranno ad una mesta retrocessione l'anno successivo.
Retrocede direttamente il Lauretum (con una giornata d'anticipo) insieme a San Salvo (battuto, a sorpresa, dalla Spal Lanciano ai playout) e Guardiagrele (ai playout, successivamente ripescato).

ECCELLENZA 2008/09 - 6°POSTO (56 punti)

Acquisti: Giansante (dif, Hatria), Petrucci (dif, Pescara), Colacioppo (cen, Alba Adriatica), Mancini (att, Casoli), D'Angelo (att, Pescara)
Cessioni: Pace (att), Follera (dif), D'Arcangelo (att), Colicchia (att, Am.Passo Cordone), Lucci (dif), Mezzazappa (cen, Spal Lanciano), Proia (cen), Della Marra (cen, Vestina), Martinez (att)
Bilancio Campionato: 56 punti, 14 vittorie, 14 pareggi, 6 sconfitte, 34 gol fatti, 23 gol subiti



Miglianico68Francavilla40
L'Aquila64Montorio 8839
S.Nicola Sulmona62Pineto39
Castel di Sangro60Atessa38
San Nicolò58San Salvo37
Penne56Vis Teate Ripa33
Cologna Paese54Guardiagrele30
Alba Adriatica45Spal Lanciano28
Notaresco40Lauretum24

Promosse in Serie D: Miglianico, L'Aquila (d'ufficio dopo i tragici eventi del sisma)
Retrocesse in Promozione: Lauretum, Guardiagrele (dai playout, poi ripescata), San Salvo (dai playout)

PLAY-OFF:

1°turno:

Penne-San Nicola Sulmona 0-1 1-2
San Nicolò-Castel di Sangro 0-0 0-1

finale:

San Nicola Sulmona-Castel di Sangro 1-0 d.t.s. (Celano, 23 maggio 2009)

FASE NAZIONALE:

1°turno: San Nicola Sulmona-Selargius 0-2 0-0 (San Nicola Sulmona eliminato)

PLAY-OUT:

Spal Lanciano-San Salvo 0-0 0-2 (San Salvo retrocesso)
Guardiagrele-Vis Teate Ripa Teatina 0-1 2-4 (Guardiagrele retrocesso, poi ripescato)

Vincitrice Coppa Italia Regionale: L'Aquila (in finale 2-0 sul Miglianico)

Fase Nazionale Coppa: 1°turno: Termoli-L'Aquila 1-1 0-2; 2°turno: L'Aquila-Pomezia (non disputata dopo i tragici eventi del sisma aquilano, Pomezia in semifinale). La Coppa Italia sarà poi vinta dai pugliesi della Virtus Casarano (4-1 in finale al Castel Rigone).


Ed ecco tornare periodi neri per il calcio pennese. Neppure il tempo di metabolizzare una stagione positiva che si ripropongono i soliti allarmi, questa volta acuiti dall'abbandono di Luciano Di Simone e Guido Colangelo che passano la mano lasciando il solo Almonti al timone della società.
Un'estate di passione, un gruppo di tifosi di vecchia che si prodiga per costituire un comitato di sottoscrizione quote per aiutare la società e mantenere in vita la Penne Calcio, ed alla fine il riavvicinamento in società di Angelo Petrucci (già con i biancorossi negli ultimi tempi d'oro) con Antonio Di Teodoro e Carmine Calandra che presta sempre il suo fondamentale apporto dopo averlo già fatto a partire dalla stagione precedente.
Con tantissime difficoltà può prendere il via anche la stagione 2009/10 dunque, con i biancorossi al terzo campionato consecutivo in Eccellenza ma con programmi notevolmente ridimensionati rispetto alla stagione precedente.
Da spendere c'è praticamente nulla per un Penne completamente smantellato tanto nei giocatori (da registrare anche la partenza di Antonio Palmarini, l'ultimo dei componenti del nucleo storico pennese delle stagioni precedente) quanto nella guida tecnica, con Fabio Montani che saluta con qualche polemica di troppo e si accasa sulla panchina dell'ambizioso San Nicolò (per lui sarà tuttavia esonero dopo poche disastrose giornate).

La società si ricostituisce così in fretta e furia, ma pesa la mancanza di un coordinamento tecnico "nostrano" con i nuovi dirigenti che si affidano ad un rapporto di collaborazione con Di Pasquale (già ds de L'Aquila due stagioni prima) che tuttavia viene tagliato subito visti i risultati.
L'assenza di Colangelo si sente eccome, ne risente soprattutto il calcio mercato con una campagna acquisti che non riesce per nulla a compensare le autorevoli partenze. La riorganizzazione societaria porterà anche all'ingaggio di Mirko Di Pietro nel ruolo di responsabile del settore giovanile dopo i lusinghieri risultati ottenuti a Loreto in quel campo.

Nel ruolo di allenatore si punta su Federico Proietto, tecnico emergente ex calciatore del Penne ai tempi dell'Interregionale. Il tecnico rosetano accetta con entusiasmo la panchina biancorossa dopo i buoni risultati ottenuti con la Vestina, ma non tiene forse conto della situazione difficile e di precarietà che richiedono il classico "pugno duro" poco affine alle metodologie di lavoro del tecnico.

Il Penne parte praticamente "spoglio" di tutti i big della passata stagione, che trovano sistemazioni importanti dopo il bel campionato disputato. Il blocco della squadra è così formato dai giovani Petrucci, Ferrante, Rossi, De Collibus, Pasta, Di Campli, Cretarola e Andreoli tutti fuoriquota e confermati, cui si aggiunge anche il curioso caso D'Angelo; il talentuoso attaccante pescarese, di proprietà del Penne vuole trasferirsi altrove, ma la società biancorossa che sul ragazzo ha investito la stagione precedente non fa sconti. Ne seguirà un braccio di ferro tra lo stesso giocatore che rifiuterà di giocare e verrà solo successivamente reintegrato, poi ceduto in prestito alla Val di Sangro dopo un rendimento assolutamente non all'altezza delle aspettative da parte del giocatore in campo contro voglia.

Sul fronte arrivi, tornano a vestire il biancorosso Mirko Sacripante e Mirko Panico, tanti sono i volti nuovi in squadra: i portieri Taraborrelli (Vis Teate Ripa Teatina che tuttavia verrà tagliato quasi subito) e Di Norscia (Vestina), i difensori Di Febo (Guardiagrele), e Fasciani (Miglianico), il centrocampista albanese Ajazi (portato proprio da Di Pasquale, si rivelerà un flop clamoroso e verrà tagliato a dicembre), insieme ai compagni di reparto Sfamurri (per lui si tratta di un ritorno), Granata (Guardiagrele) e l'esterno Gentile (pupillo di Proietto dalla Vestina, anche lui sarà ceduto quasi subito). In avanti l'arrivo di peso è quello di Vittorio Improta centravanti napoletano reduce da una parte di stagione al Lauretum, sconosciuto ai più ma che si rivelerà nella prima parte della stagione bomber implacabile.
Solo a dicembre la squadra verrà meglio plasmata, per il momento sono troppe le lacune di una rosa costruita in fretta e furia e senza troppo raziocinio.

Il campionato pare difficile. Come due anni prima col Chieti, c'è ancora una nobile decaduta il Teramo reduce dal trionfo nel campionato di Promozione dopo il fallimento dell'estate precedente, con il presidente Campitelli che allestisce una vera e propria corazzata con Orta, Fiorotto, Taua, Colancecco, Celli e tanti altri giocatori di categoria superiore con un solo imperativo: vincere.
Fa le cose in grande anche il San Nicolò di mister Montani che da Penne si porta dietro i pupilli Feragalli, Di Martile ed Adorante e può contare sugli altri ex argentini Alejandro Lalli e Jose Parmigiani.
Si rinforzano anche la Spal Lanciano (Periotto da Sulmona porta in terra frentana tutto il blocco vincente dei peligni) ma non raggiungerà i risultati sperati, Castel di Sangro (Ronci sempre in panchina e squadra consolidata) e Notaresco (Cherubini in difesa, Stella e Palmarini a centrocampo, Antignani in attacco).
Altra rivale da tenere d'occhio è il Montesilvano del nuovo presidente Di Meo, che dopo aver dominato lo scorso campionato di Promozione allestisce una squadra di tutto rispetto: Spoltore e Marchetti in difesa, l'ex Chieti Tatomir il devastante De Filippis e Vespa a centrocampo, Antignani prima (andato via da Notaresco quasi subito) e Mattia Mainella poi in attacco.

La stagione inizia in maniera disastrosa per il Penne sconfitto seccamente in casa dal Montorio 88 all'esordio e ad Alba Adriatica la domenica successiva.
La squadra è fragile, non ha mordente ma soprattutto in campo è confusionaria...Proietto opta per uno strano modulo, troppo scoperto in fase difensiva, troppo leggero in fase offensiva che non fa altro che lasciare la sua squadra in balìa degli avversari, tanto che nella trasferta albense i biancorossi faticano anche a superare il centrocampo. La situazione precipita proprio dopo la seconda gara quando il tecnico, sorprendentemente, da le dimissioni...Penne senza guida tecnica alla vigilia del delicatissimo doppio scontro casalingo con Teramo (capolista a punteggio pieno) e San Nicolò ovvero le due favorite d'obbligo del campionato.
La società biancorossa opta per la soluzione di Filippo Di Teodoro tecnico della juniores, bandiera del calcio pennese; suo il compito di traghettare la squadra in attesa di decisione definitiva. Il buon andamento della squadra convincerà tuttavia la società a confermare la panchina del tecnico pennese.
Il Penne brutto e scoraggiante delle prime due gare lascia improvvisamente spazio ad una squadra corta, determinata, e che mette in luce un bomber dalle doti eccezionali come Improta: contro il Teramo capolista i tifosi biancorossi si stropicciano gli occhi quando Taua calcia addosso a Di Norscia (titolare dopo le prestazioni pessime di Taraborrelli) un rigore, con l'attaccante napoletano che piazza uno spettacolare uno-due chiudendo la prima frazione sul doppio vantaggio, vanificato solo dalla doppietta di Orta nel secondo tempo che regala comunque un pareggio incoraggiante alla squadra cui viene negato un rigore solare proprio allo scadere.
La domenica successiva la situazione è identica: contro il forte San Nicolò primo tempo chiuso avanti 2-0 (ancora doppietta per Improta) ma ripresa con ritorno dei biancazzurri che riportano a casa il 2-2. Segnali positivi (una squadra in grado di giocarsela con i top team) e negativi (la fase difensiva), ma per il momento va bene così, anche perchè nel turno infrasettimanale i biancorossi centrano la prima vittoria grazie ad una rete di Petrucci sul campo del San Nicola Sulmona.
I due pareggi successivi con Cologna Paese ed a Francavilla mettono in mostra un Improta che segna a raffica (sei reti in sette gare) e più in generale una squadra in grado di tenere botta alla categoria.
Ma non sarà così: la squadra è fragile e costruita male, Di Teodoro fa quello che può ma le carenze tecniche sono evidenti. Tutti fattori che alla lunga vengono a galla, tanto che il Penne sarà incapace di infilare una vittoria (tranne che nel turno casalingo con la Rosetana) pareggiando con squadre alla propria portata e perdendo con le altre. E così arrivano le sconfitte di Montesilvano e Castel di Sangro, nel mezzo tanti pareggi che fanno sprofondare la squadra nelle zone bassissime della classifica.
Le tre sconfitte consecutive a cavallo tra quattordicesima e diciassettesima giornata fanno sprofondare il Penne, che ormai sembra scoraggiato anche nei giocatori stessi, all'ultimo posto in classifica.
La società deve intervenire in qualche maniera, e decide di dare il benservito a Di Teodoro; al suo posto altra soluzione interna con la squadra affidata alle cure di mister Mirko Di Pietro.
Ovviamente non possono limitarsi al tecnico le contromosse per uscire dalla difficile situazione, e così avviene l'ennesimo ritorno di Guido Colangelo (nelle vesti di ds) che chiude subito importanti operazioni di mercato che consolidano la squadra; dalla Spal Lanciano arriva l'esperto estremo difensore Giampaolo La Barba (ex Teramo e Lanciano), il difensore Mirko Di Fabio (Canistro, ex Sulmona la stagione precedente), i centrocampisti Pierri (Guardiagrele) e Galiffa (Santegidiese).
Vengono invece tagliati i deludenti Gentile ed Ajazi.
La squadra ora ha una sua fisionomia, Di Pietro esordisce Montorio riportando a casa un pareggio grazie alla rete di Galiffa all'esordio, la domenica successiva in casa con l'Alba Adriatica in serie positiva.
Ma sono giorni tristi per gli sportivi e non solo, pennesi...qualche giorno prima della gara con gli albensi viene infatti a mancare il caro Domenico Modesto, dirigente appassionato e persona squisita. Domenico è vittima di uno sfortunato incidente stradale ed il suo decesso arriva come un fulmine a ciel sereno. Proprio prima della gara con l'Alba Adriatica gli verrà dedicato un minuto di silenzio e ricordato con commozione in campo ed in tribuna.
La situazione del Penne è frustrante: la squadra è rinforzata, in campo si vede la reazione ma i risultati stentano ad arrivare, di certo non aiuta neppure il calendario che vede i biancorossi uscire dalla doppia trasferta teramana (Teramo prima, San Nicolò poi) con zero punti e sei reti complessivamente al passivo.
La classifica ora è tremenda urge un improvviso cambio di marcia: la domenica successiva i biancorossi piegano il Sulmona in rimonta (2-1) tornando al successo dopo sette turni di astinenza, mentre la piazza sembra risvegliarsi dopo l'annuncio che dalla prossima gara casalinga il Penne tornerà a giocare al Colangelo.
L'esordio sulla terra del Vecchio Comunale vede i biancorossi pareggiare a reti bianche col Francavilla ed un pubblico in parte ritrovato con la Neuro che torna a tifare.
La serie negativa del Notaresco (in crisi nera malgrado le ambizioni di inizio anno) fa sì che i biancorossi risalgano dall'ultimo posto pur rimanendo sempre a stretto contatto con i rossoblu: lo scontro diretto in terra notareschina terminato a reti bianche è il classico esempio dell'andamento di questo Penne. I gol clamorosamente falliti, con Improta che sembra aver perso il feeling con la porta, insieme al rendimento incostante di un Galiffa che si limita al compitino, fanno sì che quando gli uomini di Di Pietro potrebbero fare il salto di qualità, puntualmente si perdono.
Altra gara simbolica è l'anticipo del sabato in casa col forte Montesilvano lanciato alla rincorsa del Teramo capolista: in un campo ridotto a risaia succede di tutto; i biancorossi in vantaggio nel primo tempo rimangono in dieci per l'ingenua espulsione di La Barba, i neroverdi dal canto loro falliscono un rigore. Al rientro dagli spogliatoi il Penne prima raddoppia con Di Fabio poi crolla inesorabilmente sotto i colpi di un Montesilvano che segna quattro reti, rendendo vano il guizzo finale di Panico che chiude il match sul 3-4. Intanto il guardalinee viene colpito da un accendino volato dalla tribuna, il giudice sportivo inflessibile comminerà una salata multa alla società e la squalifica del campo per un turno.
Malgrado la situazione il Penne andrà a fare l'exploit vincendo 3-2 sul campo dell'Angizia Luco (gara perfetta condotta 3-0 ma con finale "folle" che nel recupero rimette in gioco i marsicani) ma la domenica successiva, l'ennesimo salto di qualità manca quando sul neutro di Roseto i biancorossi non vanno oltre il pari a reti bianche.
La situazione improvvisamente torna a precipitare: le nette sconfitte di Pineto (1-4) ed in casa con il Castel di Sangro (0-2) creano una spaccatura evidente tra squadra e parte del pubblico e causano non pochi problemi. La domenica successiva il Penne perde l'ennesima occasione quando, sul doppio vantaggio in casa della Rosetana, nei minuti di recupero si fa clamorosamente rimontare perdendo così ogni speranza di salvezza diretta e continuando a guardarsi alle spalle.
Lo sprint finale tuttavia regalerà ai biancorossi tre successi consecutivi nelle restanti tre gare che non permetteranno tuttavia di conquistare posizioni di classifica vantaggiose; ci si mette anche la "sfortuna" quando, chiudendo la stagione a parità di punti con il Guardiagrele (45), il Penne sarà peggio piazzato per un semplice -1 in differenza reti rispetto ai granata (scontri diretti pari).
Il triste epilogo della stagione si consumerà ai playoff: un Penne scarico, incapace di incidere, si fa bloccare sul doppio pareggio a reti bianche da una squadra ampiamente alla portata dei pennesi. A Guardiagrele sarà così retrocessione quasi tra l'indifferenza totale, e così a distanza di dieci anni dall'ultima apparizione i biancorossi saranno costretti a tornare in Promozione.
Insieme al Penne retrocede anche il Notaresco che chiude clamorosamente all'ultimo posto la sua stagione a dir poco travagliata; l'altro playout sorride invece alla Spal Lanciano (altra delusione del torneo) che condanna alla Promozione il San Nicola Sulmona che solo l'anno prima aveva sfiorato la serie D persa solo agli spareggi nazionali.

A vincere il campionato è il Teramo, malgrado la concorrenza del Montesilvano.


ECCELLENZA 2009/10 - 16°POSTO (35 punti)
Presidente: Pasquale Almonti
Allenatore: Proietto (nuovo) poi sostituito da Di Teodoro (dalla terza giornata), poi Di Pietro (dalla diciassettesima)
Acquisti: Taraborrelli (por, Ripa Teatina), Sacripante (dif, Lauretum), Di Febo (dif, Guardiagrele), Fasciani (dif, Miglianico), Sfamurri (cen, Ripa Teatina), Gentile (cen, Vestina ceduto a novembre), Granata (cen, Guardiagrele), Improta (att, Eccellenza Toscana), Di Norscia (por, Vestina), Ajazi (cen, Pineto ceduto a dicembre), Panico (att, Lauretum), La Barba (por, Spal Lanciano, a dicembre), Galiffa (cen, Santegidiese, a dicembre), Di Fabio (dif, Canistro, a dicembre), Pierri (cen, Guardiagrele, a dicembre).
Cessioni: Palena (por, Miglianico), Scariti (dif, Spal Lanciano), Colacioppo (cen, Cologna Paese), Giansante (dif, Silvi), D'Ercole (dif, Hatria), Di Martile (dif, San Nicolò), Ricci (cen, Morro d'Oro), Marrone (cen, Cologna Paese), D'Angelo (att, Val di Sangro, a dicembre), Faieta (att, Montesilvano), Mancini (att), Palmarini (cen, Notaresco), Feragalli (dif, San Nicolò), Adorante (cen, San Nicolò)
Conferme: Petrucci (dif), Ferrante (dif), Rossi (dif), De Collibus (dif), Pasta (att), Di Campli (cen), Cretarola (dif), Andreoli (dif), D'Angelo (att, poi ceduto)
Bilancio Stagione: 35 punti, 7 vittorie, 14 pareggi, 13 sconfitte, 33 gol fatti, 49 gol subiti



Teramo73Francavilla41
Montesilvano64Angizia Luco40
Mosciano62Rosetana40
Castel di Sangro58Montorio 8839
Alba Adriatica55Spal Lanciano37
San Nicolò48Guardiagrele35
Pineto43Penne35
Cologna Paese41S.Nicola Sulmona34
Sporting Scalo41Notaresco26

Promossa in Serie D: Teramo
Retrocesse in Promozione: Notaresco, San Nicola Sulmona (playout), Penne (playout)

PLAY-OFF:

1°turno:

Alba Adriatica-Montesilvano 1-1 2-1
Castel di Sangro-Mosciano 1-1 0-1

finale:

Mosciano-Alba Adriatica 3-2 (Roseto degli Abruzzi, 15 maggio 2010)

FASE NAZIONALE:

1°turno: Mosciano-Pistoiese 0-0 1-0
2°turno: Mosciano-Anziolavinio 1-2 0-1 (Mosciano eliminato)

PLAYOUT:

San Nicola Sulmona-Spal Lanciano 0-1 1-1 (San Nicola Sulmona retrocesso)
Penne-Guardiagrele 0-0 0-0 (Penne retrocesso)

Vincitore Coppa Italia Regionale: Spal Lanciano (in finale 1-0 sul Teramo)

Fase Nazionale Coppa Italia: 1°turno: Spal Lanciano-Boys Capriatese 1-1 0-2 (Spal Lanciano eliminato). La Coppa Italia andrà poi al Tuttocuoio (in finale 3-1 sulla Boys Capriatese)


Il Penne, si sa, ha ormai fatto la "pelle dura" in merito a crisi societarie clamorose. Le ultimi estati pennesi sono state vissute tutte con particolare sofferenza dal pubblico biancorossa, non ultima quella dell'estate precedente che del resto ha portato a riaprirsi il baratro della retrocessione con errori in estate in merito alla conduzione tecnica ed alla campagna acquisti.
Tante sono le ipotesi che circolano nelle settimane subito successive al playout di Guardiagrele, chi parla di cambi tecnici in panchina, chi di giocatori e altro.
Eppure, i discorsi sono tutti "campati in aria" tanto che il 28 giugno arriva come un fulmine a ciel sereno un Comunicato impietoso, in cui il presidente Almonti lamenta la scarsa vicinanza di istituzioni ed operatori economici e che a distanza di pochi giorni (30 giugno) avrebbe riconsegnato la squadra al Comune incaricandolo di trovare dirigenti disponibili a rilevare la società biancorossa e garantirne l'iscrizione al campionato di Promozione; termine perentorio il 15 luglio (scadenza per le iscrizioni).
Mai come in quest'annata insomma si rischia seriamente di non vedere più la gloriosa casacca biancorossa al via, e sarebbe uno smacco non da poco per una società che proprio quest'anno festeggia il novantesimo anno dalla fondazione.
Il primo step del 15 luglio viene tuttavia superato: la società, formalmente uscente, garantisce l'iscrizione al campionato e rimane in sella.
Malgrado l'atteso dietrofront i problemi permangono, perchè nessun operatore si avvicina alla società e perchè devono passare ancora diversi giorni di transizione prima che ci si possa muovere sul mercato.
A luglio ormai quasi passato arrivano finalmente i primi movimenti: mister Di Pietro confermato in panchina, mentre sul fronte giocatori i primi confermati sono Pasta, Granchelli e Cretarola tra i giovani, La Barba e Di Febo tra i "big"; insieme ai due giocatori viene inizialmente confermato anche il centrocampista Granata che dopo qualche giorno tuttavia sceglie di andare a Guardiagrele.

La stagione 2010/11 può finalmente partire, ma la struttura organizzativa del Penne rimane precaria; Guido Colangelo non c'è più e pertanto ad ovviare alla figura di ds ci pensa l'insolita coppia mister Di Pietro-Calandra che iniziano da subito a piazzare i primi colpi.
Da spendere c'è ben poco, resta come priorità quella di prendere giocatori validi alla ricerca di riscatto, sei-sette esperti da affiancare ai tantissimi giovani del settore giovanile.
E così ecco vestire il biancorosso il difensore Pasquale Campagna reduce da una stagione poco felice a Sambuceto ma vecchia conoscenza del calcio pennese, da avversario, con Renato Curi Angolana e Francavilla, il centrocampista Davide Silvaggi dall'Alba Adriatica, Alessio Rocchio (centrocampista) dal Pianella e lo sconosciuto attaccante Luca Martelli, centravanti possente che inizialmente faticherà non poco ma successivamente si rivelerà buon giocatore malgrado il taglio subito, per esigenze di bilancio, a dicembre.
La campagna di rafforzamento continuerà durante l'estate e porterà a vestire di biancorosso anche il centrocampista-goleador Dario Di Mauro (28 reti nelle ultime due stagioni), Daniele Centofanti (centrocampista di grandissima qualità), ma soprattutto il colpaccio con il ritorno di Marco Colicchia alla base dopo l'esperienza a Passo Cordone, che si rivelerà decisivo con ben 16 reti nella regular season. A campionato iniziato arriverà anche l'estroso attaccante Italo Di Rocco ex promessa del calcio abruzzese ma con evidenti problemi "caratteriali"; sul giocatore si puntava molto visto che le sue esperienze fuori regione erano state positive, ma il suo arrivo si rivelerà deleterio per lo spogliatoio tanto che già a metà girone d'andata verrà tagliato.

Sul fronte partenze, se ne va per primo Panico che si accasa a Cologna Paese, svestono il biancorosso anche i vari Sacripante (Vestina), Di Fabio (Val di Sangro, a dicembre tornerà a Penne), Fasciani, Granata (Guardiagrele), Pierri (Real San Salvo), Galiffa (si ritira e va a fare il ds a Sant'Egidio), Improta (Fermana), Di Norscia (Vestina).
Non ci sono più neppure i giovani di proprietà della Penne Calcio che monetizza le partenze di D'Angelo (Giulianova), Ferrante (Santegidiese) e De Collibus (Guardiagrele).

Ma il punto focale di questo nuovo Penne sono i giovani: la società decide di puntare esclusivamente su fuoriquota locali e così largo spazio ai vari Pasta, Di Simone, Granchelli, Cretarola, Andreoli, Della Marra, Marco e Andrea Melito, Di Donato, Casalena, Manuel Delli Castelli, Di Teodoro ed altri. Molti ragazzi all'esordio assoluto in prima squadra, e molti appena sedicenni che nonostante tutto rappresenteranno l'arma in più di una squadra che vede nei giocatori più esperti "chiocce" ideali e vere e proprie linee guida per i ragazzi che si affacciano per la prima volta nella realtà della prima squadra.

Il Penne come da previsione è inserito nel girone B, quello chietino-pescarese con l'aggiunta del San Nicola Sulmona passato dopo la retrocessione nelle mani di Vincenzo Angeloni, presidente uscente della Valle del Giovenco che al solito riparte col suo progetto personale allestendo una corazzata in grado di vincere anche il campionato di Eccellenza. Faraonica la campagna acquisti della squadra affidata al tecnico marsicano Di Loreto: Meo in porta, Iezzi e Celli (dal Teramo) in difesa, Di Cola (Cologna Paese), Ciurlia (Canistro) ma soprattutto un certo De Angelis (dalla Valle del Giovenco l'anno prima titolare in I divisione) a centrocampo, Pendenza (Spal Lanciano) e nientemeno che Cristiano Colella (Morro d'Oro) in avanti...la campagna rafforzamento sarà poi continuata con gli acquisti del fuoriquota Dos Santos, di Soria, Campanile e Di Genova tutti elementi da serie D più che da Promozione.
Inutile dire che i peligni sono la favorita numero 1, dietro di loro però c'è il Vasto Marina che attrezza un altro squadrone con Sputore, D'Amelia, Luongo, Valdes insieme ai pezzi da novanta Ambrosecchia e Giuliano (reduci da campionati di II divisione), poi ancora l'ex Renato Curi Angolana Ranieri, mentre a dicembre arriverà anche l'ex biancorosso Roberto Contini.
Possibile outsider il Real San Salvo di mister Dragone che si assicura le firme di giocatori di categoria superiore del calibro di Carafa, Mainella e Pierri ma alla lunga patirà non pochi problemi per una società inesperta che probabilmente fa il passo più lungo della gamba.
Il Penne? In molti credono anche nei playoff ma più realisticamente la squadra ad inizio stagione non può che pensare ad un campionato di transizione, porre le basi per qualcosa di buono in futuro in maniera da ottenere una salvezza tranquilla e far crescere i tantissimi giovani in rosa.

La squadra non è male anche se manca qualcosa soprattutto il gioco. Lo scarso tempo a disposizione per preparare degnamente la stagione, i tanti nuovi volti in squadra, i tanti giovani faticano ad amalgamarsi.
Malgrado tutto il campionato inizia in maniera positiva con i biancorossi che alla terza giornata girano a punteggio pieno in coabitazione con il Vasto Marina dopo aver battuto col minimo scarto, e non senza soffrire, nell'ordine Perano, Roccascalegna (fuori) e Torre Alex Cepagatti.
L'impatto con la categoria è tuttavia "traumatico" trovandosi anche a giocare contro realtà lontane anni luce da quelle cui il pubblico pennese era ormai abituato.
La situazione inoltre non è rose e fiori le domeniche successive: i biancorossi tornano dalla trasferta con l'Acqua e Sapone con un solo punto, e la domenica successiva devono ringraziare Di Rocco che, nell'unico guizzo nella sua breve permanenza a Penne, sul filo di lana raggiunge il Real San Salvo in vantaggio con un gol dell'ex Pierri.
Ma non finiscono qui i problemi, perchè la domenica successiva i biancorossi vengono travolti con un perentorio 3-0 maturato tutto nel primo tempo sul campo di un San Nicola Sulmona che fa quello che vuole in campo.
In vetta c'è il Vasto Marina ancora a punteggio pieno che gira già a +7 dai biancorossi.
Dopo aver battuto il Lauretum (2-0) nell'infrasettimanale, il Penne dimostra di non essere in grado di fare il salto di qualità: a Scerni contro un avversario modesto non va oltre il pari a reti bianche, la domenica successiva cade per la prima volta in casa per mano della lanciatissima Folgore Sambuceto...il clima si fa pesantissimo, lo spogliatoio sembra spaccato e la società biancorossa da il benservito a Italo Di Rocco.
Mister Di Pietro ora riorganizza le idee, il calendario ci da una mano con due gare abbordabili contro Moscufo (vittoria 3-0 in trasferta) e Vestina (3-1 in casa) che regalano punti e ossigeno ai biancorossi che mettono in mostra anche un bel gioco.
Il periodo è positivo è tra la quattordicesima e la sedicisima i biancorossi infilano tre vittorie consecutive di cui una sul difficile terreno dell'Acciavatti nel derby con l'Amatori Passo Cordone che rilanciano le ambizioni di classifica della squadra che tuttavia perde Silvaggi per due mesi.
Ma i problemi sono dietro l'angolo e così motivi di bilancio ed una classifica tranquilla inducono la società a tagliare Di Mauro e Martelli; dopo qualche giorno partirà anche La Barba che si accaserà al Vasto Marina.
Come se non bastasse, ci sono da smaltire le defezioni dei "dissidenti" Pasta, Rossi, Andreoli e Della Marra che, in disaccordo con la società, decidono di abbandonare.
La squadra ora è ridotta all'osso numericamente parlando, ma da registrare ci sono anche gli azzeccati ingaggi dell'estremo difensore De Mare dal Lauretum (arrivato tra mille dubbi dopo un'esperienza poco posiva a Loreto ma dimostratosi comunque valido) e l'esterno d'attacco Nobilio che arriva tramite uno scambio di prestiti con i loretesi (cui il Penne gira Pasta).
Del resto correre dietro alla coppia di vertice Vasto Marina-San Nicola Sulmona; insieme a loro viaggia a ritmi elevatissimi anche la Folgore che sembra irrangiungibile.
I playoff sono possibili visto che dietro c'è molto equilibrio ed una squadra come il Real San Salvo non emerge.
Le partenze sembrano pesare in maniera piuttosto evidente su una squadra che inizia ad accusare problemi derivanti dai primi infortuni ed una rosa decisamente "corta". I risultati stentano ad arrivare: il Penne cade 2-0 sul campo della capolista Vasto Marina pure tenendo botta per tutti i novanta minuti e fallendo un rigore sul risultato di parità, poi perde di misura sul campo di un Perano tutt'altro che irresistibile.
L'aria che si respira ora è particolarmente dimessa, secondo alcuni squadra e società hanno già mollato gli ormeggi a salvezza raggiunta. Le defezioni di Campagna e Di Febo, che vanno ad aggiungersi a quella di Silvaggi costringono mister Di Pietro a puntare forte sui propri fuoriquota. Ecco così mettersi in evidenza ragazzi giovanissimi, in molti casi appena sedicenni. L'apice si tocca alla diciannovesima giornata quando i biancorossi scendono in campo con ben sei fuoriquota dal primo minuto ed al termine di una gara "gagliarda" superano in casa di misura uno scorbutico Roccascalegna.
La società compie ora un ulteriore sforzo, riportando in biancorosso il difensore Mirko Di Fabio già protagonista nell'ultimo scorcio dello scorso campionato. Il giocatore è reduce da esperienze "sfortunate" in D ad inizio stagione con la Val di Sangro, e successivamente viene tagliato per motivi vari a Cologna Paese. Scende in Promozione ma è motivatissimo tanto che ora i biancorossi possono contare su un rinforzo di almeno due categorie superiori.
Ma la deludente sconfitta della domenica successiva sul campo della Torre Alex continua a fiaccare l'ambiente.
Ma il gruppo è forte e coeso e non fatica a rialzarsi: le successive gare con Acqua e Sapone (in casa) e sul campo del Real San Salvo (in un vero e proprio spareggio playoff) si chiudono col minimo sforzo e massimo risultato (due reti segnate, zero subite, e sei punti in classifica) che rilanciano le ambizioni biancorosse in chiave playoff.
Dopo la prevedibile sconfitta casalinga con la corazzata San Nicola Sulmona (che intanto, ancora imbattuta, ha conquistato la vetta) arriva il momento migliore dei biancorossi: rientrati gli effettivi, ed affinato finalmente il gioco, i ragazzi di Di Pietro infilano ben sedici punti sui diciotto disponibili tra la ventitreesima e la ventottesima, venendo bloccati solo in trasferta dalla forte Folgore Sambuceto, per il resto solo vittorie - tutte limpide - tra cui spiccano il 5-0 rifilato in trasferta al Lauretum nel derby, il 4-0 casalingo sullo Scerni e la vittoria a domicilio nell'atro derby con la Vestina (2-0 che bissa il successo per 3-1 ottenuto in casa all'andata).
Trascinati da un Colicchia in versione super in gol con grande regolarità, i biancorossi recuperano anche gli infortunati e dopo il successo casalingo sul San Salvo (2-0 doppietta di Granchelli), ipotecano con diverse giornate d'anticipo i playoff.
Ora nel mirino dei pennesi c'è il terzo posto occupato dalla Folgore che garantirebbe un indubbio vantaggio nella griglia degli spareggi. Intanto in vetta continua il duello spalla a spalla tra San Nicola Sulmona e Vasto Marina con i peligni che le vincono tutte ed allungano anche in classifica dopo il clamoroso tonfo dei vastesi in casa della Vestina e l'altrettanto stupefacente pari ad occhiali in casa del fanalino di coda Moscufo.
I biancorossi sono in forma smagliante ed ora il terzo posto è nel mirino, ma i successivi pareggi a reti bianche con Vis Pianella 90 e Amatori Passo Cordone (dove Colicchia fallisce anche un penalty) non permettono il salto di qualità.
La vittoria in rimonta sul campo del Daniele Cericola (3-1) viene fiaccata dal prodigioso ritorno della Folgore che in casa con l'Acqua e Sapone, sotto 0-2 dopo il primo tempo, recupera fino al 3-2 finale, mentre nell'ultima trasferta dell'anno il Penne è imbrigliato da un'ottima Flacco Porto Pescara che pareggia dopo il vantaggio pennese al termine di un secondo tempo giocato ad altissimi ritmi.
Il pareggio ottenuto al San Marco sembra privare i biancorossi delle ultime speranze di aggancio al terzo posto con la Folgore Sambuceto distante due punti dopo la sconfitta rimediata a Vasto.
L'ultima giornata propone tuttavia un incrocio piuttosto singolare: con il San Nicola Sulmona ed il Vasto Marina divise da soli due punti (i vastesi hanno accorciato in classifica infliggendo ai peligni, a Vasto, la prima sconfitta stagionale), le rispettive avversarie all'ultima giornata sono Folgore Sambuceto e Penne in una sorta di incrocio, 2° contro 4° e 1°contro 3°, che deciderà le sorti di tutte e tre le formazioni impegnate.
Alla fine del primo tempo sulmonesi e vastesi sono appaiati in classifica con i primi bloccati sull1-1 sul campo della Folgore, i secondi in vantaggio nel finale di frazione con l'ex Contini. Ma nella ripresa la situazione si delinea: il Sulmona si porta avanti 3-1 senza troppi problemi, il Vasto è ormai scarico e demotivato e dopo aver subito il pareggio cade nel finale regalando il terzo posto ai biancorossi che così completano una rimonta eccezionale avviata nel girone di ritorno.
Con il San Nicola Sulmona che brinda alla vittoria del campionato con lo score "record" di 91 punti (il Vasto Marina è secondo a quota 86), ai playoff va oltre a Penne e Folgore Sambuceto anche il San Salvo.
A retrocedere direttamente è la matricola Scerni con il Moscufo che a poche giornate dal termine effettua il sorpasso decisivo.
La semifinale playoff mette in luce quanto emerso nella seconda parte del campionato: la Folgore vi arriva col fiatone, il Penne è in forma e prima va a vincere 2-1 in trasferta rischiando anche di "dilagare" nel finale, poi leggittima il successo replicandolo al ritorno con un 2-0 secco.
La finalissima si gioca a Roseto: i biancorossi si ritrovano di fronte il Vasto Marina che ha due risultati su tre a disposizione per chiudere i giochi. Il Penne è subito aggressivo e pericoloso ma due indecisioni regalano dopo un quarto d'ora l'inaspettato doppio vantaggio ai vastesi. Il Penne reagisce con rabbia, mette sotto gli avversari ed accorcia con un piazzato di Campagna.
Nella ripresa il copione non muta: biancorossi all'attacco ma che vanno sotto 3-1 a causa di un rigore regalato dal direttore di gara agli avversari; nemmeno il tempo di reagire e subito Silvaggi sigla il 3-2. Inutile il forcing disperato nel finale che avrebbe quantomeno portato alla disputa dei supplementari.
Il triplice fischio sancisce il successo dei vastesi che successivamente vanno a conquistarsi l'Eccellenza nello spareggio col sorprendente Capistrello vincitore dei playoff dell'altro girone.
Per i biancorossi si conclude una stagione comunque esaltante in cui il giusto mix tra giocatori d'esperienza e giovani interessanti ha portato ad un risultato soddisfacente ponendo le basi per un futuro più tranquillo.

PROMOZIONE GIRONE B 2010/11 - 3°posto (66 punti)
Presidente: Pasquale Almonti
Allenatore: Mirko Di Pietro (confermato)
Acquisti: Campagna (dif, Folgore), Silvaggi (cen, Rosetana), Colicchia (att, Passo Cordone), Martelli (att, ceduto a dicembre), Di Mauro (cen, Folgore, ceduto a dicembre), Di Rocco (att, ceduto a ottobre), Centofanti (cen, Flacco Porto PE), Rocchio (cen, Pianella), Di Fabio (dif, Cologna Paese, da dicembre), De Mare (por, Lauretum, da dicembre), Nobilio (att, Lauretum, da dicembre)
Cessioni: Fasciani (dif), Granata (cen, Guardiagrele), Panico (att, Cologna Paese), Sacripante (dif, Vestina), La Barba (por, Vasto Marina, a dicembre), Galiffa (cen, ritirato), Pierri (cen, Real San Salvo), Di Fabio (dif, Val di Sangro, tornato a dicembre), Ferrante (dif, Santegidiese), De Collibus (cen, Guardiagrele), D'Angelo (att, Giulianova), Sfamurri (cen, Francavilla), Improta (att, Fermana), Andreoli (dif, libero a dicembre), Rossi (dif, Penne 96, a dicembre), Della Marra (dif, Penne 96, a dicembre), Pasta (att, Lauretum, a dicembre)
Bilancio Campionato: 66 punti, 19 vittorie, 9 pareggi, 6 sconfitte, 47 gol fatti, 22 gol subiti



S.Nicola Sulmona91T.Alex Cepagatti43
Vasto Marina86Vis Pianella 9042
Penne66Vestina40
Folgore Sambuceto65Acqua e Sapone38
San Salvo57Perano35
Am.Passo Cordone49Lauretum28
Flacco Porto PE48Daniele Cericola22
Real San Salvo47Moscufo20
Roccascalegna46Scerni15

Promosse in Eccellenza: San Nicola Sulmona, Vasto Marina (dopo spareggio con Capistrello)
Retrocesse in Prima Categoria: Scerni, Daniele Cericola (dopo playout), Perano (dopo playout)

PLAYOFF:

1°turno:

San Salvo-Vasto Marina 0-1 1-0 (Vasto Marina qualificato)
Folgore Sambuceto-Penne 1-2 0-2 (Penne qualificato)

finale:

Vasto Marina-Penne 3-2 (Roseto, domenica 22 maggio 2011)

Spareggio promozione: Vasto Marina-Capistrello

PLAYOUT:

Moscufo-Perano 0-2 3-0 (Perano retrocesso)
Daniele Cericola-Lauretum 1-0 0-3 (Daniele Cericola retrocesso)

MARCATORI:

24 reti: Alberico (San Salvo)
23 reti: Pendenza (San Nicola Sulmona)
21 reti: Mucci (Folgore Sambuceto)
19 reti: Landucci (Amatori Passo Cordone)
18 reti: Lomma (Vis Pianella 90)
16 reti: Colicchia (Penne)
15 reti: Padolecchia (Roccascalegna)
14 reti: Mainella (Real San Salvo)
13 reti: Sputore, Contini (Vasto Marina)

Passata agli archivi la stagione culminata con la finale playoff di Roseto degli Abruzzi, si "riparte" subito con la solita incertezza.
Ormai creare una compagine societaria stabile e soprattutto reperire fondi in grado di rinforzare la squadra sembra impresa titanica, malgrado tutto il Penne avrebbe in estate la grandissima opportunità del rimediato ritorno in Eccellenza; assodata infatti la scomparsa del Montesilvano in ginocchio dopo la fugace e fallimentare gestione Di Meo, si aprono importanti prospettive in serie D dove il Miglianico appena retrocesso presenta regolare domanda di ripescaggio. Il Penne in caso di richiesta di ripescaggio sarebbe al secondo posto in graduatoria dopo il San Salvo (favorito avendo vinto la Coppa Italia di categoria la stagione precedente) e nel caso in cui i chietini presentassero domanda di ripescaggio sarebbe toccato di diritto al Penne il posto rimasto vacante in Eccellenza. Ma tra lo stupore generale, il Penne non presenta la domanda, cosa che farà invece la matricola rivelazione Capistrello che fiuta l'affare e conquista un posto storico nella massima serie regionale effettuando così il doppio salto in due anni dopo aver perso la finalissima spareggio per mano del Vasto Marina sul neutro di Città Sant'Angelo.
Una mazzata per i tifosi che non digeriscono la mossa societaria e si allontanano ancora di più dalle sorti della società biancorossa costantemente presa di mira.
E la società? Dopo un mese di "buio", e l'assalto al mister e diversi elementi della rosa messisi in evidenza la scorsa stagione riparte ufficialmente mantenendo inalterate le cariche della precedente annata; il primo passo è la conferma di mister Mirko Di Pietro che rimane in sella dopo l'ottimo campionato disputato malgrado interessamenti di squadre di categoria superiore (Cologna Paese su tutte).
Effettuato il primo passo, la società biancorossa punta a mantenere l'intelaiatura per disputare un campionato di vertice confermando così i vari Di Febo, Campagna, Silvaggi, Centofanti e Colicchia. Inevitabile la partenza di Mirko Di Fabio elemento di lusso per la categoria che va ad accasarsi nel suo paese, ad Avezzano, nobile decaduta in cerca di pronto rilancio dopo aver acquisito il titolo sportivo del Foce Nuova in Prima Categoria e vinto agevolmente il campionato.
Oltre al difensore marsicano il cui addio era già noto, non viene confermato l'estremo difensore De Mare, vanno via anche Rocchio (Amatori Passo Cordone) e Nobilio che rientra al Lauretum dopo un anno di prestito. In rosa vengono reintegrati anche i "dissidenti" della stagione precedente come Pasta, mentre gli arrivi riguardano l'estremo difensore Cantagallo ed il centrocampista Silvio Della Marra (tornati all'ovile dopo diversi anni trascorsi con la seconda squadra cittadina, la Vestina, che proprio in estate completa il progetto di fusione con il Castiglione dando vita al Castiglione Valfino) mentre gli acquisti "di peso" riguardano quelli di Alessio Francia tornato a Penne dopo tantissimi anni e reduce dalle sfortunate esperienze con le maglie di Teramo e Fermana causa infortuni persistenti e soprattutto quello del centrocampista-goleador Massimo Rosselli ex Turris, in Abruzzo conosciuto per le sue esperienze a suon di gol con Pineto e Lauretum dove andò spesso in doppia cifra.
Si punta in pratica, senza dirlo, a disputare un campionato di vertice viste anche le rose non certo particolarmente trascendentali del resto della ciurma, malgrado il tecnico Di Pietro inizi da subito a gettare acqua sul fuoco di facili entusiasmi.
Confermati in blocco tutti i ragazzi del settore giovanile si riparte con rinnovato entusiasmo insomma, con Almonti che rimane in sella in qualità di presidente e nessuna notizia nuova (buona) in termini di nuovi ingressi societari.
Di certo è l'entusiasmo intorno alla squadra che manca con i tifosi che mal digeriscono l'idea definita da molti "presuntuosa" di non aver neppure provato a raccogliere la chance del ripescaggio; ma l'aspetto più critico della questione deriva dal fatto che la dirigenza pennese sembrava essere così sicura di lottare quantomeno per il vertice, cosa questa che farà riaffiorare a più riprese il malcontento durante tutto l'arco della stagione.

La stagione 2011/2012 vede i biancorossi inseriti di nuovo nel girone B in compagnia di pescaresi, chietine, uan teramana (Castiglione Valfino) e con le due aquilane Pacentro e Pratola entrambe new-entries dopo la promozione ottenuta dal campionato di Prima Categoria. Oltre alle due peligne le nuove presenze sono quelle di Tre Ville, Caldari (promosse dal campionato di Prima) e Virtus Cupello retrocessa dal campionato di Eccellenza.
Ai nastri di partenza ci sono anche il Castiglione Valfino (che prende il posto dell'ormai ex Vestina) che punta tutto sui "grandi nomi" Stefano Romano, Cichella, Pirozzi e Malagnino insieme al nutritro drappello di fuoriquota locali e l'Altinrocca 2011 società nata dalla fusione tra Roccascalegna (già in Promozione lo scorso anno) e Altinese (Prima Categoria) che costruisce subito una rosa ambiziosa con i vari Colanero, Crognale, Pierri e Carafa su tutti oltre a confermare il blocco "pesante" della stagione precedente.
Sembrano proprio i sangrini la favorita n.1 per la vittoria del torneo insieme al solito Amatori Passo Cordone (squadra confermata e pochi innesti mirati tra cui Rocchio dal Penne), insieme proprio ai biancorossi che persi Nobilio (rientrato al Lauretum), Rocchio e Di Fabio (Avezzano), decidono di non rinnovare con De Mare dopo la deludente finale playoff, puntellano la rosa con gli arrivi dei pennesi Cantagallo (Moscufo), Fonticoli, Della Marra (Vestina) ed i "colpacci" Alessio Francia (che torna a distanza di anni dopo le esperienze a Notaresco prima, Teramo e Fermana dopo) e del centrocampista-goleador Massimo Rosselli elemento di sicuro affidamento ma che tradirà completamente le attese. Arriverà in corso d'opera anche il centravanti Aquino ex Lanciano che renderà tantissimo; la squadra è insomma di prima fascia, in molti scommettono in un braccio di ferro tra biancorossi ed Altinrocca, ma i problemi societari sono evidenti che, sommate ad alcune scelte tecniche sbagliate, causeranno un rendimento assolutamente deludente nella prima parte della stagione.
Tra le outsider nutrono grandi aspettative Moscufo e Pratola: i giallorossi guidati da mister Ciannavei, dopo la miracolosa salvezza della stagione appena trascorsa, chiudono acquisti di tutto rispetto. Dal Cologna Paese arriva Mirko Panico in attacco che scende in Promozione dopo 10 anni dall'ultima apparizione, nel mezzo le stagioni di gloria col Penne in serie D e reduce da un playoff da protagonista in Eccellenza con la casacca biancazzurra; insieme a Panico arriva dal Guardiagrele l'altro ex pennese De Collibus insieme ai vari Coppa (attaccante), Bozzelli (portiere, ex Castel di Sangro) e l'esperienza di Loris Napoleone a centrocampo, uniche perplessità destate dalla rosa numericamente risicata.
I peligni rinforzano anche loro in maniera consistente la squadra: il forte attaccante De Carolis dall'Angizia, Sabatini e Bassano dal Castel di Sangro, Fusarelli dal Sulmona e Vitone dalla Spal Lanciano, fanno dei nerostellati una squadra in grado di far bene anche se alla fine non sarà così.
Di sicuro, la mancanza di vere e proprie "schiacciasassi" come successo lo scorso anno rende quantomai incerto ed avvincente un campionato su cui inizia a pesare indiscutibilmente la mancanza di fondi delle società con un livello tecnico medio notevolmente abbassato rispetto alla stagione precedente.

Malgrado gli auspici di inizio anno non sarà una stagione esaltante per i biancorossi, anzi...il problema principale è la continua incertezza societaria che porta i biancorossi ad un campionato interlocutorio che inizia male, viene raddrizzato in corso d'opera ma finisce tra dissapori vari e soprattutto uno smantellamento della rosa che porta la squadra da un tiro di schioppo dal vertice fino a quasi rischiare di venir risucchiati nelle zone calde della classifica.

Scaldati i motori nel doppio turno di Coppa Italia con l'eliminazione dal torneo per mano dell'ACQUA E SAPONE, la nuova stagione prende il via subito con l'insidiosa trasferta di Castiglione vinta dai biancorossi di misura grazie ad un guizzo nella ripresa di Pasquale Campagna che illude il pubblico biancorosso che inizia già a pensare in grande.
Il Penne vince ma non convince e le prime gare servono solo ad illudere ulteriormente le aspettative dei tifosi: alla seconda giornata i biancorossi girano a punteggio pieno dopo la netta vittoria casalinga (3-0) sulla FOLGORE SAMBUCETO; il risultato è comunque eccessivamente ampio rispetto a quanto mostrato in campo con un Penne che soffre per buona parte della gara le iniziative dei viola, con una rosa non ancora completata ed in netto ritardo di preparazione, capitalizzando al meglio le occasioni create ma lasciando grossi dubbi sul futuro.
I primi segnali di un avvio difficile arrivano alla successiva gara contro la VIS RIPA neopromossa con i biancorossi che vanno sotto 0-2, prima di rimontare e portarsi avanti nel finale subendo in pieno recupero il 3-3 grazie ad una prodezza dell'ex Contini sempre puntuale al gol contro la sua ex squadra.
Penne che nel frattempo tessera Aquino ma che da forti segnali di preoccupazione nell'infrasettimanale sul campo della FLACCO PORTO PESCARA venendo letteralmente chiusi nella propria area dai pescaresi riuscendo comunque a portarsi in vantaggio e perdendo 1-2 il match solo sul filo di lana. Ad ogni modo la sensazione è quella di una squadra senza gioco e gambe, capace di tenersi a galla solo per l'elevato tasso tecnico e grazie alle giocate individuali. Il successivo pareggio casalingo 2-2 con il PRATOLA ne è l'esempio lampante.
Un solo punto (per giunta raggiunto in extremis contro il modesto VIS PIANELLA in casa) nelle successive tre gare sono un segnale piuttosto lampante della situazione difficile dei pennesi e la vittoria casalinga con la TORRE ALEX (3-1 in rimonta dopo aver chiuso sotto il primo tempo) è solo uno specchietto per le allodole per una squadra che piomba nella crisi più totale dopo la pesante sconfitta casalinga contro un REAL SAN SALVO notevolmente ridimensionato rispetto alla stagione precedente nella rosa e negli obiettivi.
Il caos più totale riguarda anche mister Mirko Di Pietro che, dopo la sconfitta con i sansalvesi, rassegna le proprie dimissioni ma rimane in sella dopo che le stesse vengono respinte dalla dirigenza biancorossa. Si parla di un "patto" di spogliatoio tra giocatori e tecnico  con l'impegno di dare il massimo per le restanti gare.
Così come la stagione precedente un match casalingo con il Real San Salvo fu la svolta, idem avviene nella stagione in corso.
Già dalla domenica successiva Di Pietro inizia a prendere drastiche soluzioni: in panchina tanti "big" (Rosselli e Campagna in primis) in campo solo gente motivate: la vittoria esterna sul campo del CALDARI (3-0) è un primo segnale eloquente di vita dei biancorossi che collezionano 7 punti nelle successive 3 gare e devono arrendersi solo sul campo del TRE VILLE, nel finale, con una formazione ampiamente rimaneggiata da infortuni e squalifiche che si abbattono sulla rosa biancorossa.
Ma è solo un incidente di percorso perchè il Penne infila subito 3 vittorie consecutive a cavallo tra girone d'andata e girone di ritorno abbattendo in fila MOSCUFO, CASTIGLIONE VALFINO e FOLGORE SAMBUCETO quest'ultimo in uno scontro diretto contro i sambucetesi nel frattempo rinforzati e passati in vetta alla classifica che permettono addirittura di accorciare a -3 punti dal vertice.
Il tutto a dispetto della vera e propria "epurazione" apportata dalla dirigenza biancorossa in evidenti difficoltà economiche; tra i big si salva il solo Aquino che sembrava destinato a partire ma che invece alla fine rimane portando in dote gol e giocate fondamentali in questo scorcio di stagione.
Il momento d'oro dei pennesi sembra continuare al rientro dalla pausa natalizia: la vittoria 2-1 sul campo della VIS RIPA è un segnale importante perchè il Penne vince ma soprattutto convince; c'è tuttavia da fare i conti con una rosa numericamente inadatta dopo i tagli e nessun arrivo ed un manipolo di ragazzi che pagano l'inesperienza.
I sogni di gloria svaniscono dopo le due sconfitte consecutive con FLACCO PORTO PESCARA e PRATOLA, risultati che oltre alla classifica fiaccano il morale di una squadra che deve verosimilmente pensare ad una salvezza tranquilla piuttosto che fare voli pindarici.
La società è totalmente assente, la squadra è nervosa e senza un punto di riferimento costretta domenica dopo domenica a fare di necessità virtù.
Il Penne lotta ma non sa più vincere: arrivano tanti pareggi, molti dei quali sofferti (TORRE ALEX in trasferta AMATORI PASSO CORDONE in casa con un punto acciuffato, immeritatamente, in zona Cesarini); anche il modesto CALDARI riesce a uscire indenne dal Comunale (0-0) al termine di una partita pessima che gli ortonesi rischiano anche di vincere colpendo una traversa nella prima frazione.
La delusione del pubblico è evidente ma difficile eccepire qualcosa ad un manipolo di ragazzi che lotta ma paga l'evidente dazio con le difficoltà contingenti di una società che sembra "latitante".
Dopo la sconfitta di PACENTRO il Penne deve iniziare a guardarsi dietro visto che la classifica si accorcia ed i risultati non arrivano: il "colpo di coda" arriva però in quattro giorni: i ragazzi di Di Pietro espugnano di misura il campo del LAURETUM nel derby e mercoledi nel recupero riportano i tre punti anche dalla trasferta di Pianella (3-2) tirandosi quantomeno fuori dalle sabbie mobili della classifica, ma si trattano soprattutto di 6 punti che aprono importanti prospettive anche in chiave playoff con i biancorossi che salgono al terzo posto in classifica malgrado la classifica corta non autorizzi a rilassamenti del caso.
Ma il Penne non ne ha più: cade sul campo dell'ACQUA E SAPONE poi la domenica successiva si arrende in casa al TRE VILLE dicendo addio ad ogni sogno spareggi.
A salvezza acquisita e playoff sfumati la stagione si chiude malamente per i biancorossi che salutano il proprio pubblico venendo demoliti, in formazione largamente rimaneggiata, dall'ALTINROCCA che va virtualmente a vincere il campionato al Comunale infilando un eloquente poker esterno, e all'ultima giornata cadendo sul campo del MOSCUFO (3-1) che dopo un inizio esaltante ed una seconda parte di stagione da dimenticare va a conquistare proprio contro i biancorossi la propria salvezza tranquilla.
Il campionato termina così mestamente e tra mille polemiche per una società che tira a campare e che non rispetta, a detta dei giocatori, le promesse fatte ad inizio stagione.
La "telenovela" proseguirà in estate con le dimissioni del presidente Almonti e le continue voci di possibili ingressi in società puntualmente disattesi.
Il campionato verrà vinto invece dall'ALTINROCCA: la squadra dei piccoli centri di Roccascalegna e Altinese rispetta così i pronostici che la vedevano favorita n.1 per la vittoria del torneo staccando di quattro lunghezze la FOLGORE SAMBUCETO che, dopo i pesanti innesti di inizio campionato, a lungo culla il sogno promozione interrotto così come la passata stagione al primo turno playoff.
E' il campionato delle "sorprese": agli spareggi vanno anche le matricole PACENTRO e VIS RIPA insieme all'altra neopromossa TRE VILLE.
A vincere sono i ripesi che arrivano così a giocarsi lo spareggio per la promozione in Eccellenza piegandosi tuttavia alla TORRESE di Castellalto (vincitrice dei playoff del girone A).
Insieme alla TORRE ALEX retrocedono direttamente anche REAL SAN SALVO e VIS PIANELLA per la regola dei distacchi; clamoroso il risultato del playout con la matricola CALDARI che affonda il quotato CASTIGLIONE VALFINO (poi ripescato) grazie alla nettissima affermazione nel match d'andata ad Ortona (5-1) che rende vana la vittoria dei castiglionesi nella gara di ritorno tra le mura amiche.

PROMOZIONE GIR.B 2011/2012 - 10°POSTO (46 punti)

Presidente: Pasquale Almonti
Allenatore: Mirko Di Pietro (confermato)
Acquisti: Della Marra (c, Castiglione Valfino), Cantagallo (p, Moscufo), Francia (c, Fermana), Rosselli (c, Lauretum), Pasta (a, Lauretum, fine prestito), Aquino (a)
Cessioni: Nobilio (a, Lauretum, fine prestito), Rocchio (c, Passo Cordone), Di Fabio (d, Avezzano), De Mare (p), Candeloro (c, Passo Cordone), Campagna (d, Vis Ripa a dicembre), Rosselli (c, a dicembre), Colicchia (a, Flacco Porto Pescara a dicembre), Francia (c, a dicembre)
Conferme: Di Febo (d), Campagna (d, poi ceduto), Colicchia (a, poi ceduto), Silvaggi (c) e tutto il drappello dei fuoriquota
Bilancio Stagione: 46 punti, 12 vittorie, 10 pareggi, 12 sconfitte, 44 gol fatti, 43 gol subiti



Altinrocca62PENNE46
Folgore Sambuceto58Am.Passo Cordone45
Pacentro55Pratola44
Tre Ville52Castiglione Valfino44
Vis Ripa51Virtus Cupello44
Lauretum49Caldari35
Acqua e Sapone48Vis Pianella32
Flacco Porto PE48Real San Salvo32
Moscufo47Torre Alex28

Promossa in Eccellenza: ALTINROCCA
Retrocesse in Prima Categoria: TORRE ALEX, REAL SAN SALVO, VIS PIANELLA, CASTIGLIONE VALFINO (via playout, poi ripescata)

PLAYOFF:

1°turno:

VIS RIPA-Folgore Sambuceto 2-1 2-0
Tre Ville-PACENTRO 1-1 2-2

finale:

Pacentro-VIS RIPA 2-3

spareggio promozione:

TORRESE CASTELLALTO-Vis Ripa 2-0 (TORRESE promossa in Eccellenza)

playout:

CALDARI-Castiglione Valfino 5-1 0-1 (CASTIGLIONE VALFINO retrocesso in Prima Categoria)


Terminata al solito tra mille incertezze la stagione appena trascorsa, la situazione in casa pennese sembra ormai più grave che al solito. Tante le polemiche interne ed esterne che attanagliano la società, con gli addetti ai lavori che già nella stagione appena andata agli archivi avevano a lungo minacciato di non scendere in campo non solo per la questione di rimborsi non percepiti, ma anche e soprattutto per una latitanza societaria evidente che lasciava tecnico a squadra soli in balìa degli eventi.
Una situazione di insofferenza evidente che culmina con l'annuncio, arrivato a stagione conclusa, delle dimissioni del presidente Pasquale Almonti con la squadra riconsegnata nelle mani del sindaco.
In tal senso c'è bisogno di trovare una situazione veloce ed indolore: l'amministrazione comunale dietro la mediazione dell'assessore allo sport Malachi prova a trarre rimedio convocando una serie di assemblee pubbliche finite tutte desolatamente deserte.
Subito dopo le dimissioni del presidente uscente arrivano anche i saluti di mister Mirko Di Pietro che dopo l'ultima stagione difficile decide di farsi da parte.
L'assemblea pubblica di inizio luglio, totalmente deserta, sembra far andare la società biancorossa incontro ad un destino infausto; il muro contro muro tra amministrazione e società uscente sembra poi minare ancora di più il futuro societario con i membri dell'amministrazione comunale che lamentano l'assenza della società uscente che aveva richiesto l'assemblea, e la società stessa che tiene a precisare che la data è stata liberamente fissata dall'amministrazione stessa e che la mancata presenza dei dirigenti era stata concordata e comunicata per dare un segnale di discontinuità allo scopo di incoraggiare chi fosse interessato ad entrare in società ma avesse problemi con i vecchi membri.
Dopo tanta paura tuttavia il 16 luglio il Penne si iscrive regolarmente al campionato di Promozione: la firma "decisiva" arriva dalla penna di Pasquale Almonti che rimane, almeno formalmente, presidente della società pur avendo confermato in tutto e per tutto il disimpegno da ogni questione tecnico/finanziaria.

Si torna a discutere di "calcio giocato" a fine luglio quando vengono ufficialmente diramati i gironi del campionato di Promozione per la stagione 2012/13.
Per il Penne si tratta della terza stagione consecutiva in Promozione, una categoria a cui i tifosi pennesi sembrano dover giocoforza fare l'abitudine.
Il girone è il solito, quello B, composto da pescaresi e chietine; con lo spostamento di Pratola e Pacentro nel girone A, prendono posto nel girone le neopromosse TORRESE, SAMBUCETO CALCIO SAN PAOLO e VAL DI SANGRO (che rinasce con il titolo sportivo del Perano come squadra del circondario sangrino con programmi ambiziosi) insieme alla SPAL LANCIANO che dopo tanti anni di Eccellenza è costretta a giocare con la juniores e viene da una mesta retrocessione dalla massima serie abruzzese.
A completare il quadro due ripescate: la VASTESE (che rinasce dopo il fallimento della Pro Vasto e una stagione senza calcio acquisendo il titolo sportivo della San Paolo Vasto) ed il CASTIGLIONE VALFINO che l'anno prima era crollato clamorosamente in Prima Categoria dopo la disfatta del playout con il Caldari.

Superato lo shock del rischio di non iscriversi al campionato, la società (che rimane pressochè immutata rispetto a quella della passata stagione) inizia finalmente a definire l'aspetto tecnico, a partire dall'allenatore.
Da spendere non c'è praticamente nulla, ecco così che la panchina viene affidata all'ex bandiera del glorioso Penne degli anni '80 Enzo Di Federico da sempre vicino alla società biancorossa in veste di responsabile del settore giovanile. Per il nuovo tecnico si tratta della prima esperienza sulla panchina di una prima squadra e viene reputato dall'ambiente come il tassello giusto per la guida tecnica di una squadra che sarà formata quasi esclusivamente da elementi locali con la buona parte della rosa composta da elementi provenienti dal settore giovanile.
Le conferme riguardano tutti gli elementi "locali": Cantagallo, Cretarola, Di Simone, Pasta, Della Marra, cui vanno ad aggiungersi gli innesti degli altri pennesi Mirko Panico (che torna a vestire il biancorosso dopo l'esperienza di Moscufo), Fonticoli ed il centrocampista Ciarcelluti cresciuto nel settore giovanile e successivamente "abbandonato" che riprova in biancorosso dopo essersi messo in evidenza con la maglia del Penne 96 nelle stagioni precedenti tra Seconda e Prima Categoria;  le altre importanti conferme sono quelle del centrocampista Centofanti e dell'esperto Di Febo in panchina. Lascia, come prevedibile, il biancorosso bomber Orlando Aquino che passa alla Vastese.
Gli obiettivi della società biancorossa sono giocoforza ridimensionati ed ora si punta alla salvezza senza mezzi termini.
Il campionato si presenta duro e ricco di insidie, equilibrato nelle retrovie con CALDARI e SPAL LANCIANO che sembrano le uniche vittime predestinate, mentre la principale favorita alla vittoria sembra essere la VASTESE che costruisce agli ordini di mister Baiocco (ex Virtus Cupello) un organico di categoria superiore con diversi ex professionisti in squadra ed elementi di sicuro spessore per la categoria.
Pronte ad inserirsi nei discorsi di vertice sembrano essere la neopromossa TORRESE (che fa le cose in grande acquistando l'ex pennese Di Fabio in difesa affiancato da Bassano e tanti nomi di spessore tra cui bomber Rossi Finarelli), la FOLGORE SAMBUCETO che ingaggia l'ex Colicchia e più in generale può contare su un attacco atomico confermando gli elementi migliori della passata stagione e poi la VAL DI SANGRO che punta sul blocco vincente dell'Altinrocca della passata stagione confermando bomber Del Peschio in avanti. Un gradino sotto l'AMATORI PASSO CORDONE che al solito parte con obiettivi importanti.

I biancorossi quindi partono in ritardo, un ritardo di condizione che si farà sentire specie nella prima parte del campionato.
Dopo il doppio turno di Coppa Italia superato contro i pronostici con l'Amatori Passo Cordone, il Penne esordisce tra le mura amiche contro il TRE VILLE cedendo il passo di misura ai sangrini, in gol nel secondo tempo, dopo che gli uomini di Di Federico avevano sprecato un calcio di rigore con Centofanti.
Il ritorno al Vecchio Comunale viene visto come un vantaggio per la squadra che deve lottare con le unghie e con i denti per ottenere i tre punti contro qualsiasi avversario; eppure nonostante l'agognato ritorno alla terza giornata suonano i primi preoccupanti campanelli d'allarme quando il Penne tonfa malamente tra le mura amiche (1-4) contro la FOLGORE SAMBUCETO.
La prima vittoria stagionale arriva solo alla quinta giornata ma non fa altro che illudere sull'andamento di una squadra che sembra impalpabile in mezzo al campo anche nei suoi uomini chiave: il 3-1 rifilato alla FLACCO PORTO PESCARA (in difficoltà) sembra essere il preludio per un'ascesa prepotente in classifica.
Niente di tutto questo perchè nelle successive tre partite il Penne incamera altrettante pesanti sconfitte tra cui quella casalinga del derby con il Lauretum (1-3, disputata sul neutro di Pianella per problemi di agibilità del Colangelo) che costa la panchina a mister Di Federico ed il successivo clamoroso tracollo sul campo della VIRTUS ORTONA dove il Penne chiude con un tennistico 0-6.
La gara di Ortona rappresenta la prima del ritorno in panchina di mister Mirko Di Pietro. Il tecnico, che in estate aveva detto addio alla società biancorossa, viene richiamato e convinto ad accettare l'incarico, non bastano tuttavia tre allenamenti ed una gara di Coppa Italia per provare a dare la propria impronta alla squadra.
Le gare successive tuttavia mostrano una squadra in crescita: al Vecchio Comunale i biancorossi vedono svanire contro la VAL DI SANGRO la vittoria solo a pochi secondi dal termine del match (1-1 il finale) poi cadono di misura (immeritatamente) sul campo dell'ACQUA E SAPONE capolista; alla dodicesima tuttavia l'1-3 di CUPELLO fa saltare i nervi a mister Di Pietro (specie per le tante espulsioni rimediate malgrado un arbitraggio tutto da rivedere) con conseguenti dimissioni dopo sole cinque partite.
La situazione ora si fa incandescente: il Penne è attardato in classifica ma soprattutto senza una guida tecnica e con già due allenatori "bruciati"; al tempo stesso la società è ormai inesistente ed i pochi dirigenti rimasti brancolano nel buio.
Inevitabile il ricorso alla soluzione interna: e così Lorenzo Di Febo passa a vestire i panni di allenatore/giocatore.
L'esordio del nuovo "tecnico" è positivo: in un vecchio Comunale ridotto a vero e proprio "pantano" ed al termine di 90 minuti combattutissimi i biancorossi riescono ad avere la meglio (2-1) della TORRESE una delle squadre più quotate del campionato.
Il successo è di fondamentale importanza perchè il Penne nel finale del girone d'andata ha un calendario favorevole: vittorie contro le "derelitte" CALDARI (3-0 in casa) e SPAL LANCIANO (2-1 in terra frentana) ed un buon punto ottenuto sul campo della VIS RIPA fanno da contraltare alla netta sconfitta casalinga nell'infrasettimanale con l'AMATORI PASSO CORDONE nel secondo derby dell'anno.
Ma le insidie sono sempre dietro l'angolo ed i biancorossi sembrano troppo fragili come testimoniato dalla sconfitta casalinga per mano del CASTIGLIONE VALFINO e soprattutto dell'ennesimo tracollo (1-4) contro la FOLGORE SAMBUCETO.
Bisogna correre ai ripari e la società inizia a muoversi alla ricerca di un allenatore "vero"; dopo la vittoria casalinga sul MOSCUFO (2-1) che ridà ossigeno ad una classifica comunque deficitaria, la società punta su mister Mimmo Di Michele (ex calciatore di Pescara e Cavese, famoso per essere stato uno dei marcatori dello storico Milan-Cavese 1-2) dopo aver incassato i secchi no di mister Marini e Di Marzio.
Il Penne è nettamente attardato in classifica e per ottenere la salvezza senza passare dai playout c'è bisogno di un vero miracolo, specie perchè le notizie delle abruzzesi impegnate in serie D non sono poi tanto confortanti.
In particolar modo si punta però a mantenere i distacchi dalle squadre più attardate in classifica: il CALDARI viaggia a zero punti da inizio stagione con una squadra che scende in campo tanto per dovere di impegno, e la SPAL LANCIANO gioca con un manipolo di giovanissimi che non reggono il confronto con la categoria.
In grossa difficoltà appaiono anche FLACCO PORTO PESCARA che segue di qualche punto i biancorossi e TRE VILLE.
Proprio il primo match con Di Michele in classifica si gioca a Pescara sul campo della FLACCO con i biancorossi che bissano il successo dell'andata staccando ulteriormente in classifica i pescaresi.
Sarà l'inizio di un girone di ritorno entusiasmante con una squadra totalmente cambiata nell'atteggiamento rispetto a quella timida e molle di inizio torneo; il tutto senza arrivi di alcun tipo visto che la società non può permettersi alcun innesto.
Dopo due sconfitte consecutive una preventivabile, e di misura, contro la corazzata VASTESE che nel frattempo si è presa la vetta della classifica (seppur in lotta con il sorprendente ACQUA E SAPONE), un'altra deludente sul campo del LAURETUM nel derby (che bissa il successo dell'andata) il Penne inizia a correre e fare sul serio: i biancorossi in casa (nel frattempo si è tornati al Comunale di Contrada Campetto visti i problemi di agibilità con il vecchio impianto) sono un rullo compressore e abbattono di seguito le "regine" della categoria VIRTUS ORTONA, ACQUA E SAPONE e VIRTUS CUPELLO senza subire reti, nel mezzo ci sono il successo esterno sul campo della VAL DI SANGRO ed il buon pareggio sul campo di un lanciato SAMBUCETO SAN PAOLO.
Vittorie che significano fare il vuoto alle spalle; i biancorossi non riescono ad agganciare la zona salvezza diretta (comunque lontana) ma staccano inevitabilmente la SPAL LANCIANO scavando un'abisso sui frentani. Ma il limite di dieci punti potrebbe non bastare viste le probabili retrocessioni di abruzzesi dalla D che allargherebbero la forbice dei playout.
Ma i biancorossi sotto la guida Di Michele sono spietati e malgrado gli stop di Torre de Passeri (sconfitta 1-0 maturata subito dopo il rientro dalla sosta pasquale con la squadra a lungo ferma nelle tre settimane e senza allenamenti in cerca di risposte dalla società accusata di scarsa presenza) ed il mezzo passo falso interno con la VIS RIPA (0-0) blinda la salvezza con la vittoria, facilmente preventivabile, in casa del fanalino di coda CALDARI (3-0) ed andando ad espugnare sul filo di lana il neutro del Poggio degli Ulivi di Città Sant'Angelo contro il PASSO CORDONE dove un guizzo di Pasta in pieno recupero regala il successo di misura ai biancorossi spezzando un incredibile assedio dei loretesi che abbandoneranno definitivamente ogni speranza, peraltro già esigua, di centrare i playoff.
Il successo esterno messo in relazione con le notizie provenienti dalla D regala ai biancorossi così un'incredibile salvezza maturata con un turno d'anticipo.
Il Penne è quintultimo ma incolmabile il gap di punti nei confronti della SPAL LANCIANO penultima che peraltro scenderà al Comunale nella passerella dell'ultima giornata già retrocessa vincendo anche di misura (2-1) un match utile solo agli annali.
Insomma, alla fine è festa in casa biancorossa; la salvezza raggiunta ha del miracoloso tenendo conto delle vicissitudini estive, di quello che è successo a campionato in corso ma soprattutto a seguito dell'andazzo dell'intero torneo con una squadra che sembrava spacciata nel girone d'andata.
Protagonista assoluto della salvezza mister Mimmo Di Michele arrivato sulla panchina pennese senza rinforzi ma capace di far rendere al meglio tutti quegli atleti che avevano deluso prima del suo avvento.
Impossibile tuttavia dire di voler ripartire dal mister e dal blocco vincente della passata stagione. Come ogni anno si ripropongono, questa volta con anticipo, i noti problemi societari. La società latitante nella figura del presidente Pasquale Almonti è dimissionaria, si stenta anche ad immaginare chi potrà accollarsi le sorti biancorosse per le stagioni a venire.
Per la prima volta il Penne, alla data di iscrizione, non si presenta; un vero e proprio shock sanato solo sfruttando la proroga di una settimana concessa dalla Federazione che vedrà i biancorossi iscriversi al torneo per la stagione 2013/14 con tante incognite ma con una società tutta nuova che, animata da grande entusiasmo, tenterà di rilanciare il calcio pennese lavorando sodo sul settore giovanile e senza spese folli. Un progetto tanto "umile" quanto ambizioso.


PROMOZIONE GIR.B 2012/2013 - 14°POSTO (44 punti)



Presidente: Pasquale Almonti
Allenatore: Enzo Di Federico (nuovo); subentrati: Mirko Di Pietro (da 8°giornata), Lorenzo Di Febo (allenatore/giocatore da 12°giornata), Mimmo Di Michele (da 22°giornata)
Acquisti: Panico (a, Moscufo), Fonticoli (a, Valfino), Ciarcelluti (c, Penne 96), Romanelli (d, Lauretum)
Cessioni: Aquino (a, Vastese), Silvaggi (d, Passo Cordone), Francia (c, svincolato), Di Teodoro (a, svincolato)
Conferme: Di Febo (d), Centofanti (c) e tutto il blocco pennese
Bilancio Stagione: 44 punti, 12 vittorie, 8 pareggi, 12 sconfitte, 38 gol fatti, 46 gol subiti



Vastese76Val di Sangro49
Acqua e Sapone69Vis Ripa49
Virtus Cupello62Sambuceto San Paolo48
Torrese60Moscufo45
Ortona57 PENNE44
Passo Cordone55Tre Ville32
Folgore Sambuceto53Flacco Porto PE28
Castiglione Valfino50Spal Lanciano28
Lauretum50Caldari0

Promosse in Eccellenza: VASTESE e VIRTUS CUPELLO (dopo spareggio), ACQUA E SAPONE (poi ripescata)
Retrocesse in Prima Categoria: CALDARI, SPAL LANCIANO e FLACCO PORTO PESCARA (dopo playout), TRE VILLE (dopo spareggio)

PLAYOFF:

1°turno:

Torrese-VIRTUS CUPELLO 0-0 0-1

finale:

Acqua e Sapone-VIRTUS CUPELLO 1-2

spareggio promozione:

VIRTUS CUPELLO-Pontevomano 4-2 dopo calci di rigore (VIRTUS CUPELLO promosso in Eccellenza)

playout:

Flacco Porto Pescara-TRE VILLE 0-0 2-2 (FLACCO PORTO PESCARA retrocesso)

spareggio salvezza:

NOTARESCO-Tre Ville 2-0 (TRE VILLE retrocesso)


Che i tifosi pennesi fossero abituati ormai da anni a soffrire è un dato di fatto. Dall'anno della retrocessione in Eccellenza tanti sono stati i problemi che annualmente hanno attanagliato la società biancorossa e non hanno permesso la costruzione della squadra nei tempi necessari per programmare.
Malgrado qualche felice parentesi (come l'aggancio alla zona playoff della stagione 2008/09 in Eccellenza) sono stati sempre i suddetti problemi a tenere banco prima ancora che i risultati sportivi.
Di certo quello che succede alla vigilia della stagione 2013/2014 rappresenta probabilmente il momento peggiore, quello in cui davvero tutto sembra finito.
Perchè nel giorno del termine delle iscrizioni il Penne risulta non iscritto mettendo così a repentaglio l'esistenza di una società attiva da ben 94 anni.
Malgrado il brivido, il 22 luglio nell'ultimo giorno disponibile in base alla deroga concessa dalla federazione per la regolarizzazione della posizione, il Penne è iscritto con evidente sollievo.
Ma a questo punto i tempi sono davvero strettissimi: si deve costituire la nuova squadra ma soprattutto, prima ancora, bisogna costituire un nuovo polo societario dopo le dimissioni del presidente Almonti che dopo tanti anni esce ufficialmente di scena.
L'ingresso di un nuovo nucleo di dirigenti porta una ventata d'aria fresca ma soprattutto nuovo entusiasmo all'interno di una società capitanata dal neo-presidente Luigi Cretarola per tanti anni responsabile del settore giovanile pennese. Il resto della società è completato con diversi ingressi tra cui quello di Luca Pilone e con l'ex dg Carlo Calandra che poco a poco si farà da parte malgrado il bel lavoro svolto da parte sua negli anni precedenti.
Da spendere c'è poco o nulla, sicuramente non di più delle stagioni precedenti ma il diktat societario è chiaro ed evidente: gestione "sobria", taglio netto ai rimborsi e soprattutto la creazione di un "budget" ad inizio stagione in maniera da onorare fino all'ultimo centesimo tutti gli impegni presi.
In quest'ottica è ovvio ed evidente che il punto focale su cui puntare è il settore giovanile, malgrado la carenza di strutture e soprattutto la perdita evidente di attrattività in un'organizzazione che sembra ormai a pezzi e che deve ripartire quasi da zero anche alla luce della dolorosa retrocessione degli Allievi al campionato provinciale.

Costituita la società il primo step da affrontare è il capitolo allenatore: diverse sono le ipotesi che circolano, alla fine a spuntarla è la candidatura di mister Alfredo Castellano conosciuto finora a Penne come ex fantasista del Lauretum vero e proprio spauracchio della difesa biancorossa dall'alto della sua tecnica che negli anni lo ha portato anche a dare dispiaceri al pubblico pennese. Il tecnico pescarese negli ultimi anni si era messo in evidenza con Porto Pescara, Vestina (una salvezza centrata nella stagione 2009/10) e soprattutto con la Folgore Sambuceto squadra con la quale perse la semifinale playoff nella stagione 2010/11 dopo un ottimo campionato nel quale la sua squadra fu l'unica antagonista per metà torneo delle corazzate Sulmona/Vasto Marina prima di calare fisiologicamente nell'ultima parte del campionato fino ad arrivare alla sconfitta contro i biancorossi dell'allora tecnico Mirko Di Pietro.

Sul fronte squadra si punta, ancora più che negli ultimi anni, sul blocco di ragazzi locali che viene confermato in toto; abbandonano il biancorosso i vari "senatori" Di Febo, Centofanti e Panico, che partono insieme a Della Marra, Fonticoli, Romanelli e Di Felice.
Per il resto la rosa è confermata in tutti gli elementi con pochi innesti tra quelli che il mercato in fase avanzata permette di chiudere e compatibilmente con le disponibilità di cassa (esigue).
Arrivano a vestire il biancorosso così il difensore  Kiss (ex Fontanelle), i centrocampisti  Diop (ex Virtus Tollo in Eccellenza) e D'Alberto (ex Pianella e Moscufo); a dicembre il colpaccio in avanti per ovviare ai problemi in zona gol con l'arrivo del bomber Mucci svincolatosi dalla Torrese, centravanti con il vizio del gol che darà il suo importante contributo.
Ma soprattutto importante sarà l'apporto dato dal blocco pennese con tantissimi ragazzi a fare l'esordio in prima squadra tra cui il promettente Iannacci (1996) che diventerà titolare fisso nell'ultima parte della stagione.
Confermati anche i "senior" locali: Cantagallo in porta, Ciarcelluti in mediana e Pasta in avanti. Obiettivo non può che essere ovviamente quello della salvezza.

Il girone B di Promozione vede ai nastri di partenza tantissime squadre agguerrite; la crisi si fa sentire ma non mancano comunque squadre attrezzate e di categoria superiore, su tutte il BORRELLO di mister Donato Anzivino. La squadra del piccolissimo centro sangrino dopo aver ottenuto il ripescaggio dal campionato di Prima Categoria investe tantissimo affidandosi alle cure del direttore sportivo D'Orazio. Alla corte del tecnico ex Guardiagrele arrivano così tantissimi elementi di categoria superiore tra cui l'estremo Marconato (ex Chieti), il difensore Spoltore, i centrocampisti Campli e Carafa (protagonisti con il Casoli dei miracoli poi con fugaci esperienze tra i professionisti), il bomber Mainella, e la TORRESE di mister Eugenio Natale.
Un gradino sotto parte invece VIRTUS ORTONA (che consolida la squadra dell'anno precedente con i pesanti innesti del centrocampista ex Penne Mattia Granata e soprattutto di bomber Dragani vero e proprio lusso per la categoria). Si attrezza bene anche la FOLGORE SAMBUCETO SAN PAOLO (nata dalla fusione tra Folgore Sambuceto e Sambuceto San Paolo) affidata alle cure del tecnico Bianchi, ed al solito l'AMATORI PASSO CORDONE che presenta una rosa competitiva.
Per il resto tante squadre partono con notevoli interrogativi (oltre al PENNE anche il GUARDIAGRELE appena retrocesso è nel caos ma cerca comunque di approntare una rosa competitiva), ed altre vere e proprie "mine vaganti" com il CASTELLO 2000 proveniente dal girone A diventa la prima squadra di Castel di Sangro dopo l'esclusione dei giallorossi dal campionato di Eccellenza e la VAL DI SANGRO che dopo il mancato raggiungimento degli obiettivi ambiziosi della stagione precedente appronta una squadra in tono minore infarcita tuttavia di elementi di grandissima esperienza che alla fine faranno la differenza. O ancora il CASTIGLIONE VALFINO che continua il suo progetto di crescita di giovani confermando in blocco i vari Stefano Romano e Pirozzi aggiungendo in squadra anche l'indiscusso talento dell'ex Pescara Marco Stella.
Tante anche le "matricole" esordienti o giù di lì nella competizione: FOSSACESIA e REAL TIGRE VASTO hanno organici carenti tecnicamente ma aggiungono tanta grinta ed entusiasmo alla nuova esperienza, in difficoltà invece il MOSCUFO che attrezza comunque una rosa più che dignitosa malgrado la partenza di tanti "nomi" che costituivano la rosa della stagione precedente.
In ritardo anche il LAURETUM che dopo l'ottimo campionato sotto la guida di Enzo Leone (ora passato ai cugini del Passo Cordone) è costretto a rinunciare ai suoi "big" e parte con un organico giovane e fortemente carente da un punto di vista numerico.

La stagione parte subito in salita per i biancorossi il cui calendario è massacrante; nelle prime otto giornate il sorteggio ha riservato incontri con le principali candidate all'alta classifica, il rischio di partire male (con evidenti ripercussioni morali e soprattutto ambientali) è evidente.
Ma dopo la prevedibile eliminazione in Coppa Italia contro l'attrezzatissima TORRESE i biancorossi partono subito spediti. Il match casalingo all'esordio col BORRELLO è una sintesi del felice e inaspettato inizio stagione dei biancorossi: contro la squadra più attrezzata del torneo i ragazzi di Castellano fanno un figurone e contro ogni pronostico battono 2-1 sul filo di lana l'undici di Anzivino sceso a Penne per fare una passeggiata ma uscito mestamente a testa bassa dal Comunale.
La sconfitta prevedibile, e dignitosa, la settimana seguente sul campo dell'altra favorita VIRTUS ORTONA è solo un incidente di percorso per i biancorossi che alla quarta fanno il colpaccio espugnando il campo del CASTIGLIONE VALFINO capolista a punteggio pieno malgrado i brividi finali (in vantaggio 3-0 a metà ripresa subiranno il ritorno dei padroni di casa chiudendo il match sul 3-2).
Malgrado diverse recriminazioni per i tanti pareggi molte volte causati da grossolani errori (in primis errori decisivi dal dischetto) il Penne non perde praticamente mai (nel girone d'andata saranno soltanto tre le sconfitte), e fa tremare chiunque come la capolista VAL DI SANGRO, che nel girone d'andata sbaraglia a sorpresa l'agguerrita concorrenza, la cui imbattibilità (che perderà solo a girone di ritorno inoltrato) si salva al Comunale solo grazie alla traversa che respinge un rigore di Pasta ad un quarto d'ora dal termine sul punteggio di 1-1 che rimarrà il risultato finale.
Insomma, un andamento che attira le luci della ribalta su una squadra che alla vigilia era considerata all'unanimità come possibile vittima sacrificale di un campionato guidato dalla VAL DI SANGRO con il BORRELLO a combattere e con PASSO CORDONE e VIRTUS ORTONA a rappresentare le note negative del torneo.
Per ovviare al problema dei pochi gol segnati (a fronte di una difesa granitica) a dicembre la società compie uno sforzo economico non indifferente per assicurarsi le prestazioni di bomber Alessandro Mucci svincolato dalla TORRESE.
Un acquisto che si rivelerà proficuo in un girone di ritorno che andrà in maniera diametralmente opposta al girone d'andata che si chiude prima della pausa natalizia con un prezioso 2-2 strappato in extremis sul campo del PASSO CORDONE con protagonista proprio il neo-acquisto Mucci autore di una doppietta.
Il girone di ritorno, come già detto, sarà invece quasi "disastroso"con i biancorossi che calano soprattutto fisicamente e nella seconda parte del torneo perdono diversi punti venendo poco alla volta risucchiati nelle posizioni calde di classifica.
Chi parlava di playoff dopo l'ottimo primo girone verrà prontamente smentito. Dopo il rinvio della gara sul campo del BORRELLO causa forte vento alla ripresa del campionato (match recuperato mercoledi con i biancorossi travolti 3-0 dagli uomini di Anzivino in ascesa), i bei successi casalingi contro la VIRTUS ORTONA (3-1 in rimonta, ancora Mucci sugli scudi) e CASTIGLIONE VALFINO (2-1) illudono i biancorossi che la salvezza sia già cosa fatta.
I ragazzi di Castellano non ne azzeccano una soprattutto in trasferta dove le perdono praticamente tutte, mentre in casa all'infuori del buon punto ottenuto contro la TORRESE in ascesa, perdono malamente anche il derby contro il LAURETUM (0-2 contro una squadra pesantemente rinforzata nella sessione del mercato invernale) inguaiandosi.
Pur rimanendo sempre fuori dalla zona playout (grazie anche al bel successo casalingo ottenuto alla 27°giornata contro il SILVI dell'ex tecnico Fabio Montani), la salvezza è sempre in discussione e si piomba nel caos con il clamoroso scivolone sul campo del derelitto PACENTRO (che dopo la vittoria sui biancorossi sfruttando un calendario favorevole infilerà una pioggia di punti salvo retrocedere ai playout) al termine di una gara giocata a senso unico senza riuscire a trovare tuttavia il guizzo vincente subendo gol ad una manciata di minuti dal termine nell'unica sortita offensiva di un avversario rimasto in dieci uomini.
Manca poco ai ragazzi di Castellano per chiudere i giochi, ma gli equilibri nelle retrovie sono sottilissimi, vuoi per la rimonta di tante avversarie alle spalle vuoi per l'incertezza dettata dalla stagione disastrosa delle abruzzesi in serie D che rischia di allargare ulteriormente la forbice degli spareggi.
Ma dopo lo stop di Pacentro il Penne reagisce e va a prendersi tre punti pesantissimi nello scontro diretto casalingo con il GUARDIAGRELE, poi la domenica successiva resiste agli assalti sul campo della FOLGORE SAMBUCETO SAN PAOLO alla disperata ricerca dell'ultimo treno playoff riportando a casa uno 0-0 che fa guardare con più ottimismo al futuro.
Castellano è costretto a fare di necessità virtù in questo scorcio di stagione, squalifiche ed infortuni lo portano a far esordire anche diversi elementi locali giovanissimi tra i quali si distingue il difensore Iannacci (1996) che mostra subito grande personalità.
La salvezza è ormai vicina ma i biancorossi si complicano la vita facendosi superare 2-1 in casa dal MOSCUFO che scavalca proprio il Penne in classifica.
Le ultime tre gare sono un crocevia, al Penne basta tuttavia poco per blindare la salvezza: nell'infrasettimanale della 32°giornata il calendario da una mano ai biancorossi che ospitano la REAL TIGRE VASTO in caduta libera, successo agevole per i ragazzi di Castellano che vincono 3-0 tenendo a bada la concorrenza che, anche per motivi di calendario favorevole, fanno parecchi punti.
Con questo successo la salvezza è ormai al sicuro ed arriva con un turno d'anticipo la domenica successiva quando il pirotecnico pareggio per 3-3 in casa della VALLE DEL FORO sancisce la matematica salvezza di entrambe le squadre.
Un vero e proprio successo per la nuova società pennese che brinda un risultato inimmaginabile alla vigilia con un turno d'anticipo e chiude la stagione con l'inutile passerella finale casalinga del derby con il PASSO CORDONE perso 2-0 nel finale al termine di una gara con ben poco da dire e tanti ragazzi in campo.
Un risultato da cui ripartire per programmare la prossima stagione, nuovo "mattone" nel mosaico del nuovo corso della società biancorossa in attesa di momenti migliori (sportivamente parlando).

Il campionato si concluderà con l'annunciato trionfo del BORRELLO: decisiva la vittoria, tra mille polemiche, ottenuta nello scontro diretto casalingo con la VAL DI SANGRO condannata alla prima sconfitta stagionale e con i nervi a fior di pelle.
Ai playoff oltre ai sangrini andrà anche la TORRESE protagonista di una bella rimonta nel finale di stagione culminata con il netto distacco dalla quarta in classifica escludendo così dai playoff la VIRTUS ORTONA che per il secondo anno consecutivo fallisce l'aggancio agli spareggi.
TORRESE che vincerà il playoff con la VAL DI SANGRO ma si arrenderà all'ulteriore spareggio con il PATERNO (girone A) in una finale avvelenata sbloccata da un calcio di rigore decretato a seguito di abbaglio clamoroso del direttore di gara.
In coda retrocede direttamente il PRATOLA, si salvano FOSSACESIA e LAURETUM ai playout (per i loretesi è sufficiente un ulteriore spareggio, vinto ai rigori contro il Sant'Omero, per salvarsi) mentre a nulla serve la rimonta prodigiosa del PACENTRO che segue i cugini peligni in Prima Categoria.




PROMOZIONE GIR.B 2013/2014 - 13°POSTO (42 punti)



Presidente: Luigi Cretarola
Allenatore: Alfredo Castellano (nuovo)
Acquisti: Kiss (d, Fontanelle), D'Alberto (c), Diop (c), Mucci (a, Torrese - a dicembre)
Cessioni: Di Febo (d, svincolato), Panico (a, Moscufo), Centofanti (c, svincolato), Romanelli (d, Lauretum), Fonticoli (a, svincolato), Della Marra (c, svincolato), Di Felice (d, Silvi)
Bilancio Stagione: 42 punti, 10 vittorie, 12 pareggi, 12 sconfitte, 31 gol fatti, 37 gol subiti



Borrello76Moscufo44
Val di Sangro69Valle del Foro44
Torrese67Silvi42
Virtus Ortona48PENNE42
Passo Cordone48Fossacesia41
Folgore Sambuceto47Lauretum38
Castello 200047Pacentro37
Castiglione Valfino47Real Tigre Vasto33
Guardiagrele44Pratola25

Promossa in Eccellenza: BORRELLO
Ai playoff: VAL DI SANGRO, TORRESE (TORRESE battuta allo spareggio promozione)
Retrocesse in Prima Categoria: PRATOLA, REAL TIGRE VASTO (dopo playout), PACENTRO (dopo playout)

PLAYOFF:

finale:

Val di Sangro-TORRESE 1-3

spareggio promozione:

PATERNO-Torrese 3-0


playout:

FOSSACESIA-Real Tigre Vasto 2-2 (REAL TIGRE VASTO retrocessa)
LAURETUM-Pacentro 1-0 (PACENTRO retrocessa)

spareggio salvezza:

Sant'Omero-LAURETUM 0-0 (1-4 dopo calci di rigore, SANT'OMERO retrocessa)


Raggiunta l'agognata salvezza in un vero e proprio "anno zero" per la nuova società biancorossa arriva il momento di ripartire, finalmente con i giusti tempi e senza dover correre.
Il risultato ottenuto nella passata stagione, unitamente ad una rinnovata e ritrovata serenità societaria rende decisamente più semplice il cammino di avvicinamento alla nuova stagione che prevede un ulteriore "step" a livello di obiettivi con la squadra che vuole chiudere il prima possibile il discorso salvezza ammiccando per quanto possibile alla zona spareggi.
A tal proposito è evidente come la società, ora capitanata dal duo di presidenti Pilone-Vecchiotti, intenda dare continuità al progetto confermando gran parte della rosa ed il tecnico Alfredo Castellano che per il secondo anno consecutivo guiderà i biancorossi affiancato da Filippo Di Teodoro; sul fronte societario si registrano le defezioni degli ultimi superstiti della passata gestione con Cretarola e Reale che non fanno parte più della società insieme a Foschini dirigente nella stagione precedente. Presidenti Fabrizio Vecchiotti e Luca Pilone con Giovanni Rossi e Andrea Marrone che coprono la carica di vice.
Solito focus aperto anche per il settore giovanile guidato da Guerino Francescone: si riparte con grande entusiasmo ricostruendo la Juniores (non iscritta la passata stagione per aiutare la prima squadra) ed iscrivendo anche la categoria Allievi "Fascia B" (sperimentali) ad affiancare i Provinciali che tentano il ritorno nell'elite di categoria.

Sul fronte giocatori la rosa viene riconfermata nel blocco locale dove partono i soli Martinelli, Pierpaolo De Fabritiis e Manuel Di Donato (in prestito al Montebello in Prima) tutti fuoriquota mandati a farsi le ossa; partono invece tutti i giocatori di fuori: il difensore Kiss, il deludente centrocampista Diop (che passa al River Casale) e il centravanti Mucci strappato ai biancorossi dal Passo Cordone che punta in grande. Da segnalare anche la defezione del tunisino Chorfene fermo ai box causa problemi burocratici.
Il mercato in entrata vede invece l'arrivo del pennese Maurizio Cacciatore terzino rilanciato negli ultimi due anni dal Lauretum e cresciuto proprio nel settore giovanile biancorosso, dei centrocampisti Vescovo (fuoriquota classe 1995 sempre dal Lauretum) e Ciovacco (Torrese), mentre l'acquisto di "peso" è quello del duttile difensore Armand Xhepa (1987) prelevato dal Silvi ma con grandissima esperienza con presenze in serie D (Morro d'Oro) ed Eccellenza (Pineto).
Decisamente rinforzato anche l'attacco: al posto di Mucci la società punta sulla "scommessa" Gabriel Petre: il possente centravanti rumeno è reduce da un campionato di Seconda Categoria dove a Vicoli ha segnato gol a grappoli; la società biancorossa punta su di lui per garantirsi un certo numero di gol e la scommessa darà ragione ai dirigenti malgrado le difficoltà iniziali nel tesseramento ed un addio anticipato non privo di polemiche. Insieme a Petre, unico volto nuovo di un reparto completato dal confermatissimo Pasta vi sono due graditi rientri, quello degli esterni d'attacco Casalena (1994) e Granchelli; il primo, ancora fuoriquota, torna dopo le esperienze nell'Eccellenza toscana (che lo aveva strappato giovanissimo ai biancorossi dopo l'esordio in Promozione della gestione Di Pietro), il secondo anch'esso reduce dal calcio a 5 rientra dopo diverse stagioni passate altrove in prestito. La nuova società riesce a convincerlo a tornare, il talento dell'esterno di Villa Celiera è evidente (non a caso all'esordio risultò miglior fuoriquota dell'anno con 12 reti all'attivo) e si farà notare soprattutto nella prima parte del campionato malgrado un brusco crollo di rendimento finale.
Per il resto ampio spazio ai fuoriquota di casa con tantissimi esordi compreso quello dei classe 1998 Reale, Cervoni (in gol all'esordio), Antonioli e D'Agostino protagonisti in campo con gli Allievi.

La stagione 2014/15 del girone B di Promozione parte con diverse novità: dall'Eccellenza arriva il River Casale (società nata dalla fusione tra River 65 e Casalincontrada) mentre diverse sono le new-entry dal campionato di Prima Categoria: Fara San Martino, Scafa, Torre Alex, Tre Ville, Il Delfino Flacco Porto e Goriano Sicoli al primo storico campionato di Promozione per il piccolissimo centro aquilano; dopo un lungo tira e molla si iscrivono anche Lauretum (in bilico fino a pochissimi giorni dal termine dell'iscrizione) e Silvi, mentre la Valle del Foro si prepara al cambio di denominazione ed al ritorno vero e proprio a Ripa Teatina (si chiamerà Vis Ripa a partire dalla prossima stagione).
Protagoniste annunciate: PASSO CORDONE e FOLGORE SAMBUCETO su tutte entrambe protagoniste di un ottimo mercato; più sfarzoso quello dei loretesi che si assicurano le firme di elementi di indubbio valore, su tutti bomber Alessandro Mucci insieme ai vari Scariti, Chicchiriccò, Chessari e con la conferma di mister Leone in panchina. Meno altisonante, ma decisamente importante, quella dei viola del confermato tecnico Bianchi. A chiudere la "prima fila" la VAL DI SANGRO dei grandi nomi (arriva anche Mainella in avanti) poco dietro la VIRTUS ORTONA che dopo una nuova delusione si attrezza consolidandosi con l'arrivo di elementi di grande valore tra cui spicca quello di Alessio Dragani in avanti. Poco più dietro le altre con il CASTELLO 2000 che conferma in blocco la rosa della stagione precedente chiusa in crescendo con un girone di ritorno stratosferico, poi PENNE e DELFINO FLACCO PORTO PESCARA che puntano ad una salvezza tranquilla ammiccando tuttavia ad un possibile inserimento in zona playoff. Piuttosto inadeguate sembrano invece le rose di LAURETUM (che punta tutto sui giovani e si affida al tecnico Tomei che si dimetterà quasi subito) ma soprattutto dello SCAFA che bagna l'esordio nella categoria dopo ripescaggio ma sembra presentarsi ai nastri di partenza con una squadra non all'altezza, tecnicamente e numericamente, della categoria.

L'inizio di stagione è subito favorevole ai biancorossi: finalmente si respira un'aria serena con la squadra coesa ed una rosa di ottima qualità, forte soprattutto da un punto di vista numerico nonostante la giovane età media. Il doppio scontro di Coppa Italia, antipasto della stagione, vede proprio i biancorossi sugli scudi: il doppio scontro con i cugini del Lauretum ha poca storia (3-0 all'andata e 4-0 al ritorno) mostrando un Granchelli in forma stratosferica ma più in generale una squadra finalmente in grado di esprimersi con la giusta personalità.

I begli indizi di Coppa vengono confermati in campionato: l'avvio è bruciante ed i biancorossi partono col piglio della grande squadra; vanno a vincere all'esordio espugnando il difficile campo di Castiglione (basta un guizzo di Granchelli dagli undici metri al termine di una gara sofferta), poi dopo il pari casalingo con il River Casale infilano due successi consecutivi su Lauretum (3-0 in trasferta nel derby) e Delfino Flacco Porto che valgono la vetta solitaria dopo quattro turni.
La sconfitta subita sul campo della Val di Sangro (3-1) nello sconto diretto al vertice della quinta giornata tuttavia riporterà i biancorossi con i piedi per terra; il campionato è difficile e insidioso come confermato la domenica successiva quando il Penne in casa fatica a raggiungere il pari casalingo contro lo scorbutico Fossacesia sfiorando anche la vittoria nel finale. Ma i biancorossi non sono certo squadra da sottovalutare: a Castel di Sangro sfiorano il colpaccio subendo il pari (2-2) solo in pieno recupero su prodezza in rovesciata di un giocatore di casa poi la domenica successiva riprendono il cammino superando in casa 3-1 il Goriano Sicoli con il primo gol stagionale di Petre alla seconda apparizione stagionale.
Di certo si vive di alti e bassi con i biancorossi che soffrono soprattutto lontano dalle mura amiche; tra la nona e la dodicesima tuttavia si apre anche una "mini-crisi" con il Penne capace di conquistare un solo punto su dodici a disposizione uscendo sconfitto anche nelle gare ben giocate (fuori casa con Passo Cordone e Valle del Foro in entrambi casi in vantaggio di un gol poi alla fine rimontati); ma è il misero punto rimediato a Scafa sul campo del fanalino di coda che strappa il 2-2 in inferiorità numerica a destare maggior preoccupazione. I risultati negativi fanno scivolare in classifica i biancorossi ma soprattutto lasciano intravedere all'orizzone una stagione comunque difficile fino alla fine.
Malgrado l'empasse del periodo tuttavia i biancorossi sapranno riprendersi e, tolta la sconfitta esterna sul campo della capolista Folgore Sambuceto ed il deludente pari interno col Fara San Martino arrivano vittorie importanti di cui due in trasferta a Silvi e Cepagatti che permettono ai ragazzi di Castellano di presentarsi al giro di boa a tre punti di distanza dalla zona spareggi.
Il mercato di dicembre vede gli importanti innesti del difensore Mauro Sablone e del centrocampista fuoriquota Gianmarco Melone pennese in prestito alla Renato Curi Angolana ma girato ora al Penne; si tratterà di due acquisti importanti nell'ottica del prosieguo del torneo.
I biancorossi sono ora lanciatissimi ed al rientro dalla sosta natalizia viaggiano a mille facendo bottino pieno nei primi tre turni ottenendo tre punti di platino sul difficile campo del River Casale e successivamente surclassando il derelitto Lauretum (3-0) nel derby che segna l'aggancio alla zona playoff ed il ritorno dei biancorossi al "Colangelo": tutte le partite interne seguenti saranno infatti disputate sul terreno del vecchio stadio Comunale il cui fondo in terra battuta viene adeguato dalla società con dei necessari lavori.
E proprio lo storico stadio pennese sarà l'arma in più di una squadra che tra le mura amiche è un rullo compressore: nelle restanti sette partite si registreranno infatti ben sei vittorie ed un solo pareggio (0-0) contro un coriaceo Valle del Foro; tutti risultati che si riveleranno fondamentali visto che purtroppo i ragazzi di Castellano fuori casa sono un mezzo disastro; perdono a Fossacesia uno scontro diretto importante, poi cadono seccamente (1-3) ad Ortona e Goriano Sicoli (0-4) in un match assolutamente infausto contro un avversario scorbutico e antisportivo con dirigenza e giocatori di casa che giocano col dente avvelenato per presunti "torti" subiti nella gara d'andata a Penne.
Il finale di stagione è thrilling: il Penne pareggia sul filo di lana sul campo del Tre Ville con un rigore contestatissimo che di fatto sancisce la retrocessione dei sangrini; al Penne il punto basta per rimanere a galla ma i playoff sembrano ormai difficili da raggiungere specie dopo il pari ad occhiali con la Valle del Foro che malgrado la classifica ormai tranquilla scende al Comunale per resistere. Nel frattempo deve anche resistere alle partenze del centrocampista Ciovacco e di bomber Petre i quali, per motivi personali, decidono di abbandonare la squadra proprio nel rush finale.
La sconfitta sul campo della Folgore già promossa (0-2) con tanto rammarico per diverse palle gol fallite sembra ormai mettere la parola fine al discorso playoff con i biancorossi staccati tre lunghezze dal quinto posto a due giornate dal termine.
Penne che non ci sta ed alla penultima supera tra le mura amiche il Torre Alex approfittando del pari del Delfino Flacco Porto a Castel di Sangro e della sconfitta della Virtus Ortona che cade in caso per mano della solita travolgente Folgore.
La classifica così vede il Delfino Flacco Porto al quinto posto con 57 punti seguito da Penne a 56, Virtus Ortona 54; scherzi del calendario riservano all'ultima giornata il match Delfino Flacco-Virtus Ortona con il Penne impegnato invece sul campo del Fara San Martino che, già sicuro di doversi giocare i playout senza poter ne scendere che avanzare in classifica schiera in campo tutte le seconde linee per evitare infortuni o squalifiche.
Biancorossi che hanno bisogno di un successo con relativo passo falso del Delfino, Ortona in ballo solo matematicamente con i gialloverdi che dovrebbero vincere a Pesara e sperare in una non-vittoria dei biancorossi che verrebbero superati in classifica causa differenza reti negli scontri diretti.
Il match scorre via con le orecchie rivolte al San Marco di Pescara, il Penne non sfonda ma nel finale Ciarcelluti trova la conclusione giusta che vale l-0.
A Pescara il secondo tempo inizia con venti minuti di ritardo, il finale sancisce la matematica uscita dai playoff per gli ortonesi che comunque resistono con i pescaresi che si vedono anche annullare un gol: lo 0-0 finale sancisce così l'inatteso aggancio agli spareggi per gli uomini di mister Castellano.

Il campionato, come già detto, lo vince (o meglio lo stravince) la Folgore Sambuceto di mister Bianchi che, strappato il biglietto per l'Eccellenza con diverse giornate d'anticipo, onora al massimo il torneo battendo tutte le successive squadra incontrate sulla strada.
Ai playoff oltre al Penne volano Passo Cordone, Fossacesia e Val di Sangro che, chiudendo al secondo posto, sfiderà i biancorossi al Montemarcone di Atessa.
In coda retrocedono Scafa e Tre Ville (direttamente) mentre ai playout vanno Lauretum e Fara San Martino con il Silvi quintultima che stacca il pass per la salvezza diretta grazie ai ben 15 punti di distacco maturati sul Tre Ville che così retrocede direttamente senza passare dagli spareggi.

Il Penne è dunque, a sorpresa, nei playoff. Un obiettivo forse paventato alla vigilia ma che sorprende per come arrivato ed anticipa i tempi circa il famoso salto di qualità che la nuova società intendeva imporre alla squadra a partire dalla passata stagione.
Playoff che i biancorossi affrontano con entusiasmo ma al tempo stesso con la consapevolezza di dover compiere l'impresa per ambire al salto di categoria dovendo superare due turni senza i favori del risultato (il quinto posto obbliga a ottenere due vittorie) affrontando peraltro in semifinale la Val di Sangro, squadra data da tutti tra le favorite della vigilia seconda in classifica solo dietro alla corazzata Folgore Sambuceto con diversi elementi di categoria superiore in squadra.
La gara si disputa il 17 maggio a Montemarcone di Atessa: il Penne deve vincere per qualificarsi, in caso di parità supplementari ma senza la disputa di eventuali rigori. Biancorossi che disputano una gara accorta, la Val di Sangro prova a chiuderla ma alla fine si trascina sui binari dell'equilibrio con poche occasioni da una parte e dall'altra. Nell'ultima mezzora i sigilli del match: sono i ragazzi di Castellano a sfiorare il colpaccio con un diagonale di Melito che si spegne di un soffio a lato, poi su una palla vagante ad un quarto d'ora dal termine irrompe Mainella che da due passi infila Cantagallo spegnendo così le velleità pennesi che non danno frutti. Il Penne è fuori, con onore, mentre la Val di Sangro approda in finale dove batte il sorprendente Fossacesia (2-0 al Passo Cordone) e si qualifica per lo spareggio finale dove supera il Pontevomano e stacca il pass per l'Eccellenza. In coda mastica amaro il Lauretum che, dopo oltre  venti anni, retrocede nel limbo della Prima Categoria dopo il pari a reti bianche sul campo del Fara San Martino (per il peggior piazzamento in regular season).

PROMOZIONE GIR.B 2014/2015 - 5°POSTO (59 punti)
Presidente: Fabrizio Vecchiotti
Allenatore: Alfredo Castellano (confermato)
Acquisti: Xhepa (dif, Silvi), Cacciatore (dif, Lauretum), Ciovacco (cen, Torrese), Novelli (cen, Moscufo), Vescovo (cen, Lauretum), Petre (att, Vicoli), Giancaterino (cen, River Casale), Sablone (dif, Torre Alex, da dicembre), Melone (cen, RC Angolana, da dicembre)
Cessioni: Mucci (att, Passo Cordone), Melito A (dif, Montebello), Diop (cen, River Casale), Kiss (dif, svincolato), D'Alberto (cen, Montebello), Casalena (att, dicembre - svincolato), Novelli (cen, dicembre - svincolato)
Bilancio Stagione: 59 punti, 17 vittorie, 8 pareggi, 9 sconfitte, 48 gol fatti, 33 gol subiti

Folgore Sambuceto79Castiglione Valfino45
Val di Sangro63Castello 200044
Passo Cordone63Torre Alex Cepagatti44
Fossacesia63Goriano Sicoli39
PENNE59Silvi38
Il Delfino Flacco Porto58Fara San Martino31
Virtus Ortona55Lauretum25
River Casale51Tre Ville20
Valle del Foro48Scafa18

26 reti: Ndiaye (Virtus Ortona)
21 reti: Antignani (River Casale), Di Nardo (Folgore Sambuceto)
19 reti: Ferrandina (Il Delfino Flacco Porto)
16 reti: Bucceroni (Bucchianico), Pizzola (Goriano Sicoli)
14 reti: Sabatini (Passo Cordone), Cellucci (Valle del Foro)
13 reti: Ventresca (Goriano Sicoli), Mainella (Val di Sangro)
12 reti: Granchelli (Penne), D'Amico (Castello 2000)

FOLGORE SAMBUCETO e VAL DI SANGRO (dopo spareggi) promosse in Eccellenza
SCAFA, TRE VILLE e LAURETUM (dopo playout) retrocesse in Prima Categoria

PLAYOFF

1°turno:

Val di Sangro-PENNE 1-0
Passo Cordone-Fossacesia 0-2

finale:

Val di Sangro-Fossacesia 1-0

FINALE PROMOZIONE

Pontevomano-Val di Sangro 0-2

PLAYOUT

Fara San Martino-Lauretum 0-0 (d.t.s.) - LAURETUM retrocesso in Prima Categoria