giovedì 23 giugno 2011

La Storia: 2000-2005

Dopo il terzo posto della passata stagione nel primo anno della nuova presidenza Di Simone, si punta a far bene anche l'anno successivo ma il campionato 2000/01 sarà un'incredibile serie di errori e finirà probabilmente per essere una delle più infauste della storia della Penne Calcio con una clamorosa quanto umiliante retrocessione in Promozione a giocare su campi mai calcati dalla casacca biancorossa.
Sul piano tecnico si punta alla continuità, la squadra non viene smantellata e vengono confermati gli elementi portanti della stagione precedente; vestiranno ancora il biancorosso Andrea Ciarrocca ed Alessandro Del Gallo che affiancherà in avanti Luca Pilone che dopo qualche bega di troppo resterà legato ai colori bincorossi; conferme anche per Sacripante, per il difensore Carlo Ferri che vivrà la sua quarta ed ultima stagione a Penne e per Filippo Di Teodoro il quale anche lui non vestirà più il biancorosso al termine della stagione.
In porta si punta sulla conferma di Marco Onesti malgrado un preoccupante calo di rendimento nell'ultima parte della stagione precedente. Parte Gigi Lippo (che passa al Guardiagrele in promozione) mentre è costretto al mezzo servizio a causa di una pubalgia che lo affliggeva dalla stagione precedente Giuliano D'Addazio.
Sul fronte acquisti c'è il rientro dal Lauretum del "figliol prodigo" Mirko Panico che con 30 reti nelle ultime tre stagioni in Eccellenza sembra andare a completare il quadro di un reparto efficiente.
Altro arrivo che si rivelerà un vero e proprio flop fu quello di Cristian Vannucci terzino classe '77 che arrivava con ottime referenze dopo tre campionati in Interregionale con la maglia del Pineto e due di Eccellenza ad alti livelli con il Sulmona. Il giocatore oltre a rivelarsi inadeguato a livello tecnico porterà problemi anche a livello di spogliatoio.
Insomma, la squadra è affidabile perlomeno alla vigilia ma man mano che si proseguirà ci si renderà conto di come le cose alla fine saranno ben diverse dalla realtà ed in un momento in cui la società iniziava a dare i primi segnali di vera ripresa arriverà l'amara ed umiliante retrocessione, malgrado gli innesti a stagione in corso di Costantini e Patricelli due giocatori chiamati per fare la differenza ma che, purtroppo, non la faranno.
Una curiosità: Il Penne sbagliò in tutto il campionato ben otto rigori risultati alla fine tutti decisivi in termini di risultato. Analizzando la classifica finale sarebbe stato sufficiente realizzarne soltanto uno di questi per ottenere la salvezza!

Il campionato 2000/01 inizia in casa, avversario di turno il Sulmona al solito ridimensionato e che punta ad una salvezza tranquilla.
Il risultato finale sarà di 2-2 con Penne due volte in svantaggio e piccolo campanello d'allarme in vista del futuro.
La squadra non gira, i risultati non arrivano e la classifica inizia a farsi imbarazzante da subito per i biancorossi che con le "piccole" non riescono ad incidere e con le prime le perdono tutte, anche se si lotta sempre nelle zone medio-basse della classifica con la zona retrocessione comunque, anche se di poco, a distanza.
La società prova a correre ai ripari, arrivano Gianluca Patricelli e Roberto Costantini entrambi messisi in luce in serie D con la maglia dell'Ortona.
Penne che da segnali di risveglio, tanto che la svolta sembra esserci sul campo del Lauretum vinto 2-0 dai biancorossi con gol proprio di Patricelli, con un risultato che sembra dare nuova linfa al Penne ed affossare definitivamente i cugini (alla fine invece sarà paradossalmente l'opposto...).
Lì davanti prendono il largo intanto la Pro Vasto del presidente Litterio appena retrocessa dalla serie D dopo aver già dominato l'Eccellenza due anni prima, e la Val di Sangro che inizierù qui la cavalcata verso il campionato di C2.
Prova a dare l'assalto anche il Notaresco che chiuderà al terzo posto, mentre la Nuova Avezzano società nata dopo il fallimento dell'Avezzano Calcio, partita con grossi presupposti e reduce da due promozioni consecutive dalla Prima Categoria, fallirà miseramente chiudendo il campionato nelle zone medio-basse ed affidandosi ad una nutrita schiera di nomi di prestigio ma ormai oltre con l'età (vedi il 40enne Pierleoni).
Penne che dimostra l'impotenza nei confronti delle prime della classe (anche il Notaresco passerà 2-0 al Comunale) e che nel momento topico della stagione troverà un ostacolo in più nei clamorosi errori di Onesti che causeranno anche voci su presunte "ripicche" del portiere nei confronti della sua stessa squadra come quando la Pro Vasto violerò il Comunale per 2-1, decisivo un suo errore su punizione del giapponese Nakai.
Eppure qualche segno di vita c'è eccome, come lo 0-0 proprio sul campo della Pro Vasto (girone d'andata) ma nel girone di ritorno il Penne fa la frittata e sarà un vero e proprio disastro.
I biancorossi non sanno più vincere, si inaugura il Nuovo Comunale di Contrada Campetto ma già da allora si capisce come quello stadio sia un ostacolo per la squadra tanto che nell'unica gara di campionato lì disputata i biancorossi cadranno malamente contro il Montesilvano per 3-5 contro un Edy Farias letteralmente scatenato.
La dura caduta porterà subito il Penne a ripiegare sul Vecchio Comunale per sfruttare al massimo il calore e le insidie di un campo storico ma ormai quasi ridotto a risaia; proprio lì si giocherà una gara da vincere a tutti i costi contro il Mosciano dell'esordiente tecnico Lino Ciarrocchi che, malgrado le avversità di un campo ridotto a vero e proprio pantano, si porterà avanti 2-0 prima di essere raggiunto in extremis sul 2-2 e non senza polemiche da parte dello stesso tecnico che considererà una "furbata" quella di giocare al Campo Vecchio con il nuovo disponibile.
Nel frattempo prima ancora di questi ultimi tentativi arriva la svolta tecnica richiesta a gran voce dai tifosi biancorossi: tra l'entusiasmo generale viene dato il benservito a Cialini sostituito dallo storico Guido Colangelo che torna in panchina a distanza di tantissimi anni. La bandiera del calcio pennese torna con il compito di salvare i biancorossi da una situazione piuttosto difficile.
Ma i biancorossi non possono permettersi il lusso di steccare in casa, cosa che purtroppo farà abastanza frequentemente con la classifica che inizia a farsi sempre più seria.
A dare la mazzata definitiva ci pensa il match interno col Montorio 88: ospiti in vantaggio 1-0 a partita in corso ed un giocatore teramano appoggiato alla rete che da sulla curva del vecchio stadio verrà colpito da un tifoso pennese e ricorrerà alle visite mediche con sconfitta a tavolino (comunque maturata anche sul campo) ma soprattutto squalifica del campo ai vestini che hanno bisogno di punti come il pane.
Teatro della gara interna a campo neutro sarà il lontano Comunale di Sant'Egidio alla Vibrata in occasione dell'infuocato derby col Lauretum. I cugini faranno di tutto per affossare il Penne ed alla fine riusciranno a vincere 2-1 salvandosi e mettendo seriamente nei guai i biancorossi che con la sconfitta perderanno anche il record che vedeva la squadra biancazzurra mai vincente in gare ufficiali con il Penne.
A questo punto non c'è più tempo di scherzare per i biancorossi, la classifica è drammatica, così come drammatica è l'ultima giornata di campionato: a Penne scontro diretto con il Pianella che precede i biancorossi di appena due punti in zona salveza. In pratica i biancorossi devono assolutamente vincere per centrare la salveza e condannare alla retrocessione gli ospiti cui invece basta anche un pareggio per brindare al traguardo raggiunto.
Il Comunale come nelle grandi occasioni è pieno, dagli spalti parte l'incitamento degli impagabili ultras biancorossi e probabilmente a vedere il quadretto e soprattutto le potenzialità dell'undici biancazzurro di mister Bevilacqua in pochissimi avrebbero scommesso su una mesta retrocessione.
L'inizio del match è di quelli da infarto ed i pianellesi sbloccano la gara grazie ad un gol dell'agile Di Giustino (l'anno prima vincitore del campionato con il Morro d'Oro e, si dice, scartato dal Penne quell'estate...). Il pubblico non demorde, il tifo si fa ancora più incessante ed i biancorossi provano l'assalto all'arma bianca, pareggiano il match e sprecano il rigore che avrebbe regalato la salvezza; il triplice fischio finale sancisce una retrocessione che ha del clamoroso, l'incitamento si trasforma in furia, lacrime e forte contestazione del pubblico per una squadra senza mordente incapace di vincere anche un match così importante e decisivo, per giunta in casa.
Sarà dunque il punto più basso mai raggiunto dai biancroossi nei primi 80 anni di vita della società, causata da numerosi fattori in prevalenza extra-calcistici che caratterizzano una storia che finirà con notevoli numerose polemiche ed accuse, più o meno fondate, verso molti giocatori e dirigenti di quell'anno.
Una retrocessione quasi cercate, che darà però il via ad un'opera di rifondazione perpetrata in quegli anni che riporterà il Penne anche se solo per due anni, nella categoria che più le compete.
Il campionato alla fine sarà vinto dalla Pro Vasto di Donato Anzivino che staccherà di appena un punto la neopromossa matricola Val di Sangro che, guidata dal tecnico Paciocco e dai vari Cicchitti, Sabatino (li ritroveremo entrambi al Penne) e del "fantasma" Ettore Giannico otterrano l'immediata promozione in D dopo gli spareggi che li vedranno eliminare gli umbri della Narnese ed i laziali del Civitacastellana; Val di Sangro che sarà così la prima squadra abruzzese ad ottenere l'accesso diretto in D tramite spareggi (precedentemente la Renato Curi era stata ripescata).
La Coppa Italia Regionale andrà invece al Notaresco che si arrenderà al primo turno della fase nazionale ai molisani del S.Juxta Palata.

ECCELLENZA 2000/2001 - 16°POSTO (37 punti)


Pro Vasto
76
Montesilvano
41
Val di Sangro
75
Sulmona
41
Notaresco
58
Casoli
40
Rosetana
50
Lauretum
40
Celano
49
Ortona
39
Mosciano
47
Pianella
39
Castelnuovo
45
Penne
37
Nuova Avezzano
43
Montereale
35
Montorio 88
43
Cappelle
31

Promosse in D: Pro Vasto, Val di Sangro (dopo spareggi)
Retrocesse in Promozione: Penne, Montereale, Cappelle
Spareggi Nazionali: 1°turno: Narnese-Val di Sangro 3-2 e 0-3; 2°turno: Val di Sangro-Civitacastellana 1-0 e 0-1 (5-4 d.c.r.)
Vincitrice Coppa Italia Regionale: Notaresco
Coppa Italia Fase Nazionale: 1°turno: S.Juxta Palata-Notaresco 2-0 e 0-1. Comprensorio Nola vince la Coppa dopo vittoria in finale (2-1) sulla Caratese.


Il campionato appena trascorso rappresenta senza ombra di dubbio il punto più basso della storia della Penne Calcio. Dopo gli ultimi anni bui, successivi all'amara retrocessione da quell'Interregionale a lungo vissuta, i biancorossi si trovano a calcare campi con tutto il rispetto, decisamente "insoliti" visto il blasone della società e soprattutto viste le recenti 'battaglie' su campi come quelli di Campobasso, Benedevento, San Benedetto del Tronto ecc.
Ma questa è la dura realtà, e la società biancorossa sempre capeggiata dal presidente Di Simone non vuole lasciare nulla al caso, ed effettuata la giusta "epurazione" degli elementi meno meritevoli punta sul blocco locale affiancato da innesti di grandissimo spessore per la categoria; l'obiettivo è chiaramente quello di ottenere l'immediata promozione in Eccellenza e di programmare a medio-breve termine un progetto importante per il futuro in grado di riportare nella giusta dimensione la squadra.
In panchina la società vestina punta tutto su Ferrante che strada facendo si dimetterà (pur trovandosi in vetta) e sarà sostituito dall'esperto Mansueti.
In porta, dopo il taglio del "traditore" Onesti, si punta sul locale Gianluca Cantagallo 20 anni, affiancato dall'esperto D'Angelo. Le conferme arrivano per i vari Ciarrocca, Matteo D'Addazio, Sacripante, Carota, Panico, Del Gallo ed anche per Luca Pilone che dopo un lungo tira e molla rimane in squadra.
Affianco a questi c'è il ritorno del locale Vittorio Pomponio a centrocampo affiancato dagli arrivi di peso Luigi Iervese (classe 1971 dal Francavilla), dell'esperto D'Incecco e soprattutto di Fabio Montani, 34 anni reduce da uno sfolgorante passato tra i professionisti in particolar modo a Lanciano.
Avranno inoltre modo di mettersi in luce i giovanissimi locali Della Marra e Fonticoli. Vanno via oltre ad Onesti anche Costantini e Patricelli. Il girone in cui sono inseriti i vestini è il B (pescarese-chietino) dove partono, ovviamente, con i favori del pronostico essendo almeno sulla carta di gran lunga superiori alle altre pretendenti Guardiagrele ed Atessa, con il Tre Ville possibile "outsider".

La stagione 2000/01 inizia da subito dando una prima idea di quello che sarà il leit-motiv stagionale, ovvero il dominio dei biancorossi che subiranno solo qualche piccolo ma brusco stop (vedasi le disfatte di Atessa, Guardiagrele e Mozzagrogna che combaceranno con le uniche tre sconfitte stagionali) e che causeranno non poche polemiche e la panchina di Ferrante che dopo un pesante 0-3 rassegnerà le proprie dimissioni sostituito, come già detto, da Mansueti.
Stagione che inizia in scioltezza per i biancorossi che prima battono in casa 2-0 l'Adriano Flacco Giuliano Teatino all'esordio con gran gol di Montani su punizione, poi la domenica successiva espugnano con un perentorio e storico 9-3 il campo di Ripa Teatina con Luca Pilone sugli scudi autore di cinque reti.
Eppure la prima parte del campionato non è semplicissima, le insidie sono sempre dietro l'angolo ed il Penne ci cade in pieno perdendo sonoramente nelle trasferte di Atessa e Guardiagrele ma soprattutto a Mozzagrogna in casa del Tre Ville.
La classifica perà rimane sempre quella, con i biancorossi che perdono la vetta solo per qualche giornata e sempre per pochi punti, annullando prima il gap e poi nel girone di ritorno effettuando l'allungo decisivo.
Del resto la rosa a disposizione dei biancorossi è senza ombra di dubbio di categoria superiore, e ben poco potranno a fine stagione Guardiagrele ed Atessa prima, la matricola Tre Ville poi che con un finale in crescendo chiudera al secondo posto la stagione.
Penne che in casa dominerà senza troppi problemi, alla fine su 15 gare ne vincerà 14, pareggiandone solo una con la 'bestia nera' Cappelle (0-0) dopo aver dominato novanta minuti.
La sensazone è che la squadra pur giocando male in alcuni frangenti o soffrendo oltremodo per errori propri da un momento all'altro può contare su grandi bocche di fuoco, come testimonia la vittoria casalinga sul Pratola Peligna 1-0 con guizzo finale di Panico dopo aver sprecato l'inverosimile per tutti i 90 minuti di gioco, o ancora con il Guardiagrele con match vinto 2-0 dopo aver sofferto oltremodo i troppi errori in fase realizzativa.
Il campionato viene insomma condotto senza patemi d'animo e vinto tranquillamente con diverse giornate d'anticipo dai biancorossi che chiuderanno la stagione superando per 3-1 in casa il fanalino di colda Fara San Martino, salutando così una categoria che per un anno ha fatto semplicemente rabbrividire il popolo vestino sempe e comunque al fianco della squadra nonostante trasferte su campi come Manoppello, Celenza sul Trigno o Alanno (che giocava in campo neutro a Pietranico...) e chiudendo così con un +7 sul Tre Ville che chiude al secondo posto davanti a Guardiagrele ed Atessa.
Capocannoniere stagionale Luca Pilone che con 17 reti complessive darà l'addio, non senza polemiche, ai biancorossi. Del Gallo chiude con 14 centri, 7 per il giovane Fonticoli, 6 invece per Panico.
Una vittoria da dimenticare in fretta per iniziare a programmare la stagione successiva che rappresenterà il primo passo verso la rinascita. Pelo nell'uovo della stagione solo la brutta sconfitta con l'Alba Adriatica (vincitrice girone A) nella Coppa Mancini, Una sconfitta che conta comunque decisamente poco e subita da una squadra con ormai la testa già in vacanza.
Insieme al Penne otterrà l'accesso in Eccellenza anche il Guardiagrele dopo il play-off vinto in finale con il Tre Ville.

PROMOZIONE GIRONE B 2001/02 - 1°posto (68 punti)



Penne
68
Manoppello
35
Tre Ville
61
Folgore Sambuceto
34
Guardiagrele
60
Ripa Teatina
34
Atessa
59
Miglianico
31
Adriano Flacco PE
49
Alanno
28
San Salvo
42
Trigno Celenza
26
Cappelle
41
Pratola Peligna
25
Adriano Flacco GT
36
Fara San Martino
23

Promosse in Eccellenza: Penne, Guardiagrele (dopo i playoff)
Retrocesse in Prima Categoria: Fara San Martino, Pratola Peligna (dopo play-out), Trigno Celenza (dopo play-out).

Play-off: 1°turno: Adriano Flacco-Tre Ville 1-0 e 0-4; Atessa-Guardiagrele 1-3 e 0-1. Finale: Guardiagrele-Tre Ville 2-0 e 0-0

Play-out: Pratola Peligna-Miglianico 1-2 e 1-4; Trigno Celenza-Alanno 1-1 e 0-1


Dopo la scontata vittoria della stagione precedente il Penne si rituffa nella massima serie regionale con l'intenzione, ovvia, di ripartire ed iniziare a porre le basi per un futuro decisamente migliore dell'attuale. La società c'è tutta, il pubblico anche, meno la struttura (si gioca ancora al Nuovo Comunale) con il Vecchio che inizia lo stato di perenne abbandono che ha portato alla situazione attuale; sul fronte tecnico, in panchina viene ingaggiato mister Marco Giampietro allenatore esordiente ma oltremodo difensivista che verrà successivamente sostituito da Andrea Camplone, l'antitesi del calcio giampietriano, che sulla panchina biancorossa avrà la sua prima esperienza da allenatore dopo il glorioso passato con la maglia del Pescara da giocatore.
la rosa viene giocoforza svecchiata e per il resto puntellata con pochi ma mirati innesti.
Non ci sono più gli esperti Montani e D'Incecco mentre viene confermato il solito blocco locale ed il metronomo Iervese che a furor di popolo rimane in biancorosso.
Gli arrivi riguardano il difensore Stefano Canale classe 1982 dal Montesilvano e l'acquisto di spessore Marco Cicchitti difensore centrale classe 1968 reduce da un campionato di D con la Val di Sangro dopo aver già vinto due anni prima il campionato di Eccellenza con la stessa.
Insieme a Cicchitti sempre sponda Val di Sangro arriva l'attesissimo fantasista Sabatino che deluderà però le attese. Un altro acquisto di spessore sarà quello del locale Francesco D'Addazio; il giocatore pennese aveva militato nelle ultime due stagioni nella Primavera del Pescara della quale era capitano esordendo anche in B e totalizzando qualche esperienza anche in C1; un brutto infortunio lo convince a riprendere, ancora giovane, con la maglia del suo paese con la quale contribuirà alla risalita negli anni successivi.
Arrivano anche gli attaccanti D'Alò (Adriano Flacco PE), Baldin (Lauretum) e Ronca (dal Francavilla, un ritorno per lui già a Penne negli anni dell'Interregionale) che saranno delle vere e proprie meteore visto che cambieranno quasi subito aria, mentre verrà successivamente ingaggiato Bruno Pesce prima, ma soprattutto Roberto Contini che, insieme a Camplone, stravolgerà completamente il gioco della squadra nelle ultime gare facendo risalire i biancorossi e dando vita ad un gioco spettacolare come da tempo non si vedeva a Penne.
Fa discutere il polemico addio di Luca Pilone che dopo un paio d'anni di tira e molla decide di cambiare aria accasandosi a Città Sant'Angelo.

Il Penne ritrova un campionato di Eccellenza radicalmente cambiato. Dall'anno precedente infatti è in vigore la nuova regola che prevede play-off e play-out al fine di rendere avvincente e soprattutto corretto un campionato che trovando quasi sempre l'ammazza-campionato o comunque un gruppo ristretto di pretendenti alla vetta trovava troppo spesso campo libero contro squadre demotivate.
Favoritissime della vigilia le marsicane Celano (soprattutto) ed Avezzano insieme al Francavilla del presidente Ricca che spende non poco per metter su una squadra di un certo livello, un gradino più dietro ma pur sempre favorita la Renato Curi Angolana pronta a ripartire dopo il ridimensionamento della stagione precedente.
Stagione che inizia subito con una gara insidiosa per i biancorossi impegnati in casa contro il Celano; il match che vive senza troppi sussulti si chiude con il risultato di 0-0. Penne che stenta non poco sottoporta, la partenza di Pilone insieme ad un gioco non particolarmente brillante prerogativa del credo calcistico di Giampietro di certo non aiutano. Problemi di classifica non si verificano, anche se la troppa discontinuità potrebber portare i biancorossi (che puntano su un campionato di transizione) ad incorrere in brutte eventualità.
E così gli uomini di Giampietro passano da belle prestazioni, vittoria 2-1 in casa con la Renato Curi Angolana dell'ex Pilone in piena polemica dopo un gol, proprio suo, del momentaneo pareggio con doppietta del giovane Fonticoli per i locali, a gare semplicemente indegne come il clamoroso 0-3 rimediato in trasferta per mano del Lauretum ai primi di dicembre, un derby che varrà ai biancazzurri di casa il primo segnale di come la stagione sarà semplicemente entusiasmante.
Ad ogni modo chi non entusiasma è sicuramente il Penne, ed a farne le spese è mister Giampietro sul banco degli imputati per un gioco praticamente inesistente ed una classifica che inizia anche a far paura.
La sconfitta patita in casa per mano dell'Alba Adriatica-bunker di mister Tonino Valbruni costa così la panchina del tecnico pescarese sostituito dal concittadino Andrea Camplone che da subito un'impronta ben precisa alla squadra.
L'acquisto di peso nel mercato di gennaio è quello di Roberto Contini; il fantasista di Francavilla arriva dalla Rosetana squadra nella quale trovava poco spazio, e la sua classe viene posta al servizio di una squadra finalmente propositiva e brillante.
Il finale di stagione è così in crescendo, con i biancorossi che si tolgono senza troppi problemi dalle sabbie mobili della classifica dando l'impressione, in certi tratti, di poter arrivare addirittura a lottare per i play-off.
In classifica intanto è impressionante l'ascesa del Lauretum che vince gare su gare e si porta addirittura ad un clamoroso +7 dal Celano più agguerrito inseguitore.
La formazione aprutina va come un treno, ma nel finale di stagione rischia di vanificare il tutto perdendo qualche colpo, ma soprattutto per merito del Celano brano ad infilare una serie di esaltanti risultati positivi che la portano a ridosso della vetta.
A tre giornate dal termine è intanto in programma a Penne il derby; la febbre è alta, i tifosi biancorossi affollano il vecchio Comunale (sede designata per motivi di ordine pubblico) con l'intenzione di evitare agli odiati cugini uno storico salto in D, dal fronte opposto invece un intero paese è in spasmodica attesa di un evento fino a quel momento mai nemmeno sognato. Il tifo è alle stelle e lo spettacolo in campo è evidente con gli ospiti nei guai dopo che Del Gallo e Panico mettono la firma sul 2-0 del primo tempo.
Il Lauretum deve assolutamente vincere e nei primi 10 minuti della ripresa riuscirà a pareggiare il match che terminerà 2-2 lasciando i biancazzurri con un vantaggio di +2 sul Celano.
Lo scampato pericolo (su cui girano da anni voci di presunti o possibili accordi) non basterà però per evitare la clamorosa sconfitta casalinga nella gara successiva degli aprutini che cederanno 1-2 al Mosciano in corsa per la salvezza diretta; il Celano vince e scavalca così il Lauretum...fine del sogno.
Alla fine sarà dunque il Celano a brindare alla vittoria del campionato, mentre il Penne chiuderà la stagione al settimo posto a quota 49 punti a -6 dai playoff.
Playoff che vedranno il Lauretum, deluso e svuotato psicologicamente, cedere alla Renato Curi Angolana mentre l'Avezzano si sbarazzerà della Santegidiese. La finale tra marsicani e pescaresi terminerà 0-0 con conseguente vittoria dell'Avezzano per il miglior piazzamento in classifica nella fase regolare.
Avezzano che verrà anche promosso in D dopo aver eliminato negl spareggi nazionali i sardi dell'Arbus ed i calabresi del Sambiase.
Retrocede direttamente il Castelnuovo mentre dopo il play-out salutano la categoria anche Ortona e Guardiagrele con quest'ultima che verrà ripescata e l'anno successivo andrà addirittura a vincere il campionato ottenendo una storica promozione in D.

ECCELLENZA 2002/2003 - 7°POSTO (49 punti)

Presidente: Luciano Di Simone
Allenatore: Marco Giampietro (nuovo), poi sostituito da Andrea Camplone
Acquisti: Canale (dif, Montesilvano), Cicchitti (dif, Val di Sangro), Sabatino (cen, Val di Sangro), F.D'Addazio (dif, Pescara), D'Alò (att, A.Flacco PE, poi ceduto), Baldin (att, Cappelle, poi ceduto), Ronca (att, poi ceduto), Pesce (att, da dicembre), Contini (att, da dicembre)
Cessioni: Luca Pilone (att, R.Curi Angolana), Montani (cen), D'Incecco (cen)
Bilancio Campionato: 49 punti, 12 vittorie, 13 pareggi, 9 sconfitte, 34 gol fatti, 28 gol subiti

Celano
73
Sulmona
42
Lauretum
72
Montorio 88
42
Nuova Avezzano
61
Mosciano
42
Santegidiese
56
Notaresco
41
R.Curi Angolana
55
Casoli
41
Francavilla
51
Montesilvano
36
Penne
49
Guardiagrele
30
Alba Adriatica
44
Ortona
24
Pescina
42
Castelnuovo
21

Promosse in D: Celano, Nuova Avezzano (dopo playoff)
Retrocesse in Promozione: Castelnuovo, Ortona (dopo playout), Montesilvano (dopo playout).

PLAY-OFF

1°turno:

Renato Curi Angolana-Lauretum 1-0 e 1-1
Santegidiese-Nuova Avezzano 0-1 e 1-2

finale:

Nuova Avezzano-Renato Curi Angolana 0-0 (dopo tempi supplementari)

PLAY-OUT:

Ortona-Casoli 0-1 e 1-0 (Ortona retrocesso)
Guardiagrele-Montesilvano 2-1 e 0-0 (Montesilvano retrocesso)

SPAREGGI NAZIONALI:

Nuova Avezzano-Arbus 0-1 e 3-1 (1°turno)
Sambiase-Nuova Avezzano 0-0 e 0-2 (2°turno)

Vincitrice Coppa Italia Regionale: Celano

Fase Nazionale Coppa Italia: 1°turno - Celano-Bojano 1-1 e 0-0 (Celano eliminato). La Coppa verrà vinta dal Ladispoli (in finale 1-0 sul Derthona).


Dopo tante traversie la stagione 2003/04 sembra finalmente partire con rinnovate ambizioni; il Penne che nella seconda parte della stagione passata pare aver finalmente trovato un fenomeno in campo (Contini) ed uno in panchina (Camplone), perni su cui costruire la nuova squadra.
Fenomeni che tuttavia sarà costretto a perdere, tanto che Contini non si accorda per il rinnovo e torna a Francavilla nella sua città natale, mentre mister Camplone abbandona clamorosamente la barca ad una settimana esatta dall'avvio del campionato al termine di una sconfitta 0-3 per mano del Montesilvano nella finale del "Torneo Acciavatti", ufficialmente per "carenze organizzative"; un'abbandono che farà discutere per uno strappo ricucito solo nella stagione successiva, ma andiamo con ordine.

La società è sempre la stessa con Luciano Di Simone al vertice, la squadra è pressappoco confermata con Cicchitti (capitano) e Iervese a cui si affiancano i pennesi purosangue Matteo e Francesco D'Addazio, Sacripante, Angelo Carota, Cantagallo, Panico più i giovani locali Fonticoli, Della Marra, Francia, D'Ercole e Palmarini che pur giovanissimo in pochissimo tempo diventerà una vera e propria colonna della squadra.
I volti nuovi sono rappresentati dal portiere fuoriquota Luca Zirpolo (che si rivelerà acquisto azzeccatissimo), dal difensore Masciangelo (durerà solo poche gare, peraltro deludenti), il talentuoso centrocampista Guido Di Nicola prelevato dal Montesilvano, il forte mediano laziale Antonio Pecoraro ex Sora con una carriera sfolgorante tra i professionisti arrivato solo dopo qualche gara dall'inizio della stagione.
Inoltre, vera e propria novità per il campionato di Eccellenza abruzzese, i biancorossi ingaggiano due giocatori argentini. E' il ds Druda che porta in biancorosso il trequartista Gerardo Masini (1983) e l'esterno d'attacco Alejandro Lalli (1982) due acquisti riuscitissimi che lanceranno la "moda" dei sudamericani nel campionato abruzzese, tutti giocatori di talento e dall'ingaggio pressochè basso rispetto alle cifre cui giravano i giocatori nostrani.
Se Lalli sfonderà da subito, quello su cui si riponevano maggiori attese era Masini che tuttavia vittima del suo ruolo non riuscirà mai a mettersi in luce come meritato se non in Coppa Italia dove tra gol e giocate sopraffine si guadagnerà la fama di eterno incompiuto anche se arriverà a giocare in categorie superiori tra cui esperienze in C1 con Salernitana e Potenza dopo essere esploso in D a Canistro.
A gennaio un altro giocatore direttamente dall'Argentina, trattasi di Pablo Landeiro centrocampista di quantità e qualità che verrà ricordato come uno dei migliori mediani mai visti a Penne, costretto in tempi piuttosto recenti ad appendere le scarpe al chiodo a causa di una patologia che non gli permetterà di giocare e che a suo tempo causò la rinuncia al calcio italiano meno "permessivo" nel concedere le autorizzazioni a scendere in campo.
Parlavamo di Contini, giocatore la cui classe aveva tirato fuori il Penne da una situazione antipatica la stagione precedente, insieme a lui fa le valigie anche il trequartista Sabatino che dopo una stagione deludente passerà al Guardiagrele dove vincerà il campionato prima di andare a fare faville a Montenero di Bisaccia vincendo il campionato anche con i molisani.
Oltre a Sabatino vanno via anche Canale (Montesilvano, ce lo ritroveremo contro nella finale play-off) e Bruno Pesce.
Come già detto Camplone deciderà di interrompere il rapporto con la società biancorossa alla vigilia del campionato, una mazzata tremenda per l'ambiente costretto a ripiegare immediatamente su Giuseppe Donatelli ex mediano di talento della Salernitana e già allenatore della Primavera del Pescara prima delle esperienze sulle panchine di Sambenedettese (C2) e Sulmona (Eccellenza). L'allenatore legherà molto col gruppo e con la piazza riportando a Penne un entusiasmo che porterà ai trionfali esodi di Giulianova ed Urbisaglia che sembrava sopito da tempo.

Favoritissima per la vittoria finale è la Renato Curi Angolana: la compagine del presidente De Cecco fa le cose in grande potenziando ulteriormente un organico già competitivo di suo; insieme ai nerazzurri è atteso, ancora una volta, il Francavilla di Antonio Ricca con i vari Campagna, Contini e l'ingaggio dell'ex pescarese Zanutta in difesa pare avere tutte le carte in regola per lottare per il vertice. Un gradino sotto il Casoli che fa però le cose in grande ingaggiando bomber Arancio, Iervese, Fruguglietti e Di Serafino spendendo molto, soldi che peseranno poi non poco sulle gestioni successive.
L'assenza tuttavia di squadre quali Celano ed Avezzano rende questo campionato più equilibrato al vertice tanto che si metteranno in luce due matricole terribili del calibro di Pescina e Guardiagrele. Il Penne parte senza porre limiti alla provvidenza, l'obiettivo iniziale di un campionato tranquillo strizzando l'occhiolino alla zona playoff parte nettamente ridimensionato dalle ultime vicissitudini (in primis l'abbandono di Camplone) e subordinato sicuramente alla riuscita degli acquisti argentini su cui Druda scommette senza mezzi termini.

La stagione inizia così in maniera non particolarmente promettente e con il nuovo mister alle prese con una rosa non costruita con la sua collaborazione e dunque con tante insidie.
Il bravo tecnico prenderà però da subito atto della situazione lavorando con sagacia e tranquillità, anche dopo un inizio non certo esaltante.
L'esordio in campionato avviene nella gara interna contro il Sulmona, la società ovidiana è in piena crisi e pare aver allestito un organico piuttosto modesto: eppure il Penne soffre e dopo aver chiuso la prima frazione clamorosamente sotto di due reti, raddizza il match nella ripresa grazie ad una doppietta di Fonticoli.
Non terminano certo qui tuttavia i problemi, grossi, della squadra biancorossa e così la domenica successiva è sconfitta deludente a Casoli (0-1).
La prima vittoria, peraltro non esaltante, per 2-1 in casa contro il Montesilvano non invertirà la tendenza tanto che la domenica successiva l'1-3 senza appelli di Francavilla inizierà a far fortemente mugugnare il pubblico.
Ma è solo l'inizio prima di una serie positiva aperta la domenica successiva dopo il 2-0 rifilato in casa alla Santegidiese e che farà registrare ben undici risultati utili consecutivi tra cui spiccano la vittoria per 2-0 nel derby casalingo con il Lauretum, il pareggio sfortunato di Città Sant'Angelo, il colpaccio di Montereale (1-0 gol di Pecoraro davanti ad oltre 150 pennesi in "pellegrinaggio") e la cinquina rifilata tra le mura amiche al Silvi.
Nel mezzo il match-clou di Pescina dove i biancorossi sfidano i marsicani di Liberale clamorosamente in vetta e decisi a mantenerla. Penne in gra spolvero che chiude il primo tempo in vantaggio con un gran gol di Pecoraro su punizione; nella ripresa succede di tutto: prima il raddoppio di Panico dopo una netta supremazia territoriale, quindi l'ingenua espulsione del giovanissimo Francia che spiana la strada ai marsicani che prima accorciano le distanze poi nel finale salvano il match mentre sugli spalti si crea una rissa spaventosa che provocherà non poche polemiche e che vedrà i marsicani arrivare al ritorno a Penne con un pullman scortati dalle forze dell'ordine.
La classifica sorride dunque ai biancorossi che vanificano però tutto prima dello stop natalizio; dopo il successo netto ai danni del Silvi inizia il momento buio per gli uomini di Donatelli che rischiano di vanificare la rincorsa esaltante. Il Penne si muove verso un altro scontro cruciale a Guardiagrele contro una squadra in periodo di forma semplicemente esaltante; tantissimi i tifosi al seguito per una gara che deluderà le aspettative. Finirà 3-0 per i guardiesi con l'ex Sabatino sugli scudi.
La scoppola di Guardiagrele inciderà notevolmente sulle seguenti gare, nel match successivo gli uomini di Donatelli cadranno infatti per la prima volta in casa sotto i colpi del Notaresco che con un gol del giovane Mario Orta nella ripresa viola il Comunale; dopo una tutt'altro che convincente rimonta (2-1) sul campo del Sulmona nella prima di ritorno, gli uomini di Donatelli cadranno rovinosamente la domenica successiva in casa contro il Casoli dell'ex Iervese perdendo 2-4 una gara che conducevano grazie ad un gol di Del Gallo.
Dopo la sconfitta subita a Sant'Egidio alla Vibrata il 25 gennaio, a furor di popolo il presidente Di Simone decide di tornare al Vecchio Comunale e si ricomincia a creare entusiasmo; la squadra tuttavia non è più quella brillante e spietata di inizio stagione, l'esordio sulla terra del vecchio stadio sarà positivo solo nel risultato (1-0 sul Luco dei Marsi) e rappresenterà l'ultimo exploit casalingo salvato solo dai colpacci esterni di Mosciano (2-1) e Montorio (2-0) e vanificato dai tanti rigori falliti, prima del rush finale.
Penne paradossalmente ancora attaccato al treno del vertice composto da Renato Curi Angolana, e dalle sorprese Guardiagrele e Pescina, mentre il Francavilla si trova di fronte ad una stagione semplicemente fallimentare.
Per i biancorossi è intanto anche finale di Coppa Italia proprio contro i giallorossi tra le cui tifoserie inizierà dopo la finale di ritorno a nascere una reciproca amicizia sfociata nel gemellaggio dell'anno successivo. Penne arrivato alla finale grazie all'impresa di Notaresco con gol qualificazione clamoroso del portiere Zirpolo di testa al 97' per il secondo gol della sconfitta 2-3 che varrà la qualificazione ai biancorossi (in virtù dell'1-o dell'andata). Finale d'andata amara dal momento che il Francavilla con una doppietta di Centanni violerà il vecchio comunale rendendo inutile la vittoria per 1-0 degli uomini di Donatelli nella gara di ritorno; andrà malissimo tuttavia il prosieguo per il Francavilla letteralmente "costretto" a perdere nell'infausta trasferta di San Paolo di Bari (decisiva per l'approdo in D) in una delle pagine più brutte del calcio dilettantistico degli ultimi anni.
Tornando al campionato è decisivo lo scontro interno col Pescina capolista: il campo è stracolmo e si cerca anche una sorta di "rivincita" dopo i fatti dell'andata, ai biancorossi non riesce l'impresa di sfondare il fortino eretto da Liberale ed il risultato finale sarà 0-0 con rigore fallito nel primo tempo da Panico.
La situazione si fa difficile anche in chiave play-off quando i biancorossi la domenica successiva non vanno oltre l'1-1 a Silvi; situazione delicatissima, resa ancora più difficile la domenica seguente quando a Penne scende il Guardiagrele di Anzivino che deve a tutti i costi vincere per poter sperare ancora nella clamorosa promozione da cui il Pescina sembra ad un passo mentre la Renato Curi Angolana ha un calendario più semplice; eppure a Penne succede l'impossibile, il Guardiagrele si chiude ed aspetta i biancorossi che falliscono diverse buone palle per sbloccare il match, ma una punizione magistrale dell'ex Sabatino regala ai guardiesi una clamorosa vittoria con finale di gara convulso per alcune decisioni discutibili del direttore di gara.
I granata seguono così di pari passo la Renato Curi Angolana mentre il Pescina che cade a Montesilvano scende al terzo posto; al Penne per centrare i play-off serve la vittoria a Notaresco che arriva puntualmente (3-1) e che permette ai biancorossi di staccare di tre punti la Santegidiese (sconfitta a Montorio) ma che sarebbe comunque estromessa a causa di un quoziente reti sfavorevole negli scontri diretti.
Ultima giornata thrilling: in settimana infatti il presidente del Guardiagrele Primavera, sfavorito dal discorso degli scontri diretti rispetto alla Renato Curi Angolana, trova il "vuoto legislativo": non c'è nessuna norma nel regolamente del campionato che parla di scontri diretti per cui fa ricorso, accolto, per la disputa dello spareggio.
Situazione che si fa nervosa ed incandescente, la Renato Curi Angolana supera con rabbia il Pianella (4-1) mentre il Guardiagrele rischia seriamente di vanificare tutto nel derby con l'odiato Casoli (in lotta per evitare i play-out malgrado le ambizioni estive) e vince 2-1 nei minuti di recupero salvando gara e campionato.
La Federazione non fa sconti e fissa per il mercoledi successivo lo spareggio che si disputa a Chieti: l'Angolana è furiosa, sotto di un gol nel primo tempo pareggia nella ripresa ma non riesce ad andare oltre. Calci di rigore che terminano con la clamorosa vittoria del Guardiagrele e l'Angolana semplicemente indispettita dalla situazione minaccia di non presentarsi per i play-off.
Play-off che accoppiano i nerazzurri proprio al Penne, gara da cui nascerà una certa rivalità tra le due tifoserie, mentre nell'altra gara se la vedranno il Pescina proprio contro il Montesilvano che dopo la beffa rifilata in campionato ne farà un'altra proprio agli spareggi estromettendo subito gli uomini di Liberale.
Il doppio scontro Penne-Angolana è thrilling: a Penne i biancorossi dominano e portano a casa un preziosissimo 2-0 frutto di un eurogol su punizione del giovanissimo Palmarini ed il raddoppio di Pecoraro; nella gara di ritorno invece il Penne mantiene con relativa tranquillità ma soffre tremendamente dopo la rete di Di Matteo siglata nella ripresa.
Finale al Fadini di Giulianova: il Penne seguito da oltre 1000 spettatori letteralmente "impazziti" non ha problemi a liquidare la sorpresa Montesilvano con un perentorio 3-0 (Panico, Lalli, Masini) e arrivano così all'amara fase nazionale.
Prima con i marchigiani dell'Urbisaglia, 0-0 a Penne e impresa 1-0 nelle Marche grazie ad un gol di Del Gallo davanti a circa 800 tifosi pennesi, quindi l'infausta Mentana, 0-0 a Penne nell'andata e sconfitta 3-4 tra mille furbate dei romani tra cui quella di relegare i tantissimi tifosi vestini in una postazione indegna e rete della qualificazione dei locali giunta solo grazie ad un eurogol a sette minuti dal termine.
Insomma, termina a Mentana la favolosa cavalcata dei biancorossi che piangono lacrime amare facendo anche mea culpa per essere caduti in determinate provocazioni contro gli scorrettissimi locali che ora, tralaltro, non esistono più.
Una sconfitta che crea numerose polemiche specie sulla testa di mister Donatelli reo di alcune scelte tattiche "azzardate" e che contribuiranno alla non conferma dell'anno successivo, ma questa è un'altra storia.

ECCELLENZA 2003/2004 - 5°POSTO (52 punti)

Presidente: Luciano Di Simone
Allenatore: Giuseppe Donatelli (nuovo), che sostituisce Andrea Camplone confermato ma che abbandona pochi giorni prima dell'inizio del torneo.
Acquisti: Zirpolo (por, Pescara), Masciangelo (dif, Francavilla, poi ceduto), Di Nicola (cen, Montesilvano), Pecoraro (cen), Masini (att, camp.argentino), Lalli (att, camp.argentino), Landeiro (cen, camp.argentino, da dicembre)
Cessioni: Contini (att, Francavilla), Sabatino (cen, Guardiagrele), Canale (dif, Montesilvano), Pesce (att)
Bilancio Campionato: 52 punti, 13 vittorie, 13 pareggi, 8 sconfitte, 42 gol fatti, 31 gol subiti


Guardiagrele
62
Francavilla
44
R.Curi Angolana
62
Alba Adriatica
44
Pescina
61
Notaresco
43
Montesilvano
53
Casoli
40
Penne
52
Pianella
40
Santegidiese
49
Montorio 88
35
Montereale
46
Mosciano
33
Lauretum
45
Silvi
31
Luco dei Marsi
45
Sulmona
27

Promossa in Serie D: Guardiagrele (dopo spareggio)
Retrocesse in Promozione: Sulmona, Silvi (dopo playout), Mosciano (dopo playout)
Spareggio Promozione: Guardiagrele-Renato Curi Angolana 1-1 (6-5 d.c.r.)
Spareggio Salvezza: Casoli-Pianella 1-1 (7-6 d.c.r.)

PLAYOFF:

1°turno:

Penne-Renato Curi Angolana 2-0 0-1
Montesilvano-Pescina 2-2 2-1

finale:

Penne-Montesilvano 3-0

FASE NAZIONALE:

1°turno: Penne-Urbisalviense 0-0 1-0
2°turno: Penne-Spes Mentana 0-0 3-4 (Spes Mentana in Serie D)

PLAYOUT:

Mosciano-Montorio 88 1-1 0-0 (Mosciano retrocesso)
Silvi-Pianella 1-2 1-0 (Silvi retrocesso)

Vincitrice Coppa Italia: Francavilla (in finale Penne-Francavilla 0-2 1-0)
Fase Nazionale: 1°turno: Montenero-Francavilla 1-1 1-2; 2°turno: Francavilla-Cannara 2-1 1-1; semifinale: Francavilla-San Paolo Bari 2-1 0-1 (Francavilla eliminato). Coppa Italia al Salò (in finale 1-0 sul San Paolo Bari).

Cammino del Penne in Coppa:

2°turno: Manoppello Arabona-Penne 1-2 0-4
3°turno: Lauretum-Penne 0-3 2-3
Quarti: Alba Adriatica-Penne 3-3 2-4
Semifinale: Penne-Notaresco 1-0 2-3
Finale: Penne-Francavilla 0-2 1-0


La sconfitta di Mentana è stata un punto di partenza, non certo una sconfitta. Un Penne che fino a due anni prima giocava in Promozione si ritrova infatti agli antichi fasti sfiorando così la serie D dopo ben nove stagioni di astinenza.
Le ambizioni per la stagione successiva sono dunque alte, la squadra è pronta per il grande salto, la società forte e vede Gianluigi Di Nino al timone con Almonti vice-presidente, Cantagallo nelle vesti di dg e Roberto Druda pronto al solito a collaborare con l'ingaggio di giocatori dal Sudamerica.
Basta poco per rendere questo Penne una corazzata e la società biancorossa lo sa; eppure la stagione non inizia nel migliore dei modi. La decisione della dirigenza di dare il benservito al tecnico Donatelli protagonista di una stagione a dir poco esaltante, provoca la reazione della piazza che con l'allenatore pescarese aveva legato non poco. Ma più discutibile ancora è la scelta del nuovo tecnico, Felice Mancini, il cui gioco rinunciatario peserà non poco sul rendimento della squadra nelle prime partite.

La squadra è fortissima, forse la migliore del girone qualitativamente parlando; in porta non c'è più Zirpolo (passato al Castel di Sangro), trova così posto tra i pali il fuoriquota Nicola Cianci (1986) prelevato dal Pescara, portiere che all'inizio faticherà non poco prima di iniziare a convincere; a Cianci viene affiancato il locale Cantagallo. Difesa confermata in toto, Matteo D'Addazio, Ciarrocca, Sacripante ed Angelo Carota rimangono in biancorosso insieme a Francesco D'Addazio che dopo un tira e molla piuttosto lungo firma. Arriva inoltre da Casoli, fortemente voluto dal tecnico Mancini, il terzino Gino Marrone fuoriquota classe '85.
Conferme in blocco anche a centrocampo dove partono Antonio Pecoraro (abbandono solo temporaneo visto che tornerà a novembre) e Guido Di Nicola, confermata la colonna portante Landeiro oltre ai locali Palmarini e Fancia (che si lancerà con un gran campionato). In corso d'opera tornerà - per l'appunto - Pecoraro (perennemente infortunato non darà quasi per nulla il suo contributo) e Luca Amelii le cui prestazioni saranno comunque sotto le aspettative. Ma l'ingaggio di grido a centrocampo quello dell'argentino Lucas Correa fuoriquota di lusso (classe 1984) e grandissimo talento tanto che dopo un solo anno a Penne tra giocate sopraffine e punizioni imprendibili finirà in C1 a Lanciano e successivamente acquistato dalla Lazio (quest'anno a Varese in B). Merito dell'operazione è di Roberto Druda che in corso di svolgimento avrà non pochi problemi con la dirigenza biancorossa tanto da chiudere definitivamente ed anzitempo il proficuo rapporto lavorativo.
Abbondanza in avanti: Alejandro Lalli rimane a furor di popolo così come Panico e Del Gallo che rappresentano la continuità; di fianco a questi nomi l'ennesimo colpaccio targato Druda, con l'arrivo del centravanti Jose Augusto Parmigiani argentino scuola Union classe 1982 che sarà capocannoniere dei biancorossi con 14 centri stagionali; nella seconda parte della stazione spazio anche per l'oggetto misterioso Francisco Fasone esterno d'attacco velocissimo ma nulla più proveniente dalla massima serie boliviana. Conferma anche per Gerardo Masini che, a campionato in corso, verrà ceduto in prestito al Lauretum.
Una vera e propria corazzata insomma quella allestita dalla società pennese, ora a Felice Mancini il compito di traghettarla in un campionato che vede i soliti nomi come protagonisti annunciata: la Renato Curi Angolana che ingaggia due elementi di peso come il centrocampista Paolo Rachini e l'attaccante Tiziano D'Isidoro ed il solito Francavilla che ingaggia nomi pesanti; occhio anche all'Alba Adriatica che spende non poco aggiudicandosi il bomber Di Giuseppe e soprattutto rinforzando la squadra in tutti i reparti. Per il resto si attende la solita sorpresa di turno pronta ad inserirsi nei discorsi per il vertice, discorsi nei quali il Penne vuole assolutamente inserirsi.

La stagione 2004/05 inizia in maniera traumatica per i biancorossi. La querelle-D'Addazio, l'assetto tattico a dir poco discutibile, oltrechè un ambiente non proprio tranquillo e sereno fanno sì che la corazzata annunciata della stagione si trasforma letteralmente in una squadra di bassa classifica.
Passi l'esordio con 0-0 sul terreno della Santegidiese, ma il 2-2 casalingo acciuffato in extremis in casa con l'Alba Adriatica nella partita successiva, lascia non poche perplessità sulla tenuta di una squadra fragile e senza idee. Alla terza giornata arriva anche la prima sconfitta (2-1 a Montesilvano) e c'è già chi chiede la testa del mister che inizia da subito a mostrare i primi segni d'insofferenza verso la situazione attuale.
Il Penne è "malato" e nella partita successiva rischia grosso contro il Luco dei Marsi in casa chiundendo sull'1-3 il primo tempo, prima del 3-3 finale. Non basta certo la prima vittoria stagionale nella gara successiva (3-0 contro il modestissimo Casoli) per rialzare le quotazioni del team biancorosso; Mancini non ne azzecca una, schiera Correa esterno di centrocampo sacrificando tutte le sue caratteristiche e c'è chi in società mugugna sulla validità dell'acquisto. Dopo lo 0-0 sul campo dell'Hatria al termine di un match con zero tiri in porta si scatena il putiferio: si dimette Di Simone insieme a Druda che raffredda i suoi rapporti con la società biancorossa. La situazione precipita dopo Penne-Notaresco 0-1 (settima giornata) che fa scivolare la band di Mancini al terzultimo posto con soli 7 punti conquistati. Il tecnico è costretto ad uscire scortato dal campo con il pubblico inferocito, e anzichè fare mea culpa se la prende con i giocatori mentre la società gli conferma ancora la fiducia.
Fiducia che viene meno tuttavia la domenica successiva quando il PENNE è letteralmente umiliato sul campo di ATESSA (0-3). Via Mancini dunque, in panchina torna Andrea Camplone che si mette subito al lavoro per invertire la tendenza.
Turno infrasettimanale con vittoria netta 3-0 sul fanalino di coda SCERNE ma Camplone predica calma, c'è da lavorare... Infatti la domenica è tracollo a MONTORIO (1-4) da segnalare solo la prima rete in biancorosso di Correa che con Camplone cresce.
E da qui parte il periodo più felice dei biancorossi che infilano a cavallo tra la 11° e 25°giornata ben 14 risultati utili consecutivi di cui 5 vittorie consecutive e soprattutto gol e spettacolo. Si parte dal 3-1 rifilato in casa al MONTEREALE passando per la fondamentale vittoria nel derby in casa del LAURETUM (1-0 squillo di Amelii), il 4-0 sull'ORTONA, il 2-0 sulla RC ANGOLANA con super-Lalli sugli scudi ed ancora il colpaccio di LUCO DEI MARSI (2-1 in cui un ambiente ostile ed una partita maschia non bastano ad intimorire la troupe di Camplone che viaggia come un treno).
Tutta una serie di risultati utili consecutivi che portano il PENNE dal terz'ultimo posto con 15 punti di distacco dalla vetta, a stretto contatto con le battistrada che sono come da previsione RC ANGOLANA e la sorpresa ATESSA che non mostra segni di cedimento. E proprio l'ATESSA viene superata 2-1 in casa in una delle gare più esaltanti degli ultimi anni: si gioca al vecchio Comunale per l'abbondante nevicata che rende inagibile il terreno del nuovo Stadio, dal centro chietino arrivano in tanti, e la gara in uno scenario vecchia maniera è di quelli importanti con tanta gente ad assistervi; l'uno-due a cavallo della mezz'ora timbrato Parmigiani-Panico annichilisce gli ospiti che tuttavia nella ripresa salgono in cattedra accorciando con Mainella nel finale e sfiorando anche il pareggio.
Ma il PENNE che pare infallibile e destinato ad accaparrarsi il vertice cade sulla gara più banale: sul campo dello SCERNE ultimo in classifica ed ormai già condannato si stoppa la serie positiva dei biancorossi che cadono clamorosamente 0-1 per mano dell'ex Ronca. Ma non c'è tempo per fermarsi, ed il PENNE si rialza subito vincendo grazie ad un gol di Parmigiani il recupero di NOTARESCO e sempre grazie a Parmigiani nel solito vecchio Comunale stracolmo piega la resistenza di un coriaceo MONTORIO 88 (1-0).
Ma gli eventi non saranno clementi col PENNE. Ennesima nevicata stadio Fattori indisponibile e con il MONTEREALE si gioca sul campo di Paganica dove in uno stadio da 1°categoria e ai limiti del regolamento i biancorossi non vanno oltre lo 0-0. Con il PESCINA la domenica successiva in casa, la federazione abruzzese dichiara il rinvio della partita ma su pressione di un dirigente di un'altra squadra viene ordinata la disputa appena 24 ore prima del match; su un campo ai limiti della praticabilità e contro un avversario decisamente ostico e scorbutico il PENNE in vantaggio viene rimontato a pochi minuti dalla fine grazie ad un gol di Lazzarini rendendo a questo punto disperata la rincorsa al vertice specie perchè la RC ANGOLANA a PIANELLA chiude il primo tempo sullo 0-2 prima della rimonta nella ripresa per il 3-2 finale.
Intanto la Coppa Italia nella fase Regionale non arride ai biancorossi che giungono nuovamente in finale ma questa volta devono arrendersi al MONTESILVANO.
A questo punto bisogna vincerle tutte, anche per evitare il regolamento che prevede per il primo anno la non-disputa dei play-off in caso di distacco di punti troppo evidente tra la seconda e la terza: a FRANCAVILLA basta un acuto su punizione di Correa per regalare al PENNE 3 punti fondamentali, quindi le fondamentali vittorie con il LAURETUM (3-1 in casa) e ad ORTONA (2-1), mentre col PIANELLA alla penultima il PENNE soffre non poco risolvendo il match solo nella ripresa grazie ad un guizzo di Del Gallo.
Ultima gara drammatica!!! A Città Sant'Angelo di scena RC ANGOLANA-PENNE. I locali nutrono ancora speranze di vincere anche se hanno l'ATESSA davanti; ha poco da pensare anche il PENNE che deve battere la RC ANGOLANA per assicurarsi l'accesso ai play-off. In caso di vittoria dell'ATESSA in quel di FRANCAVILLA (che non ha più nulla da chiedere al campionato) infatti, e non vittoria del PENNE, ANGOLANA direttamente ai play-off nazionali.
La gara di Città Sant'Angelo è meravigliosa, PENNE in vantaggio con Parmigiani pareggio di D'Isidoro e rete nella ripresa di Rachini, a FRANCAVILLA succede l'impossibile con i locali che bloccano sull'1-1 l'ATESSA condannando così i chietini ai play-off e sancendo la promozione in D dell'ANGOLANA. Intanto l'ALBA ADRIATICA cade in casa contro il LUCO DEI MARSI e non aggancia così gli spareggi.
Spareggi che vedono il doppio-scontro PENNE-ATESSA; all'andata grazie ad una magia di Correa il PENNE supera 2-0 gli atessani mettendo una seria ipoteca sul passaggio alla fase nazionale ipotecata dopo la vittoria con lo stesso scarto, ed ancora con magia su piazzato di Correa, sul campo avverso.
I play-off nazionali sono un monologo: a Roma davanti a circa 500 tifosi pennesi i biancorossi riportano a casa un 2-0 contro l'ALMAS che ipoteca il passaggio alla finalissima, sancito ufficialmente dopo la vittoria per 3-0 nella gara di ritorno. Ultimo ostacolo i trentini della BENACENSE che nella gara d'andata a PENNE si chiudono riportando lo 0-0 a casa. Dopo una settimana oltre 400 tifosi festanti giungono a Riva del Garda dove il PENNE gioca praticamente in casa riportando un 2-1 (reti di Correa e Parmigiani) che senza troppi problemi ed apprensioni riporta meritatamente i biancorossi in D.


ECCELLENZA 2004/2005 - 3°POSTO (64 punti)

Presidente: Gianluigi Di Nino
Allenatore: Mancini (nuovo) poi esonerato, al suo posto Andrea Camplone
Acquisti: Cianci (por, Pescara), Marrone (dif, Casoli), Pecoraro (cen, da novembre), Amelii (cen, Francavilla, da novembre), Correa (cen), Parmigiani (att), Fasone (att, a campionato in corso)
Cessioni: Cicchitti (dif, Miglianico), Pecoraro (cen), Di Nicola (cen, Montesilvano), Zirpolo (por, Castel di Sangro)
Bilancio Campionato: 64 punti, 14 vittorie, 15 pareggi, 6 sconfitte, 51 gol fatti, 28 gol subiti




R.Curi Angolana
71
Santegidiese
42
Atessa
70
Montesilvano
42
Penne
64
Hatria
42
Alba Adriatica
57
Ortona
41
Lauretum
49
Montereale
40
Francavilla
49
Luco dei Marsi
36
Pescina
48
Pianella
32
Montorio 88
48
Scerne
20
Notaresco
47
Casoli
18

Promosse in Serie D: R.Curi Angolana, Penne (dopo spareggi)
Retrocesse: Casoli, Scerne, Luco dei Marsi (dopo playout)

PLAY-OFF:

Penne-Atessa 2-0 2-0 (Penne qualificato agli spareggi nazionali)

SPAREGGI NAZIONALI:

1°turno: Almas Roma-Penne 0-2 0-3
2°turno: Penne-Benacense 0-0 2-1

PLAY-OUT:

Pianella-Luco dei Marsi 0-0 1-0 (Luco dei Marsi retrocesso in Promozione)

Vincitrice Coppa Italia Regionale: Montesilvano (in finale 2-0 e 1-0 sul Penne)
Fase Nazionale: 1°turno: Alba Durazzano-Montesilvano 3-0, Montesilvano-Campobasso 0-1 (Montesilvano eliminato). La Coppa va alla Colognese (in finale 2-1 al Real Altamura)

CAMMINO IN COPPA ITALIA (PENNE):

1°turno: Penne-R.Curi Angolana 3-1; Pescina-Penne 0-1.

2°turno: Notaresco-Penne 2-1; Penne-Luco dei Marsi 3-0 (Penne qualificato per miglior differenza reti del girone).

Finale: Penne-Montesilvano 0-2 0-1