giovedì 19 maggio 2011

La Storia: 1990-1996

Terminate le famose "notti magiche" con la dolorosa eliminazione degli azzurri ai rigori nell'ormai storica semifinale con l'Argentina di Maradona, si torna a tifare biancorosso alla vigilia della stagione 1990/91 la decima consecutiva per il Penne in Interregionale.

Inseriti nel solito girone (G) ma questa volta senza pugliesi, l'ostacolo più grande della stagione sembra essere rappresentato dalla nuova formula; in vista della successiva "riforma" che assottiglierà il numero delle squadre partecipanti al massimo campionato dilettantistico infatti, si preannuncia un campionato infuocato con ben sei retrocessioni previste.

Con abruzzesi (Avezzano, L'Aquila, Pineto, Santegidiese, Luco dei Marsi, Sulmona, Rosetana, Renato Curi Pescara), marchigiane (Fermana, Montegranaro, Urbino, Recanatese, Tolentino, Monturanese, Sangiorgese, Cerreto) ed una molisana (Termoli), il Penne non può che puntare alla solita salvezza avendo poco o nulla da spendere a disposizione e soprattutto cercando di fare di necessità virtù mettendo davanti a tutto l'ormai provata "esperienza" gettandosi con raziocinio sul mercato e riuscendosi a procurare pezzi da novanta senza svenarsi: su tutti c'è il ritorno di Tonino Martino ancora in biancorosso dopo l'ingaggio non perfezionato dal Celano.

Dopo la parentesi da traghettatore di D'Angelo, in panchina la società punta sul tecnico Franco Scarano, e confermando il blocco della stagione precedenti con pochi ma mirati acquisti, la squadra è praticamente pronta per affrontare il campionato con le giuste garanzie malgrado la fiducia degli anni passati inizi pian piano a scemare con il blocco storico ormai in fase di fisiologico sfaldamento, ma con una rosa tenuta sempre coesa e concentrata da capitan Severo.

Malgrado un iniziale scetticismo il campionato inizia subito in maniera positiva per i biancorossi che si spingono fino al secondo posto alla vigilia della catastrofica sconfitta rimediata a Tolentino (2-6) contro un avversario ancora fermo al palo.
Nonostante le poche vittorie collezionate nel corso della stagione, i biancorossi resteranno sempre a galla grazie ad una certa solidità che porterà in dote ben diciotto pareggi (piuttosto importanti se si considerano gli allora due punti a vittoria) che permetteranno di mantenersi sempre in una zona di relativa tranquillità e chiudere la stagione al decimo posto in classifica con 34 punti.

La vittoria del campionato andò al travolgente Avezzano che staccò la più agguerrita concorrenza costituita dalle "grandi firme" Fermana e L'Aquila partite entrambe per vincere il campionato. Saranno ben undici le lunghezze di vantaggio dei marsicani rispetto ai gialloblu marchigiani, dodici rispetto agli "odiati" cugini aquilani.
La nuova regola del campionato prevedeva tuttavia che la squadra vincitrice di ciascun girone dovese giocarsi un ulteriore spareggio per accedere in C: e così l'Avezzano dovette superare i toscani della Colligiana (2-0 e 1-1) per brindare al ritorno tra i professionisti.

In zona retrocessione pesante fu il tracollo del Cerreto ultimo in classifica e staccatissimo dalla concorrenza nonostante un certo mister Castori (oggi noto ai più) in panchina. Insieme ai rossoblu stessa fine per Sangiorgese, Renato Curi Pescara, Termoli, Rosetana e Monturanese; per questi ultimi decisiva la sconfitta nello spareggio salvezza con il Tolentino vinto 2-1 dopo i supplementari dai cremisi, senza che nessun ripescaggio potesse questa volta salvare i biancazzurri dal baratro della Promozione.
Alla fine sarà retrocessione pure per il Termoli di Colangelo.

INTERREGIONALE GIRONE G 1990/91 - 10°POSTO (34 punti)

Presidente: Enrico De Fabritiis
Allenatore: Franco Scarano (nuovo)
Acquisti: Di Vicoli (por, Campobasso), Smerilli (dif), Cipriani (dif), Satiro (cen), Giallorenzo (cen), Martino (att, Celano)
Confermati: Severo, Macrini, Di Francesco, Proietto, Di Teodoro, Triozzi, Nardini, Di Luzio, Schiavone
Cessioni: Iampieri (dif), D'Aloisio (por), Salvatore (att), Rosato (cen)
Gare da ricordare: PENNE-AVEZZANO 0-1
Bilancio Stagione: 34 punti, 8 vittorie, 18 pareggi, 8 sconfitte, 30 gol fatti, 35 gol subiti

Avezzano
34
Penne
34
Fermana
43
Sulmona
33
L'Aquila
42
Tolentino
32
Montegranaro
40
Monturanese
32
Pineto
40
Rosetana
29
Santegidiese
38
Termoli
26
Urbino
36
Renato Curi PE
25
Recanatese
35
Sangiorgese
25
Luco dei Marsi
34
Cerreto
14

Promosso in C: Avezzano (dopo spareggio con Colligiana)
Retrocesse in Promozione: Cerreto, Sangiorgese, Renato Curi Pescara, Termoli, Rosetana, Monturanese (dopo spareggio con Tolentino)

Spareggio Promozione: Avezzano-Colligiana 2-0 e 1-1
Spareggio Salvezza: Tolentino-Monturanese 2-1 (d.t.s.)

MARCATORI:

14 reti: Caretta (Avezzano), Busilacchi (Urbino)
12 reti: Pesaresi (Tolentino)
11 reti: Cardillo (Avezzano), D'Angelo (Pineto), Vagnozzi (Recanatese)
10 reti: Manari (Santegidiese)
9 reti: Patanè (Luco dei Marsi), Martino (Penne)
8 reti: Nicoletti (Avezzano), Chiodi (Montegranaro), Miccio (Recanatese), Marchionne (Renato Curi Pescara), Dezzi (Rosetana), Di Giuseppe (Santegidiese)


Il 1991/92 rappresenterà un anno di transizione piuttosto importante, il vero crocevia tra quello che poi diventerà un Penne spettacolare che farà sognare i professionisti, e quello che invece successivamente sarà l'incubo causato da scelte societarie avventate che porteranno alla retrocessione e successiva ripartenza difficoltosa.

Il primo segno dei tempi che cambiano è dato dall'avvicendamento al timone societario: Enrico De Fabritiis dopo anni di onorata presidenza, passerà la mano a Paolo Fornarola; passaggio di consegne che crea una società forte con diversi imprenditori locali a dare il giusto sostegno economico anche se ancora forse inesperti per tenere saldo il timone societario.

Se nell'anno precedente le sei retrocessioni hanno permesso una prima scrematura di squadre, questa nuova stagione di certo non è poi particolarmente semplice. Le retrocessioni sono comunque cinque, necessarie per passare alla formula a nove gironi (tutt'ora in vigore) con il campionato che cambierà denominazione in C.N.D. e la conseguente nascita dell'Eccellenza Regionale che soppianterà il campionato di Promozione ora declassato a settima categoria, con la vincitrice sempre costretta alla disputa dello spareggio per ottenere l'accesso tra i professionisti.

Sul fronte tecnico, Scarano non viene riconfermato in panca, al suo posto arriva il tecnico Roberto Druda alle sue prime esperienze da allenatore.
Arrivano i primi "punti fermi" della squadra, ovvero i giovani Oscar Di Matteo e Massimo De Amicis che da Penne inizierà una carriera sfolgorante tra i professionisti, dalla Vastese arriverà invece l'esperto Vecchiotti mentre contribuirà ancora una volta Bianchini che rientrerà in sede di ds sfruttando il suo filo diretto con la Sambenedettese che porterà a vestire il biancorosso Spinozzi, Romagnoli e Capretti.
In porta arriverà Vergallo già vecchia conoscenza del calcio pennese per aver militato nelle fila del Mesagne avversaria in Coppa Italia qualche anno prima. La stagione sarà di quelle tribolatissime per i biancorossi che verranno salvati dall'azzeccatissimo ingaggio del gladiatore Raffaele Barrella e dal cambio di ben tre mister, a Druda succederà Ciampoli ed ancora Colangelo per una salvezza soffertissima.

Una nuova società, l'arrivo non ancora metabolizzato di giocatori che successivamente contribuiranno tantissimo alla causa e la scelta di un nuovo allenatore per giunta esordiente saranno un mix letale per l'avvio di stagione difficilissimo.
A Druda sarà dato il benservito a novembre e l'arrivo al suo posto del tecnico Francesco Ciampoli si rivelerà disastroso, tanto che il nuovo tecnico non riuscirà a vincere nessuna partita.

Il Penne ora è seriamente nei guai, l'arrivo di Colangelo in panchina insieme al colpaccio di Montegranaro darà la sterzata definitiva alla stagione del Penne che inizia una entusiasmante rincorsa, agganciando la zona salvezza solo alla penultima giornata e sfruttando al meglio un calendario che all'ultima giornata mise i biancorossi di fronte all'Urbania ormai già retrocesso.

Già detto del campionato che andò al Sulmona (poi bloccato dal Sora), retrocessioni nella nuova Eccellenza per Urbania, Villalba, Urbino, Tolentino e Piobbico.

INTERREGIONALE GIRONE G 1991/92 - 13°posto (32 punti)

Presidente: Paolo Fornarola
Dirigenti: Lando Labricciosa, Michele Giancaterino, Antonio Libertini, Roberto Di Pietrantonio
Allenatore: Roberto Druda (nuovo, esonerato e sostituito successivamente da Francesco Ciampoli prima e Guido Colangelo poi)
Acquisti: Spinozzi, Romagnoli, Capretti (Samb), De Amicis (cen, Chieti), Di Matteo (att, Chieti), D'Intino (cen, Chieti), Vecchiotti (cen, Vastese). Successivamente arrivano: Vergallo (por), Barrella (cen), Di Antonio (att, Santegidiese), De Petris (cen, Pineto)
Cessioni: Martino (att, Celano), Di Vicoli (por), Satiro (cen), Giallorenzo (cen)


Sulmona
45
Fucense
33
Celano
41
Luco dei Marsi
33
Fermana
40
Vadese
32
Rieti
38
Penne
32
Vigor Senigallia
36
Piobbico
31
Pineto
36
Tolentino
29
Recanatese
36
Urbino
29
Montegranaro
35
Villalba
28
Santegidiese
34
Urbania
24

Promosse in C: nessuna, Sulmona sconfitto nel doppio spareggio col Sora
Retrocesse in Eccellenza: Urbania, Villalba, Urbino, Tolentino, Piobbico

Spareggio Promozione: Sulmona-Sora 0-0 e 0-2

MARCATORI:

14 reti: Pazzaglia (Vadese)
13 reti: Pistillo (Celano), Chiodi, Sopranzi (Montegranaro), D'Angelo (Pineto), Cardillo (Rieti), Rossetti (Vigor Senigallia)
12 reti: Lalloni (Santegidiese)
11 reti: Patanè (Luco dei Marsi)
10 reti: Alesi (Fermana)
9 reti: Di Matteo (Penne), Urso (Urbania)

La stagione 1992/93 è stata con ogni probabilità la più esaltante nella storia della Penne Calcio; il Penne è fortissimo ma la tanto ambita C2 verrà solo sfiorata a causa del Fasano dei record che riuscirà a chiudere il campionato al primo posto senza perdere una partita, ed anche a violare il Comunale per 1-0 con gol di Lo Priore al termine di una partita al cardiopalma davanti ad oltre 2000 spettatori, un risultato amaro per una squadra che a lungo aveva tenuto alle corde nel corso dei novanta minuti la capolista.
Ma la stagione esaltante dei biancorossi non si limiterà solo a quell'accadimento, ma vedrà altri capitoli entusiasmanti di una squadra capace di vincere sia dentro che fuori (memorabili le vittorie a domicilio su Benevento e Teramo con gran gol su punizione dell'immenso Biagio Lombardi).
Società vestina che può contare finalmente su una certa solidità economica che causerà tuttavia notevoli problemi negli anni successivi ma che permetterà di metter su un vero e proprio squadrone guidato dal mestiere e dalla solita diligenza di Guido Colangelo confermato dopo aver preso in mano la squadra a campionato in corso l'anno passato in situazioni di classifica disastrose.

Gli acquisti sono tutti di assoluto valore: su tutti spicca il centrocampista Biagio Lombardi 34 anni, ex Pescara e Cosenza, giocatore di classe cristallina che delizierà la platea con la sua classe cristallina, i suoi lanci al millimetro e soprattutto le sue punizioni che equivalevano a veri e propri calci di rigore (realizzerà ben 20 reti in due stagioni in biancorosso).
Insieme al forte centrocampista arrivano anche Dolce, Ugo Dragone, bomber Annunziato dal Castel di Sangro, il portiere Ranavolo ed il difensore ex Chieti Colazzilli.
La stagione vedrà tuttavia anche il ritiro del capitano storico e bandiera biancorossa Giovanni Severo.
Le conferme sono non meno importanti: su tutte quella del gladiatore Barrella, Massimo De Amicis (che esploderà con 9 reti iniziando la sua carriera tra i professionisti) e Oscar Di Matteo con una rosa composta da tanti validissimi atleti locali tra i quali il difensore Filippo Di Teodoro ed un giovanissimo Luca Pilone che chiuderà la stagione realizzando 9 reti e vestendo anche in un'occasione la maglia azzurra della Nazionale Dilettanti.

Il Girone G è un vero e proprio "inferno" con tantissime nobili decadute e diverse trasferte pugliesi: tra le più blasonate oltre al Fasano, troviamo Martina, Benevento, Brindisi, Teramo e Giulianova. Alla fine vince, come già detto il Fasano, il Penne chiude al secondo posto malgrado i ben 47 punti conquistati, punti che sarebbero bastati nella maggior parte degli altri gironi per ottenere l'accesso in C2 e, probabilmente, sarebbero bastati per non far scivolare nel lento oblìo i colori biancorossi negli anni successivi.

La stagione inizia con il pareggio casalingo con la Santegidiese ma continua in un crescendo piuttosto evidente con il Penne in grado di far punti sia fuori che dentro. In casa col Martina secondo in classifica c'è la prima prova d'appello per gli uomini di Colangelo che riescono a spezzare la resistenza dei pugliesi grazie ad un rigore di Lombardi a secondo tempo inoltrato, botte sugli spalti, ma ciò che conta è che il Penne li scavalca al secondo posto e la domenica successiva in casa si gioca la vetta col Fasano.
La gara in un'atmosfera da altri tempi ed un pubblico in estasi si chiude col triste epilogo della rete di Lo Priore servito da un certo Daniele Vantaggiato (entrato nella ripresa), giocatore che nel corso degli anni segnerà tantissimi gol tra i professionisti con le maglie, tra le altre, di Foggia, Cosenza e Brindisi (con la quale sfonderà il tetto delle 30 reti in campionato nella stagione 04/05 nell'Eccellenza pugliese).

La sconfitta segna una svolta importante nel campionato perchè permette al Fasano di allungare in vetta, posizione che verrà mantenuta per tutta la stagione dal team pugliese che riuscirà nell'impresa di non perdere neppure una gara, rischiando a Brindisi quando subità gol al 90' riuscira addirittura a raddrizzare il match in pieno recupero. Ciò non toglie che il Penne va a togliersi diverse soddisfazioni; vince con autorità in casa e fuori la squadra di Colangelo che espugna Cerignola (campo storicamente difficile) ma soprattutto va a fare il colpaccio a Teramo (2-0 reti di Lombardi e Pilone) e Benevento quando davanti ad oltre 3000 spettatori e sotto di un gol ad una manciata di minuti dal termine, ribaltano clamorosamente il risultato riportando a casa una vittoria per 2-1 causando il risentimento del pubblico di casa.
Da segnalare anche la vittoria casalinga sul Giulianova più che per il valore sportivo della vittoria (i giuliesi concluderanno il campionato al 15°posto), per quello che rappresentava battere un avversario così blasonato che l'anno successivo dominerà il girone dove sarà inserito proprio il Penne.

Insomma, per quanto il Fasano risulterà imprendibile i biancorossi si toglieranno le loro soddisfazione; l'epilogo, piuttosto movimentato della stagione, avviene in quel di Noci quando nell'ultima gara il Penne travolge con un perentorio 5-0 la locale compagine pugliese causando anche in questo caso il risentimento del pubblico locale che invade il campo aggredendo i giocatori biancorossi e prendendo a sassate il bus.

Il risultato sarà dunque un secondo posto ma come nella migliore delle tradizioni dopo un bel campionato piuttosto che cercare di costruire qualcosa si tende a distruggere. Sotto il profilo finanziario la stagione pesa in modo abbastanza netto, e del resto viene anche difficile capire il perchè (tanto per fare un esempio) di un ritiro del sabato in occasione di Pineto-Penne con il campionato già deciso matematicamente a favore del Fasano...e così si rompe il giocattolino con i biancorossi che saranno comunque in grado di disputare un altro campionato di buon livello, quello successivo, prima che i conti inizieranno a non tornare più tanto facilmente causando così i disastri delle stagioni successive.

C.N.D. GIRONE G 1992/93 - 2°POSTO (47 punti)

Presidente: Paolo Fornarola
Allenatore: Guido Colangelo (confermato)
Acquisti: Lombardi (cen), Dolce (cen, Lanciano), Ranavolo (por, Lanciano), Annunziato (att, Castel di Sangro), Colazilli (dif, Chieti), Dragone (cen), Chiacchiaretta (dif, Pescara), De Juliis (cen, Gubbio)
Cessioni: Spinozzi, Capretti, Romagnoli, Severo (ritirato)
Gare da ricordare: PENNE-MARTINA 1-0; PENNE-FASANO 0-1; TERAMO-PENNE 0-2; BENEVENTO-PENNE 1-2; PENNE-GIULIANOVA 2-1; NOCI-PENNE 0-5
Bilancio campionato: 47 punti, 19 vittorie, 9 pareggi, 6 sconfitte, 58 gol fatti, 18 gol subiti


Fasano
52
Termoli
33
Penne
47
Pisticci
33
Martina
44
Canosa
32
Noci
43
Pineto
32
Santegidiese
41
Cerignola
31
Benevento
37
Giulianova
30
Teramo
36
Renato Curi PE
27
Nardò
36
Putignano
20
Brindisi
34
Matino (-1)
4

Promosso in C2: Fasano
Retrocesse in Eccellenza: Renato Curi Pescara, Putignano, Matino (1 punto di penalizzazione)

Alla fine del campionato Noci e Pisticci rinunceranno a disputare il CND per la stagione successiva.

MARCATORI:

18 reti: Ristic (Benevento)
17 reti: Prima (Brindisi), Oristanio (Martina)
15 reti: Petrella (Cerignola)
13 reti: Lo Priore (Fasano), Epomeo (Noci)
11 reti: Favonio (Fasano), Palladino (Cerignola), Antonicelli (Martina), Totaro (Noci), Barbarisi (Nardò), Lombardi (Penne), Zacchini (Pineto), Di Giuseppe (Santegidiese)
10 reti: Di Matteo (Penne), Di Marzio (Pineto), Donnarumma (Termoli), Gasparroni (Renato Curi)
9 reti: De Amicis (Penne)

La stagione 1993/94 parte con tante incognite dopo l'esaltante cavalcata della stagione precedente.
Il secondo posto piuttosto che caricare l'ambiente, sembra quasi aver avuto effetto inverso. La società esce decisamente indebolita dall'ultima stagione, tanto che il pool imprenditoriale che tanto aveva investito l'anno passato è scomparso.
Come se non bastasse i biancorossi perdono nuovamente mister Colangelo che passa sulla panchina del Nardò portando con se anche quel Raffaele Barrella che tanto utile era stato alla causa dei biancorossi nelle stagioni passate.
Fornarola, sempre a capo della società pennese, si affida nuovamente all guida di mister "X" Arturo Bertuccioli dal Penne lanciato come allenatore negli anni '80 nel giro delle prime squadre, oggi responsabile del settore giovanile del Francavilla.

Il gruppo eccezionale della passata stagione si sfalda irrimediabilmente con le partenze di Annunziata, Chiacchiaretta, Dragone, Dolce, Ranavolo e De Amicis con quest'ultimo che inizia con la Sambenedettese la sua lunga carriera da professionista.
Malgrado tutto la società vestina riesce a confermare Biagio Lombardi, insieme a lui la squadra mantiene una sua fisionomia con le conferme di elementi cardine com Lippo, Colazilli, Di Teodoro e l'attaccante Oscar Di Matteo.
Tra gli arrivi, il centrocampista Ciriaco (qualche anno fa tornato a Penne in veste di ds dei romagnoli del Verucchio), Palusci (che successivamente diventerà un affermato giocatore di calcio a 5 vestendo con grande successo la maglia azzurra), Orsatti e Di Giammatteo.

Il girone è sempre il G, cambiano però diverse formazioni con l'esclusione delle pugliesi sostituite da laziali e campane; non mancano le "nobili decadute" che in questa stagione sono Giulianova, Frosinone, Casertana e Francavilla. L'obiettivo dichiarato dei biancorossi è quello di un campionato tranquillo togliendosi via via qualche soddisfazione, e del resto la rosa composta da onesti giocatori più qualche individualità di spicco pare proprio adatta a tal proposito.

Alla fine il campionato lo vincerà il Giulianova che staccherà Albanova e Frosinone, entrambe le compagini tuttavia otterranno poi la promozione in C2 grazie al ripescaggio. Il Penne concluderà il torneo all'ottavo posto a quota 35 punti.

La stagione inizia con la gara casalinga con il Pineto, con i biancorossi (scesi per l'occasione in campo in divisa arancione) che vincono 2-1; nella seconda giornata invece in programma un altro derby con i biancorossi che cadono di misura sul campo del Mosciano di bomber Massimo Arancio.
Campionato che vivrà di alti e bassi, con i biancorossi che affidano tutto ai piedi fatati di Lombardi. Il calcio "essenziale" di Bertuccioli porterà ad importanti vittorie cui faranno seguito risultati leggermente negativi che debiliteranno il cammino dei biancorossi verso il vertice, cammino comunque reso improbo dall'assoluto valore delle pretendendenti ai primi posti.
Il Penne cadrà di misura in casa col Giulianova di Giorgini che si confermerà tra i professionisti negli anni successivi, mentre con il Frosinone sceso a Penne da capolista e con molti tifosi al seguito sarà 0-0 al termine di una gara non certamente esaltante in cui Bertuccioli sarà comunque bravo ad ingabbiare i forti avversari.
La svolta del campionato si avrà però sul finire del girone di andata; a Penne arriva l'Albanova (squadra di Casal di Principe, cui successivamente si scoprirà essere stata il "giocattolino" della camorra, come riportato anche nel celebre "Gomorra" di Roberto Saviano) che al terzo posto in classifica dista tre punti dal Penne che vincendo si aggancerebbe al treno. Troppo forti tuttavia i casertani che vinceranno con un eloquente 3-1 con gol della bandiera dei pennesi siglato solo nel finale; al ritorno in terra casertana la sconfitta sarà ancor più pesante (1-4).
Malgrado l'impossibilità di viaggiare al ritmo delle prime, arriveranno comunque diversi exploit anche in trasferta, sul campo dell'Isola Liri, a Francavilla, Arzano, Luco dei Marsi e Celano (gol di Lombardi su punizione).
Da segnalare nel girone di ritorno anche la bella vittoria (1-0) sulla Casertana, le altre vittorie casalinghe contro l'Arzanese (2-0) già retrocessa e contro il Ferentino (2-0) all'ultima giornata.
Alla fine dunque è ottavo posto con il Giulianova che trionfa ottenendo l'accesso al calcio professionistico nel quale tutt'ora rimane.

C.N.D. GIRONE G 1993/94 - 8°POSTO (35 punti)

Presidente: Paolo Fornarola
Allenatore: Arturo Bertuccioli (nuovo)
Acquisti: Ciriaco (cen, Riccione), Di Matteo (por), Di Vicoli (por), Di Giammatteo (att), Palusci (cen), Orsatti (dif), D'Angelo (att)
Cessioni: De Amicis (cen, Sambenedettese), Dolce (cen, Sulmona), Annunziata (att, Vastese), Barrella (cen, Nardò), Dragone (cen, Giulianova), Ranavolo (por)
Gare da ricordare: PENNE-FROSINONE 0-0; PENNE-GIULIANOVA 0-1; PENNE-ALBANOVA 1-3; PENNE-CASERTANA 1-0; ISOLA LIRI-PENNE 0-1
Bilancio Campionato: 35 punti, 12 vittorie, 11 pareggi, 11 sconfitte, 27 gol fatti, 35 gol subiti


Giulianova
48
Portici
34
Albanova
47
Sulmona
33
Frosinone
46
Luco dei Marsi
32
Gabbiano Napoli
42
Acerrana
32
Casertana
41
Latina
31
Ferentino
36
Celano
29
Isola Liri
35
Francavilla
26
Penne
35
Pineto
20
Mosciano
34
Arzanese
11

Promosse in C2: Giulianova, Albanova (ripescata), Frosinone (ripescata)
Retrocesse in Eccellenza: Arzanese, Pineto, Francavilla (poi ripescata), Celano

MARCATORI:

17 reti: Russo (Frosinone), Bianco (Gabbiano), Astarita (Portici)
13 reti: Di Stefano (Ferentino), Arancio (Mosciano)
12 reti: Russo G. (Isola Liri)
11 reti: Caruso (Giulianova)
10 reti: Parisi (Ferentino), Melisi (Gabbiano), Papadia (Isola Liri)
9 reti: Guidotti, Mancini (Albanova), Occhiuzzi (Luco dei Marsi), Lombardi (Penne)

La stagione precedente conclusa in maniera brillante in un girone durissimo, poteva far creare false illusioni ad un ambiente sempre più minato dai soliti dissidi interni e dalle gestioni degli ultimi anni non particolarmente equilibrate.
Il campionato 1994/95 (il quattordicesimo consecutivo in Interregionale) parte in un clima rinnovato, con i pezzi pregiati che fanno le valigie e con pochi mezzi a disposizione per mettere su la squadra.
Al timone della società biancorossa rimane Paolo Fornarola che si affiderà alla guida tecnica di Roberto Druda tornato sulla panchina vestina dopo il precedente, di certo non particolarmente esaltante, della stagion 91/92 quando venne esonerato alla fine del girone d'andata per lasciar spazio a Ciampoli.
Non c'è più il talento di Biagio Lombardi, non ci sono più Colazilli e Di Luzio, la squadra è rinnovata e composta da diversi giocatori locali tra i quali l'attaccante Luca Pilone.
Vengono comunque confermati Di Giammatteo e Oscar Di Matteo diventato ormai elemento quasi insostituibile della formazione biancorossa, si vedrà per pochissime gare anche l'attaccante Ronca (che ritroveremo a Penne, sempre come meteora nell'anno della prima Promozione).

Sul fronte acquisti arriva Livio Danese (ex Pescara con Galeone) ed il difensore Morgione che prende il posto di Filippo Di Teodoro passato al Pianella in Eccellenza. Il portiere inizialmente è Di Matteo il cui infortunio porterà la società a ricorrere al mercato con il ritorno del forte Ranavolo.

Il girone cambia, questa volta composto da marchigiane, abruzzesi e molisane, tra le compagini di "spicco" Civitanovese, Francavilla e Campobasso.
Come già accaduto anni prima, Druda non resisterà a lungo sulla panchina vestina, una serie negativa infilata nel girone di ritorno costringerà Fornarola al cambio di tecnico. Al suo posto arriverà il "pittoresco" Castiello uno degli elementi più deleteri mai visti a Penne nella sua lunga storia.
Andato avanti sull'entusiasmo della piazza per una serie di risultati utili infilati a fine campionato (arrivati sulla scorta di fattori piuttosto evidenti, ma allora non considerati) sarà uno dei principali artefici del pessimo campionato della stagione successiva, e pensare che durante un Penne-Senigallia 1-0 disputato al Comunale nelle ultime giornate di campionato, un coro che si levò dalla tribuna fu: "e l'anno prossimo andiamo in serie C...".
Serie C che in questa stagione sarà raggiunta dai marchigiani del Tolentino che alla fine staccherano di due lunghezze la rivelazione Nereto di bomber Breglia.

La stagione inziai in maniera piuttosto tranquilla per il nuovo Penne che riesce ad ottenere risultati senza troppi affanni. La prima in casa vede i biancorossi superare, non senza qualche difficoltà, i molisani del Roccaravindola per 2-1.
Tra le mura amiche i biancorossi paiono non avere difficoltà, superano agevolmente il Mosciano di mister Valbruni, il Francavilla e la quotata Civitanovese.
Con il Campobasso in casa invece sarà gara al cardiopalma con i biancorossi avanti di misura nella prima frazione, che nella ripresa prima si porteranno sul 3-0 poi rischieranno il ritorno dei molisani portatisi sul 3-2 senza tuttavia riuscire a pareggiare il match.

La stagione è strana, le gare si giocano di sabato per volere della Federazione al fine di dare maggiore visibilità al campionato evitando l'accavallarsi con le gare di serie A.
Il girone di ritorno sarà un disastro; i vestini perdono la bussola e la situazione si fa sempre più difficile: le sconfitte a Luco ma anche quella in casa con il Termoli fanno scivolare sempre più in basso la squadra, tanto che inizia a materializzarsi lo spettro della retrocessione in un campionato sino a quel momento tranquillo.
Fornarola è così costretto ad un altro avvicendamento in panca, via Druda al suo posto lo sconosciuto Castiello sconosciuto tecnico beneventano... certo, di tutto rispetto riguardo a quelle che erano le sue dichiarazioni, ma cosa più grave strapagato per qualche raccomandazione di troppo, senza sapere che la squadra da lui precedentemente allenata era una compagine di prima categoria campana, il Grottaminarda.
Castiello non ci mette molto ad acquisire la simpatia e soprattutto la fiducia della piazza abbracciando in toto i suoi metodi che erano più quelli di un energico motivatore che di un tecnico effettivamente preparato; vero che quando arriva il Penne è messo maluccio, vero anche che le gare rimaste sulla strada sono tutt'altro che trascendentali contro avversari che poco hanno da chiedere ancora al campionato.

Nelle ultime gare così i biancorossi corrono come un treno: 2-0 nel recupero casalingo con il Sulmona già condannato alla retrocessione, 1-0 interno al tranquillo Senigallia su un campo ridotto ai minimi termini (segno dei tempi che cambiano), vittoria anche sulla Santegidiese. A Civitanova i biancorossi steccano tuttavia la gara che poi risulterà decisiva per le sorti della stagione: Penne in vantaggio ma poi raggiunto dai marchigiani che, vendicando qualche screzio dell'andata, danno il tutto per tutto per evitare la vittoria ai biancorossi e probabilmente per aiutare i corregionali dell'Osimana avversario diretto del Penne nella corsa alla salvezza.
E sarà proprio lo scontro diretto con i marchigiani in programma al Comunale la gara fondamentale: stadio gremito e "vecchi trucchi del mestiere" per rendere ai marchigiani il match ancora più difficile. La compagine di Castiello supererà agevolmente per 3-1 i giallorossi in gol solo nel finale con l'estremo vestino tradito dal vento.
I biancorossi raggiungono così proprio l'Osimana e si va allo spareggio salvezza a Teramo.
La gara è ormai celebre: tempi regolamentari conclusi sullo 0-0, e nel secondo supplementare dopo un netto atterramento ai danni di Palusci rimasto a terra, i marchigiani ripartono e siglano la rete che sancisce la retrocessione dei biancorossi dopo quattordici anni di permanenza nella categoria. Nel finale di gara negli spogliatoi succede di tutto, c'è anche chi parlava a suo tempo di un presunto coltello sfioggiato da un calciatore marchigiano...

L'estate regalerà tuttavia al Penne la piacevole sorpresa del ripescaggio, che purtroppo non farà altro che allungare l'agonia di una società che, trovandosi già in grosse ristrettettezze economiche, toccherà il fondo la stagione successiva.

C.N.D. GIRONE F 1994/95 - 15°POSTO (31 punti)

Presidente: Paolo Fornarola
Allenatore: Roberto Druda (nuovo) poi sostituito da Luigi Castiello
Acquisti: Morgione (dif), Ranavolo (por), Danese (cen)
Cessioni: Colazilli (dif), Di Luzio (att), Di Teodoro (dif, Pianella), Ciriaco (cen), Di Vicoli (por), Lombardi (cen)
Gare da ricordare: PENNE-CAMPOBASSO 3-2; PENNE-CIVITANOVESE 1-0; PENNE-OSIMANA 3-1; PENNE-OSIMANA 0-1 (spareggio)
Bilancio Campionato: 31 punti, 11 vittorie, 9 pareggi, 14 sconfitte, 24 gol fatti, 30 gol subiti


Tolentino
47
Vigor Senigallia
34
Nereto
45
Francavilla
32
Termoli
42
Mosciano
32
Civitanovese
40
Luco dei Marsi
31
Paganica
39
Osimana
31
Jesi
36
Penne
31
Santegidiese
35
Campobasso
30
Recanatese
34
Roccaravindola
21
Camerino
34
Sulmona
18

Promosso in C2: Tolentino
Retrocesse in Eccellenza: Sulmona, Roccaravindola, Campobasso, Penne (sconfitta spareggio poi ripescato)

MARCATORI:

18 reti: Iuvalò (Tolentino)
15 reti: Breglia, Carta (Nereto)
11 reti: Martino (Luco dei Marsi), Berardi (Paganica)
10 reti: Messina (Campobasso), Alesi (Santegidiese), Maci (Tolentino), Donnarumma (Termoli)

L'estate regala dunque al Penne il piacevole sapore del ripescaggio arrivato per meriti sportivi. La stagione 1995/96 spalanca così le porte al quindicesimo campionato Interregionale consecutivo, record salutato con piacere e celebrato in un trafiletto anche sul Corriere dello Sport in un breve articolo di presentazione della nuova stagione calcistica.

Al timone della società c'è sempre Paolo Fornarola che darà il via ad una stagione disastrosa per i colori vestini con la conferma del tecnico Castiello e la successiva tardiva sostituzione con l'ormai classico ritorno di Guido Colangelo che tuttavia nell'occasione non riuscirà a compiere il miracolo.
In generale margini per dare l'assalto ad una nuova salvezza c'erano tutti, ma saranno vanificati in particolar modo per le esigenze di Castiello che farà portare a Penne giocatori assolutamente non in grado di reggere un campionato come l'Interregionale di questo periodo che inizia sempre più ad avvicinarsi a quella che è l'odierna serie D caratterizzata da costi di gestione piuttosto alti.

Il girone F cambia nuovamente, non ci sono più le molisane e ad abruzzesi e marchigiane vanno ad aggiungersi laziali e umbre; tra le blasonate, Sambenedettese su tutte, poi Maceratese (che si aggiudicherà il torneo). Sul fronte conferme, rimangono Palusci insieme a Oscar Di Matteo (ultimo anno a Penne) e Danese; diversi giocatori locali vengono integrati alla prima squadra e tra questi i vari Panico, Andrea Di Giorgio, Luca Pilone.
Gli arrivi non sono certo all'altezza: il portiere Del Rosso, Bollino, Brocanelli e Minincleri(voluti da Castiello).
Ma la cosa più grave sarà fatta a campionato in corso, una volta accortisi dell'inconsistenza di certi giocatori infatti, ci saranno tagli e nuovi acquisti (come quelli di Gatto e Cariola) che non faranno altro che gravare sul bilancio senza portare benefici in termini sportivi.
Insomma, il campionato dei biancorossi sarà un vero e proprio calvario conclusosi con una mesta ed indiscutibile retrocessione al penultimo posto con appena 28 punti, davvero pochi specie se si considera che per il primo anno in questa stagione verranno adottati i tre punti a vittoria.

La stagione si aprirà con un pareggio casalingo (2-2) con la Civitanovese in casa. La gara sarà l'emblema dell'intero campionato con il Penne avvezzo al pareggio casalingo e la sconfitta in trasferta.
I facili entusiasmi partiti dopo la cavalcata verso lo spareggio con l'Osimana ed il ripescaggio estivo iniziano a smorzarsi dopo le prime gara; Castiello si dimostra per quello che era, ovvero un motivatore più che allenatore. Non che portasse benefici tralaltro il suo tipo di comportamente, anzi molto spesso portava a privare i biancorossi di una guida tecnica (per quanto potesse servire) collezionando espulsioni su espulsioni.
La squadra fa una fatica clamorosa a vincere, in casa pareggia ancora con il Civitavecchia 1-1 dopo essere andato sotto con rete del n.10 ospite Marchetti, ancora un 1-1 casalingo con il Guidonia.
Fuori è un mezzo disastro, tranne qualche exploit clamoroso come la vittoria 4-3 sul campo del Civitacastellana di bomber Boccia (vincerà successivamente il campionato di D con L'Aquila) o quello di misura sul terreno del Luco dei Marsi con gol dell'ex Danese.
La classifica è già preoccupante, i biancorossi devono correre ai ripari e nel mercato novembrino arrivano i due ex professionisti Gatto e Cariola. L'esordio dei due avviene al Comunale quando un Penne in condizioni di classifica precarie tira fuori l'orgoglio superando per 2-0 il Monterotondo capolista illudendo il pubblico riguardo un'eventuale svolta e soprattutto riguardo al rendimento dei due nuovi arrivati.
Del resto saranno pochissime, quasi nulle, le soddisfazione del Penne in questa stagione, che torna a perdere a Perugia sul campo del Pontevecchio (0-1) e deve sudare le proverbiali sette camicie per avere ragione in casa del derelitto Vis Stella, sotto di un gol con vittoria finale 2-1 contro una squadra che chiuderà la stagione con un impietoso -16 dai biancorossi.
Il pareggio a reti bianche in casa della Sambenedettese da buone speranze ai biancorossi di poter riprendere per i capelli una stagione che, nata male, finirà sempre peggio.
All'inizio del girone di ritorno dopo la disastrosa trasferta di Civitanova, Fornarola da finalmente il benservito al tecnico Castiello accogliendo a braccia aperte Guido Colangelo.
Il Penne è in caduta libera: viene surclassato a Civitavecchia mentre in casa cede troppo facilmente a Maceratese (che alla fine otterrà la promozione in C2) e Camerino, non andrà oltre il pari con Mosciano (qualche tafferuglio sugli spalti) e nereto mentre fuori casa addirittura non andrà oltre il pareggio contro la Vis Stella.
Nel finale di stagione qualche spiraglio i biancorossi proveranno a trovarlo: superano di misura il Civitacastellana poi sempre in casa 1-0 sul Ladispoli (che poi retrocederà) al termine di una gara squallida, con tanto di commento di un simpatico signore ancora oggi sempre al campo con entusiasmo, quando un pallone terminò letteralmente fuori dal campo per strada al termine di un'azione tanto rocambolesca quanto imbarazzante: "la palla sta andando a Loreto, va a dirgli di aspettarci che a settembre andiamo a riprenderla".

Retrocessione che si materializza matematicamente dopo la netta sconfitta di Monterotondo (2-4) che elimina una volta per tutte qualsiasi speranza (a dire il vero solo matematica) di salvezza.
L'ultima partita in Interregionale così il Penne la saluta al Comunale contro la Narnese con buona affluenza di pubblico malgrado la retrocessione già materializzata, quasi a voler salutare un campionato che per 15 anni ha visto i biancorossi protagonisti.
Il match per quanto di rilevanza nulla per i locali era invece importantissimo per gli umbri che si giocavano il campionato con la Maceratese. Narnese che vinse 1-0 con non poche difficoltà contro un Penne che onora al meglio l'impegno colpendo anche un palo clamoroso nella ripresa, vittoria però vana quella degli umbri visto che la Maceratese replica con una vittoria ed ottiene così l'agognata promozione inC2.

Per i biancorossi è la fine di un ciclo storico, che ha portato il nome della Città anche sui quotidiani nazionali; probabilmente il modo peggiore per bagnare il raggiungimento di un record, ma gli errori societari degli ultimi anni sono piuttosto netti e lampanti. Si prospetta dunque un futuro decisamente nero per il calcio pennese, Fornarola abbandonerà la barca, mentre il pubblico vestino sarà costretto a riscendere tra i dilettanti regionali, in campi calcati l'ultima volta nell'ormai lontano 1981.

C.N.D. GIRONE F 1995/96 - 17°POSTO (28 punti)



Maceratese
68
Guidonia
40
Narnese
67
Civitacastellana
40
Monterotondo
57
Pontevecchio
39
Nereto
55
Pineto
39
Santegidiese
52
Sambenedettese
39
Camerino
51
Ladispoli
38
Mosciano
47
Nestor Marsciano
35
Civitanovese
46
Penne
28
Civitavecchia
44
Vis Stella
15

Promossa in C2: Maceratese
Retrocesse in Eccellenza: Vis Stella, Penne, Nestor Marsciano, Ladispoli

MARCATORI:

16 reti: Carrettucci (Ladispoli)
15 reti: Boccia (Civitacastellana)
14 reti: Di Chio (Monterotondo)
13 reti: Solimina (Guidonia)
12 reti: Paoloni (Camerino), Mercuri (Narnese), De Petris (Pineto)
11 reti: Di Giuseppe (Nereto), Arancio (Mosciano)