giovedì 26 maggio 2011

La Storia: 1996-2000

A distanza di 15 anni il Penne torna a calcare i campi regionali dopo aver sfiorato in due occasioni la serie C e soprattutto senza alcuna garanzia per il futuro.
Le ultime, fallimentari, gestioni gettano infatti in piena crisi la società biancorossa. Fornarola non sarà più presidente dei vestini, e tra il fuggi fuggi generale sarà la bandiera del calcio pennese Giovanni Severo ad assumere l'onore (e l'onere) di prendere in mano il sodalizio vestino e soprattutto di improntare un nuovo discorso basato sui giovani pennesei.
La squadra biancorossa verrà infatti costruita sulla conferma dei "gioiellini" locali, su tutti Luca Pilone che rappresenterà la punta di diamante di una una interessante nidiata composta anche da Andrea Di Giorgio e dal rientro dei tanti giovani pennesi sparsi in giro per il circondario ceduti in prestito la stagione passata per dare spazio a quella gente in grado di fornire lo spettacolo indecoroso appena trascorso.
Ma non sono certo solo quelli già citati i ragazzi che saranno protagonisti della nuova stagione, dal Villa Celiera (Prima Categoria), Severo richiamerà Giuliano D'Addazio vero e proprio trascinatore del centrocampo biancorosso insieme a Vittorio Pomponio; in difesa torna a vestire il biancorosso l'altro pennese Filippo Di Teodoro negli ultimi due anni a Pianella ma già protagonista nelle stagioni passate specie in quella storica del '92-'93 ed ancora in rosa Dante Ridolfi, Cristiano Pilone e tanti altri ragazzi che vanno a formare un gruppo interamente composto da pennesi che traghetterà così la società vestina a quella rinascita che riporterà a distanza di anni la maglia biancorossa ai vecchi fasti di un tempo.

La stagione 1996/97 vede dunque il nuovo Penne impegnato nel campionato di Eccellenza Abruzzese. Ai nastri di partenza tante "vecchie conoscenze" del vicino passato, il Luco dei Marsi di bomber Delli Rocili e ancora Celano, Lanciano, Sulmona e Francavilla (allo sbando, tanto che i giallorossi, che giocheranno per tutta la stagione con la juniores, chiuderanno il campionato con appena 1 punto ottenuto alla prima giornata con l'Atletico Teramo).
Ma ci sono anche tante squadre con cui il Penne non aveva mai avuto modo di incontrarsi come Pianella, Cappelle e Altinese, mentre si ripropone il derby con i cugini del Lauretum gara che mancava ormai da più di un ventennio.
Alla guida dei biancorossi, la nuova società vestina si affida alle cure di Giovanni Mincarini già ex allenatore del Penne negli anni dell'Interregionale (quando si rese protagonista dell'insolita "fuga") scelto per la sua grande e rinomata esperienza nel lavorare con i giovani. Ed è proprio giovane questo Penne che parte con obiettivi modesti a breve termine ma decisamente ambiziosi per quella che è la natura da sempre della società vestina: traghettare in tranquillità la squadra in questi momenti difficili in attesa di ritrovare la forza di risollevarsi.
Favorite per la vittoria finale del campionato sono Luco dei Marsi (che allestisce uno squadrone), Celano e Lanciano che prova a risollevarsi dopo fallimenti e vicissitudini varie, squadra che poteva contare in una categoria come l'Eccellenza di giocatori del calibro di Luca Leone a centrocampo e dell'ex Oscar Di Matteo in avanti.

L'inizio di stagione è traumatico per gli uomini di Mincarini: zero punti nelle prime tre gare, si inizia con la netta sconfitta (0-2) di Pianella, quindi lo 0-3 casalingo subito ad opera del Lanciano ed un primo segnale di luce alla terza sul campo del Luco dei Marsi; gli uomini di Mincarini (assente nell'occasione per il matrimonio della figlia) tengono infatti botta ai forti avversari ancora a punteggio pieno, ma devono arrendersi subendo la rete dello 0-1 solo al novantesimo.
Segnali positivi che vengono confermati nella successiva gara casalinga quando i biancorossi andranno a prendersi i primi 3 punti stagionali superando 1-0 tra le mura amiche il Cappelle e dando il là ad una serie di risultati utili che faranno risalire la classifica e daranno morale mettendo in mostra tralaltro le qualità di moltissima giovani.
Penne che supera in casa di misura l'Amiternum, ancora batte l'Altinese mentre in trasferta espugna il campo del derelitto Francavilla (3-0, il ritorno a Penne sarà 7-0), espugna anche Teramo e si porta subito in una posizione tranquilla di classifica.
Il primo derby col Lauretum è "thrilling": i cugini guidati dal talento pennese doc Mirko Panico si portano avanti 2-0 e solo nel finale vengono raggiunti sul 2-2 dai biancorossi con gol decisivo di Luca Pilone (che sarà capocannoniere dei vestini con 14 centri).
La seconda parte del girone di ritorno vedrà la Mincarini-band ormai già sicura della salvezza e tra buone prestazioni e scivoloni inattesi (sconfitta casalinga con l'Atletico Teramo già retrocesso) il campionato scorre via senza patemi d'animo fino a chiudersi con un soddisfacente 9°posto, che visto l'inizio di stagione fa capire come i biancorossi possano far bene con un minimo di esperienza in più.
Il campionato alla fine è vinto dal Luco dei Marsi; la compagine marsicana otterrà l'accesso in D staccando di due punti i cugini del Celano che inizieranno la loro battaglia contro la sfortuna per accedere all'Interregionale, perdendo il primo round agli spareggi contro una vecchia conoscenza del calcio vestino, i marchigiani della Monturanese che dopo aver espugnato Celano perderanno con l'identico punteggio in casa segnando perà nei supplementari il gol qualificazione (marchigiani che tuttavia diranno addio alla D cedendo nel turno successivo ai campani della Caivanese).
Luco dei Marsi che vincerà anche la Coppa Italia Regionale superando in finale proprio il Penne (Luco che arriverà poi fino alla semifinale dove verrà eliminato per mano dei pugliesi del Noicattaro che poi vinceranno la competizione); retrocesse in Promozione Francavilla, Atletico Teramo e Morro d'Oro (successivamente ripescato).

ECCELLENZA 1996/97 - 9°POSTO (44 punti)


Luco dei Marsi
76
Castelnuovo
43
Celano
74
Cappelle
43
Alba Adriatica
67
Altinese
42
Lanciano
63
Sulmona
40
R.Curi Pescara
61
Pianella
39
Lauretum
52
Amiternum
38
Atessa
48
Morro d'Oro
38
Cologna Spiaggia
48
Atletico Teramo
18
Penne
44
Francavilla
1

Promosso in D: Luco dei Marsi
Agli spareggi: Celano, eliminato al 1°turno Celano-Monturanese 1-2 e 2-2 (d.t.s.)
Vincitrice Coppa Italia Regionale: Luco dei Marsi (dopo finale col Penne)
Coppa Italia Nazionale fasi, 1°turno: Luco-Nepi 3-1, Nepi-Campobasso 1-1, Campobasso-Luco 1-1. 2°turno: Caivanese-Luco 0-0 e 0-0 (4-5 d.c.r.), semifinale: Luco-Noicattaro 1-1 e 0-1. Noicattaro supera in finale Ivrea (1-0 e 0-0).


Dopo la brillante salvezza della stagione precedente i biancorossi sempre guidati da Giovanni Severo al vertice societario, puntano a migliorare il 9°posto ottenuto. Da spendere c'è ancora poco o nulla, ma la squadra di per sè già valida ha solo bisogno di qualche pedina.
Vengono riconfermati i vari pennesi Luca Pilone, Andrea Pilone, Andrea Di Giorgio, Vittorio Pomponio, Giuliano D'Addazio, Dante Ridolfi, Filippo Di Teodoro, Matteo D'Addazio (che a 17 anni giocherà il suo primo campionato da titolare fisso, alla fine totalizzerà qualcosa come 33 presente), ai quali viene affiancato qualche acquisto "mirato" come quello del difensore Carlo Ferri classe 1971 dal Lauretum ma già diverse presenze in Interregionale con la maglia della Renato Curi, mentre sarà ceduto al Sulmona Mirko Sacripante che giocherà un anno in terra ovidiana prima della sfortunata parentesi in Interregionale a Bojano.
Insomma, squadra costruita con dovizia di particolari confermando i tanti, validissimi, giovani pennesi con già un anno di esperienza alle spalle.
Dopo l'esperienza con Mincarini, la società biancorossa si affida alle cure di un altro "guru" del calcio giovanile abruzzese, Maurizio Cialini che ritroveremo anche qualche anno dopo sulla panchina pennese.

La stagione 1997/98 vede ai nastri di partenza il Lanciano di Leone, Napoleone & Co. che parte decisissima per vincere il campionato dopo le delusioni delle ultime stagioni, la squadra è quella giusta per dare l'assalto ad un campionato che sta stretto agli uomini del compianto presidente Angelucci.
Insieme ai frentani che partono con l'obbligo morale e l'indubbio peso di far bene c'è la Renato Curi Pescara del giovane Fabio Grosso, squadra che può contare su giovani importanti ed un bel mix di esperti tra i quali il difensore napoletano Galasso ed il portiere ex Primavera del Milan Casciano; entrambi i giocatori li ritroveremo a Penne la stagione successiva.
C'è ancora il Celano che dopo la delusione della stagione precedente prova a ridare l'assalto ad una D fortemente voluta. C'è anche il ripescato Morro d'Oro, mentre dalla Promozione salgono Montorio 88 e Casoli più il Guardiagrele vincitrice ai rigori nello spareggio di Penne contro il Tortoreto.
La stagione inizia subito sotto un bell'auspicio per il Penne che ottiene punti cadendo in maniera piuttosto infrequente e mettendosi subito in posizione di classifica invidiabile.
I vestini cadono in casa contro la Renato Curi Pescara capolista, a condannarli una punizione magistrale di Fabio Grosso che giocherà l'ultimo campionato in Eccellenza prima di dare il là alla sua brillante carriera culminata nelle notti mondiali in Germania.
Per diverse settimane i biancorossi sfiorano anche il sogno di insidiare il duo di vertice Lanciano-Renato Curi ma le differenze tecniche sono piuttosto evidenti; i frentani hanno uno squadrone costruito senza badare a troppe spese e dalla loro hanno una piazza in fermento che torna a respirare dopo anni di anonimato; competere per il vertice pare dunque impossibile, meglio vivere alla giornata dunque e togliersi le giuste soddisfazioni.
Si torna finalmente a respirare l'aria giusta al Vecchio Comunale proprio in occasione dello scontro con il Lanciano: tanti i tifosi presenti al campo con il settore distinti interamente riservato ai tifosi rossoneri giunti in massa. Sarà 1-1 il risultato finale con Penne in vantaggio e raggiunto solo nella ripresa grazie al gol di Luca Leone vera e propria bandiera del calcio lancianese.
Insomma, un campionato ricco di soddisfazioni, che vedrà i biancorossi mantenere la storica imbattibilità con i cugini del Lauretum mai vittoriosi in gara ufficiali.
Alla fine a spuntarla sarà il Lanciano e non poteva essere altrimenti; i frentani staccheranno di 2 lunghezze la Renato Curi Pescara e daranno il via alla loro scalata verso i professionisti. L'anno successivo sotto i colpi di bomber Arancio stravinceranno anche il campionato di D ottenendo l'accesso tra i professionisti dove tutt'ora militano con successo anche dopo la morte dello storico presidente Ezio Angelucci e l'abbandono del figlio Riccardo.
Il Penne che per diverse settimane cullerà anche il sogno di un possibile aggancio a Lanciano e Renato Curi, chiuderà con un brillantissimo 3°posto il campionato a quota 56 punti, a -17 dall'imprendibile capolista, ma superando in classifica anche compagini che spenderanno molto come il Celano che chiuderà al 4°posto..
Renato Curi Pescara che alla fine sarà ripescata in D dopo il doppio turno degli spareggi dove eliminerà il Bastia Umbra (0-0 in Umbria e vittoria 2-1 in casa) prima di arrendersi al Grosseto (0-0 a Pescara e 1-2 in terra toscana).
Il Lanciano vincerà anche la Coppa Italia regionale, nella fase nazionale eliminerà Isernia e Sorrento nel primo turno, l'Aprilia nei quarti ma si arrenderà in semifinale allo Squinzano.
Nel Penne tra i marcatori Luca Pilone chiuderà la stagione a quota 11 reti.

ECCELLENZA 1997/98 - 3°POSTO (56 punti)


Lanciano
73
Montorio 88
45
R.Curi Pescara
71
Pianella
45
Penne
56
Lauretum
45
Celano
53
Guardiagrele
45
Alba Adriatica
49
Sulmona
44
Atessa
49
Cappelle
41
Morro d'Oro
48
Cologna Spiaggia
38
Notaresco
47
Amiternum
21
Casoli
46
Altinese
14

Promosse in D: Lanciano, Renato Curi Pescara (ripescata in D dopo spareggi)
Retrocesse in Promozione: Altinese, Amiternum, Cologna Spiaggia

Spareggi Nazionali: 1°turno: Bastia Umbra-R.Curi Pescara 0-0 e 1-2; 2°turno: R.Curi Pescara-Grosseto 0-0 e 1-2 (RC Pescara eliminata ma poi ripescata in D)

Vincitrice Coppa Italia Regionale: Lanciano
Fase Nazionale: 1°turno: Isernia-Lanciano 0-2, Sorrento-Isernia 2-0, Lanciano-Sorrento 2-0; 2°turno: Lanciano-Aprilia 1-0 e 0-0; semifinale: Lanciano-Squinzano 2-1 e 0-2. La Larcianese vincerà la Coppa in finale con lo Squinzano (0-1 e 4-1 d.c.r.).


L'inaspettato terzo posto della passata stagione ricrea a Penne l'entusiasmo giusto; sono passati appena due anni dalla sciagurata retrocessione eppure sembra già un'eternità e tutto pare lasciato alle spalle. Le polemiche derivanti dalla retrocessione e soprattutto lo scetticismo dei più riguardo la nuova squadra sembrano accantonate, Penne che può così ritrovare una squadra finalmente entusiasmante, piena zeppa di pennesi che si fanno valere in campo giocando finalmente con il cuore, cosa questa che non si vedeva da tantissimi anni.
Nuovo allenatore dopo l'addio (sarà un arrivederci) di Cialini è Franco Scarano, già comparso sulla panchina pennese in passato.
Pronti a ripartire dunque, confermando in blocco i giocatori della passata stagione; rimane in biancorosso Carlo Ferri che molto bene si era comportato la stagione precedente, arrivano direttamente dalla Renato Curi Pescara due "pezzi da novanta", il portiere Alessandro Casciano classe '77 che prima di vestire la casacca dei biancorossi di Pescara aveva giocato con la Primavera del Milan (della quale era titolare) e collezionato qualche presenza in C2 con il Cremapergo, ed il centrale difensivo Galasso, napoletano che arrivava a completare il pacchetto arretrato con i riconfermatissimi pennesi Matteo D'Addazio e Filippo Di Teodoro.
A centrocampo è però che arriverà il "fenomeno" Davide Papagni; il 24enne centrocampista pugliese sarà ricordato da molti come uno dei più forti mediani mai visti a Penne. Tecnica sopraffina e visione di gioco si univano a tanta quantità che faranno apprezzare talmente tanto lo sconosciuto centrocampista tanto da farlo divenire un pezzo pregiato per qualsiasi compagine di serie D e C2.
Purtroppo resterà a Penne solo in questa stagione, passerà infatti subito al Manfredonia per poi girovagare tra i caldi campi del sud con le maglie, tra le altre, di Bojano, San Giorgio Apricena, Termoli ed ancora Manfredonia.
Insieme al centrocampista pugliese, il reparto è completato dai "soliti" riconfermati nomi, Giuliano D'Addazio, Dante Ridolfi e Vittorio Pomponio.
In avanti a Luca Pilone sarà affiancata un'altra piacevole sorpresa del campionato di Eccellenza, l'attaccante Omar Ciccarelli classe 1970 reduce da una buona annata a Montorio e già ex Renato Curi Pescara. Il bomber esploderà mettendo a segno la bellezza di 23 centri (record di reti in campionato per qualsiasi attaccante biancorosso) vincendo la classifica marcatori. Di fianco ai due attacanti (al solito bene anche Luca Pilone con 18 reti) saranno riconfermati i vari Andrea Di Giorgio ed il giovanissimo Andrea Colamartino che si ritaglierà il suo spazio mettendo a segno anche qualche gol tra cui ricordiamo quello della vittoria interna per 3-2 sul Morro d'Oro.

La stagione 1998/99 rappresenterà comunque un'annata piuttosto strana per i biancorossi che chiuderanno al 7°posto malgrado una rosa potenziata rispetto a quella della passata stagione.
C'è da dire che il campionato inizia ad avvicinarsi sempre più agli standard di quelli attuali con molte squadre intenzionate a far bene e dare fastidio.
Su tutte la favorita numero 1, la neonata Pro Vasto di Donato Anzivino nata dalle ceneri della gloriosa Vastese.
Gli aragonesi reduci dalla vittoria del campionato di Promozione allestiscono una vera e propria corazzata ammazza-campionato; si riorganizza anche il Celano che mette su uno squadrone con l'intento di insidiare proprio i vastesi, mentre il Notaresco al secondo anno di Eccellenza inizia a fare le cose in grande allestendo una squadra altrettanto valida.
Rinnovatisimi anche Morro d'Oro (che porrà le basi per la vittoria del campionato successivo) e Sulmona che pur migliorando le scarse prestazioni dei precedenti campionati sarà costretto ad un campionato anonimo.
Il Penne è squadra forte e quadrata, dotata di buone individualità ma incapace di insidiare le prime della classe; del resto l'obiettivo dei biancorossi non poteva essere che quello di un campionato tranquillo nella speranza di consolidare la squadra per far bene in futuro.
Penne che vince con le squadre meno quotate ma non riesce ad aver ragione delle prime della classe; con la Pro Vasto è doppia sconfitta sia in casa che all'Aragona, con il Notaresco è 0-2 in casa sotto i colpi di un Collevecchio scatenato.
In particolare i vestini pagano il rendimento sotto le aspettative degli ex Renato Curi Casciano e Galasso, mentre Papagni arriva solo a novembre dopo aver iniziato in D con il Luco dei Marsi. Sono motivi di studio quelli che inducono il fortissimo centrocampista pugliese (già ex Trani e Bisceglie) a firmare per il Penne.
Campionato che termina dunque con tranquillità per i vestini che totalizzano 47 punti; probabilmente si poteva fare qualcosina in più ma in un campionato senza play-off e play-out le motivazioni non possono che scemare alla distanza.
Ciccarelli come già detto esplode con 23 gol (record personale che eguaglierà solo qualche anno dopo nell'Eccellenza laziale con la maglia del Ferentino), Luca Pilone fa il suo con 18 centri.
La Pro Vasto è una corazzata, i biancorossi alla fine totalizzano la bellezza di 87 punti totalizzando il record assoluto dell'Eccellenza Abruzzese e superando quello del Penne dei miracoli stagione 80/81.
Pro Vasto che staccherà di ben 11 lunghezze il Celano che dovrà rinunciare nuovamente alla D dopo l'ennesima beffa patita negli spareggi nazionali contro gli umbri del Cesi (1-1 a Celano e 0-0 in trasferta).
L'ecatombe di abruzzesi provenienti dalla D causerà la retrocessione di ben cinque squadre.
La Coppa Italia Regionale andrà invece al Notaresco che tuttavia verrà estromesso subito dalla fase nazionale dopo la confitta di Camerino (2-3) ed il pareggio interno con gli umbri del Todi (2-2).

ECCELLENZA 1998/99 - 7°POSTO (47 punti)


Pro Vasto
87
Castelnuovo
42
Celano
76
Montorio 88
40
Notaresco
69
Nereto
39
Casoli
51
Pianella
37
Lauretum
50
Pineto
33
Morro d'Oro
48
Alba Adriatica
33
Penne
47
Guardiagrele
29
Sulmona
46
Atessa
26
Cappelle
43
Sant'Omero
23

Promosso in D: Pro Vasto
Agli Spareggio Nazionali: Celano eliminato al primo turno, Celano-Cesi 1-1 e 0-0
Retrocesse in Promozione: Sant'Omero, Atessa, Guardiagrele, Alba Adriatica, Pineto
Vicincitrice Coppa Italia Regionale: Notaresco
Coppa Italia Fase Nazionale: 1°turno: Todi-Camerino 3-1; Camerino-Notaresco 3-2; Notaresco-Todi 2-2 (Notaresco eliminato). Vince la Coppa il Moncalieri (in finale 2-0 e 6-1 sul Taurisano).


La nuova stagione segna un cambiamento a livello societario; non c'è più Giovanni Severo che passa la mano a Luciano Di Simone. Le cose sono decisamente cambiate rispetto a qualche anno prima, si respira un'altra aria con la consapevolezza di poter allestire sempre squadre dignitose con un occhio al bilancio in vista di un ambizioso programma pluriennale che dovrà riportare i biancorossi al vertice del calcio abruzzese.
La squadra è costruita con saggezza dal neo presidente biancorosso, al solito il blocco pennese viene confermato in toto, rimarrà inizialmente anche Omar Ciccarelli che tuttavia partirà a novembre (dopo aver realizzato 4 reti in 8 gare disputate) per accasarsi al Barletta in serie D.
Nel ruolo di allenatore verrà ingaggiato Maurizio Cialini e si trata di un ritorno per lui dopo l'anno precedente di gestione Scarano.
In porta non c'è più Casciano che va in Promozione nell'ambizioso Montesilvano dell'ex Stanchi e del fantasista Antenucci (lo ritroveremo contro, sempre in neroverde, nella finale play-off 03/04), si punta forte sul giovane locale Dell'Arena che tuttavia farà qualche errore di troppo portando la società all'ingaggio di Marco Onesti giè con il Penne negli anni dell'Interregionale, acquisto che si rivelerà addirittura "disastroso" nella stagione successiva.
In difesa ai vari Di Teodoro, Matteo D'Addazio, Delle Monache, arriverà dal Cappelle un giovane e sconosciuto Andrea Ciarrocca che scriverà la storia del nuovo corso del Penne fino al mal digerito addio dell'estate appena successiva alla retrocessione dalla D.
Nel reparto di centrocampo la società biancorossa non riesce a trattenere il forte Papagni che andrà a Manfredonia in D, confermatissimi i locali Vittorio Pomponio, Dante Ridolfi, Giuliano D'Addazio (che vivrà un inizio di stagione spettacolare prima di fermarsi per una fastidiosissima pubalgia), Fabrizio Di Giorgio, mentre a novembre vi sarà anche il ritorno dal Sulmona di Mirko Sacripante; una vera e propria sorpresa sarà rappresentata dal locale Angelo Carota che fa il suo esordio in Eccellenza ad appena 16 anni.
In avanti confermatissimo Luca Pilone affiancato dal fratello Andrea ed insieme ad Andrea Di Giorgio. Ciccarelli partità a novembre mentre dal Pescara arriverà un altro "sconosciuto" attaccante 18enne, Alessandro Del Gallo cui il presidente biancorosso farà carte false per aggiudicarselo e che diventerà colonna dei biancorossi nel corso degli anni, prima del divorzio poco gradito dai tifosi pennesi.
Durante il campionato si tratterà anche l'esperto centrocampista ex Pescara Franco Marchegiani che alla fine sceglierà Morro d'Oro.

La stagione 1999-2000 parte con l'entusiasmo della nuova presidenza Di Simone ma con la consapevolezza di pensare prima alla salvezza in vista di tempi migliori.
Il nuovo campionato di Eccellenza vede la presenza di Mosciano, Luco dei Marsi e Santegidiese retrocesse dalla serie D che ripartono con programmi ridimensionati.
Strafavorita per la vittoria finale del torneo è il Celano reduce ancora da una sconfitta negli spareggi nazionali per l'accesso alla categoria superiore. Gli uomini del presidente Piccone hanno uno squadrone con Vincenzo Aureli in avanti insieme ad un giovanissimo Vittorio Contestabile ed altri giocatori di inestimabile valore tra cui il difensore Marinilli.
Per il resto fa le cose in grande il Casoli di Capuzzi guidato da mister Di Florio con Danilo Aureli in avanti, allestisce una buona squadra anche il Morro d'Oro con Di Serafino in avanti e Franco Marchegiani a centrocampo acquistato a campionato in corso; il Celano sembra però alla vigilia essere decisamente di un altro pianeta rispetto alla concorrenza.
Il Penne può far bene ed i risultati di inizio stagione gli danno ragione; l'Eccellenza inizia ad ottenere un certo successo mediatico, su Rete8 viene inaugurata la prima stagione di "L'Abruzzo nel Pallone" condotto da Tiziano Coccia che ottiene grandissimi successi e sarà destinato a fare proseliti nelle stagioni successive.
Biancorossi che partono come un treno, e fanno il pieno di punti nelle prime tre gare. Si crea un grande entusiasmo intorno alla squadra, il pubblico è in visibilio. Alla quarta giornata scende al Comunale il Montereale neopromosso e con grossi problemi di classifica, il Penne è in una condizione di forma smagliante con un attaccante come Pilone al solito in grande spolvero. Un'occasione d'oro insomma per infilare la quarta vittoria consecutiva e far sognare i propri tifosi, ma la realtà è dura: Penne sul doppio vantaggio e clamorosa rimonta degli aquilani che, trascinati da un guizzante Domenico Pace e favoriti dalle clamorose incertezze dell'estremo Dell'Arena rimontano ed ottengono un roboante successo per 5-2.
Ma la squadra è giovane e può anche permettersi determinate cadute, quello che preoccupa pare essere però il rendimento del giovanissimo Dell'Arena, più in là tornerà tra i pali Onesti.
Intanto il Celano inizia a correre, gli tengono testa tuttavia Morro d'Oro e Casoli insieme proprio al Penne che resiste a lungo.
Alla seconda di torno i biancorossi superano di misura tra le mura amiche un coriaceo Cappelle (storicamente squadra ostica per il Penne) ed approfittano di una sconfitta del Celano per raggiungerla al vertice.
Tenere il passo delle battistrada tuttavia è impresa difficile e ben presto gli uomini di Cialini perderanno la scia; per riprenderla il calendario offre due buoni occasioni ai biancorossi che dovranno vedersela in casa con Morro d'Oro e Celano. Entrembe le gare sono sfortunate per i nostri: con il Morro termina 2-2 con rete finale per i teramani di Di Giustino (che l'anno seguente ci condannerà alla retrocessione) partito sul filo del fuorigioco, con il Celano il risultato è lo stesso ma cambia la dinamica di un match al cardiopalma. Ospiti in vantaggio nel primo tempo, troppo differente la caratura tra le due squadre in termini di esperienza; ma il Penne ha fame e voglia di far bene e soprattutto corre e aggredisce, i marsicani sono alle corde ed a 20 minuti dalla fine i biancorossi ribaltano il punteggio con le reti di Andrea Di Giorgio e del giovanissimo Angelo Carota che con una gran botta dal limite toglie letteralmente le ragnatele dalla porta celanese.
L'entusiasmo è a mille, ma si trasforma in vera e propria furia nel finale: azione in area biancorossa, goffo tentativo di Vincenzo Aureli di segnare in rovesciata, l'attaccante marsicano cade a terra da solo ma l'arbitro indica clamorosamente il dischetto dell'area di rigore e siamo nei minuti di recupero. Esplode il Comunale, il presidente Di Simone verrà squalificato per proteste, Aureli realizza il rigore del 2-2 ma la furia del popolo vestino è implacabile. Il finale di gara sarà infuocato, il pessimo arbitro (il signor Cinque di Sulmona) si barricherà negli spogliatoi e sarà necessaria la scorta delle Forze dell'Ordine che useranno il pugno duro contro i tifosi vestini tanto che alla fine si conteranno ben 12 diffidati.
L'ultima speranza di aggancio è così andata, Celano e Morro d'Oro sono ormai in volata ed in più c'è il Casoli terzo incomodo.
Ma del resto lottare per il vertice era impossibile, lo stesso Di Simone aveva più volte gettato acqua sul fuoco ammettendo che i tempi per l'Interregionale non erano ancora maturi.
Il campionato prosegue così all'insegna della tranquillità per i vestini, il Celano non riesce a gestire il vantaggio sul Morro d'Oro dalla cui sponda iniziano ad arrivare anche polemiche per presunti favori arbitrali (lo stesso Franco Marchegiani non le manderà certo a dire dopo Penne-Celano) ma alla fine si deciderà tutto a Morro d'Oro nello scontro diretto: nel piccolo paesino teramano il Celano cadrà per 2-0 sotto i colpi di un avversario spietato ed in uno stadio stracolmo (non ancora esistevano i distinti nell'impianto).
Celano che riceverà poi un inaspettato "favore" dal Penne. E' l'ultima giornata quando i marsicani sono appaiati al secondo posto con il Casoli che scende a Penne per l'ultima di campionato.
I biancorossi non hanno più nulla da chiedere al campionato ma battono di misura i chietini liberando la strada per gli spareggi nazionali al Celano.
Il Morro d'Oro otterrà così una clamorosa e storica promozione a quota 69 punti; il Celano invece proseguirà la sua corsa effimera alla Serie D arrendendosi per il secondo anno consecutivo ancora agli umbri del Cesi che questa volta riusciranno ad ottenere l'accesso alla categoria superiore, per i marsicani gli spareggi sembrano stregati.
Celano che vincerà anche la Coppa Italia Regionale e nella fase iniziale, tanto per cambiare, sarà nuovamente opposta al Cesi: questa volta la vittoria arriderà ai marsicani che tuttavia diranno addio alla competizione nei quarti quando saranno eliminati dai campani dell'Ercolano.

ECCELLENZA 1999/2000 - 4°POSTO (56 punti)


Morro d'Oro
69
Mosciano
41
Celano
65
Notaresco
41
Casoli
62
Montereale
41
Penne
56
Castelnuovo
40
Montorio 88
51
Sulmona
40
Lauretum
47
Francavilla
39
Pianella
44
Luco dei Marsi
38
Rosetana
44
Nereto
28
Cappelle
42
Santegidiese
22

Promossa in D: Morro d'Oro
Agli Spareggi Nazionali: Celano, eliminato al primo turno: Cesi-Celano 1-0 e 2-0
Retrocesse in Promozione: Santegidiese, Nereto, Luco dei Marsi, Francavilla
Vincitrice Coppa Italia Regionale: Celano
Fase Nazionale Coppa: 1°turno: Celano-Cesi 1-0 e 3-3; 2°turno: Ercolano-Celano 1-0 e 0-0