giovedì 5 maggio 2011

La Storia: 1981-1985

La stagione 1981-82 rappresenta pertanto una data storica con i biancorossi che varcano per la prima volta la soglia regionale in campionato nel dopoguerra (da premettere che negli anni '30 i biancorossi avevano già avuto esperienze in tal senso negli spareggi, purtroppo sfortunati, per l'approdo nell'allora serie C).

Forti di un pubblico da fare invidia a società ben più blasonate e con l'entusiasmo di un'intera città in delirio per la gesta di una squadra formata per la totalità da elementi locali, la trasferta di Gubbio terminatà in parità sancì l'inizio di una nuova e lunga era ricca di soddisfazioni per il calcio vestino.
Penne diventa improvvisamente il punto di riferimento dell'intera zona, attirando interesse e passione anche dai paesi limitrofi.

Il campionato Interregionale nell'anno in oggetto era diviso in 9 gironi da 16 squadre ciascuno; cinque erano le abruzzesi partecipanti tutte riunite nello stesso girone (F): oltre ai biancorossi infatti prendevano parte al torneo anche Santegidiese e San Salvo oltre a Pro Lido Tortoreto e Sulmona queste ultime partecipanti all'ultimo campionato di Promozione Regionale ma ripescate in estate per completamento organici. Il girone è poi completato da rappresentanti da tutto il centro Italia: dalla Toscana (Sansepolcro), Emilia Romagna (Riccione), Umbria (Gubbio, Città di Castello) e Marche (Porto Sant'Elpidio, Vadese, Falconarese, Elpidiense, Sangiorgese, Fermana e Vis Pesaro).

Il campionato è ricco di soddisfazioni per il Penne che riesce per buona parte del campionato a tenere i ritmi delle battistrada facendo sognare all'intera platea la serie C.
La sconfitta patita immeritatamente sul campo dell'Elpidiense capolista tuttavia provoca la prima "frattura" con i primi posti. C'è ben poco da fare, i marchigiani sono squadra attrezzata, non segnano molto (in trenta realizzaranno gli stessi gol dei biancorossi: 29) ma possono contare su una difesa impenetrabile che le permetterà di ottenere punti decisivi ai fini della promozione tra i professionisti.

Alla fine saranno ben sei i punti che separeranno le due squadre in classifica. Malgrado tutto lo score finale per i vestini sarà più che positivo: in trenta gare il Penne totalizzerà 35 punti, frutto di 13 vittorie, 9 pareggi ed 8 sconfitte con 29 reti all'attivo e 25 al passivo che frutteranno un lusinghiero secondo posto in classifica. Niente male per una matricola che, con una squadra pressochè immutata rispetto alla stagione precedente, si affaccia per la prima volta nella propria storia al campionato Interregionale.

Al termine della stagione retrocederanno in Promozione Città di Castello, Sulmona e Sansepolcro che chiuderà la stagione a parità di punti con la Santegidiese, quest'ultima salva grazie al vantaggio acquisito negli scontri diretti con i toscani.

INTERREGIONALE GIRONE F 1981/82 - 2°POSTO (35 punti)


Elpidiense
41
Falconarese
29
Pennese
35
Porto S.Elpidio
29
Fermana
33
Gubbio
29
Riccione
33
Pro Lido
28
Vis Pesaro
32
Santegidiese
26
San Salvo
32
Sansepolcro
26
Sangiorgese
31
Sulmona
24
Vadese
31
Città di Castello
21

Dopo i risultati entusiasmanti del precedente campionato, la Pennese si presenta alla nuova stagione con rinnovato entusiasmo.
Forti al solito dell'appoggio dello sponsor dell'acqua Santa Croce, si punta a far bene anche nella stagione successiva.
Ripetere il campionato brillante della stagione successiva tuttavia, sembra molto difficile. Ed infatti, in un girone più competitivo rispetto alla passata stagione ed in un girone di ferro in cui fa la propria comparsa anche il Chieti caduto in "disgrazia" dopo la retrocessione dai professionisti le difficoltà sono evidenti.

Con le abruzzesi divise tra vari gironi, con L'Aquila e la neopromossa Angizia Luco in quello laziale, la Val di Sangro (altra neopromossa) e San Salvo inserite nel girone campano-molisano, i biancorossi vengono confermati nel raggruppamento F insieme alle altre "cugine" Chieti, Pro Lido Tortoreto e Santegidiese; a completare il girone le emiliane Cesenatico, Riccione, Santarcangiolese e Forlimpopoli, il Gubbio per l'Umbria, ed il largo plotone delle marchigiane composto da Fermana, Vadese, Porto Sant'Elpidio, Falconarese, Sangiorgese, Vis Pesaro e Biagio Nazzaro Chiaravalle.

Con Guido Colangelo sempre ben saldo in panchina, l'attenzione dell'intera stagione non può che essere catalizzata sull'attesissimo e sentitissimo derby con il Chieti.
In verità per le due realtà calcistiche, negli ultimi anni distanti anni luce a livello di risultati con i teatini stabilmente tra i professionisti, non si trattava del primo incontro ufficiale.
Penne e Chieti infatti si erano già sfidate quattro volte nel lontanissimo passato: nel campionato regionale di qualificazione, stagione 1932/33 (2-2 a Penne e sconfitta 0-3 a Chieti), e nel "Misto Regionale" stagione 1944/45 (1-1 a Penne e sconfitta 1-4 a Chieti).

Fatto sta che, malgrado tutto i biancorossi si toglieranno begli "sfizi" nei confronti con i cugini neroverdi: in estate infatti la Pennese si toglie lo sfizio di eliminare il Chieti dalla Coppa Italia andando a vincere 2-1 all'Angelini (sarà l'unica vittoria esterna nei derby con i teatini) e pareggiando al ritorno 1-1 in casa.
In campionato gli uomini di Colangelo esaltano il proprio pubblico: in un Comunale bollente e stracolmo all'inverosimile i biancorossi piegano 3-2 i cugini: la rete di Mauro Di Pietro e l'autorete del chietino Roma aprono la strada al successo in un match riaperto da Berardi prima del raddoppio dello stesso Di Pietro e la rete di Chieregato che fissa il punteggio sul 3-2 finale.
La gara di ritorno sarà meno fortunata per i biancorossi che all'Angelini cadranno 0-2.

La vittoria sui chietini rimarrà una delle pagine più belle della stagione conclusa con la trasferta ad "alta tensione" sul campo della Vis Pesaro.
Ultima di campionato, giugno inoltrato, i biancorossi sono quart'ultimi, i marchigiani terz'ultimi distanti di un solo punto.
Per i pesaresi retrocedere sarebbe un dramma (mancano dai campionati regionali da almeno 35 anni), e l'unico risultato possibile è la vittoria. Ai biancorossi basta un pari, ma uscire fuori indenni da un campo storicamente difficile e stracolmo di gente, contro una squadra esperta che già in settimana aveva preparato minuziosamente la partita è durissima.
I biancorossi tuttavia compiono l'impresa, e riportano a casa uno 0-0 che getta nello sconforto il pubblico marchigiano e regala una salvezza difficilissima, specie se si considera l'andamento esterno negativo durante tutto il campionato.

I 26 punti totali sono frutto di un andamento altalenante e senza mezzi termini (11 vittorie, solo 4 pareggi e ben 15 sconfitte), pochissimi i punti totalizzati nelle gare esterne, cammino da alta classifica invece nelle gare del Comunale che rappresenta il vero punto di forza dei vestini, salvi grazie a vittorie memorabili (a Penne cadrà anche il Cesenatico dominatore del campionato, pur se già promosso in C2). 34 le reti segnate nel corso delle stagione, 41 quelle subite.

Oltre alla Vis Pesaro retrocedono in Promozione anche Biagio Nazzaro e Santegidiese.

INTERREGIONALE GIRONE F - 1982/83

Presidente: Mauro La Torre
Vice-Presidente: Antonio Rietti
Sponsor: Acqua Santa Croce
Allenatore: Guido Colangelo
Acquisti: Napoletano (att, Pescara), Massari (cen), Di Giacomo (por), Marinucci (att)
Confermati: confermato il blocco di atleti locali
Gare da ricordare: PENNESE-CHIETI 3-2; PENNESE-CESENATICO 2-1; VIS PESARO-PENNESE 0-0

CLASSIFICA

Cesenatico
44
Pro Lido
27
Fermana
39
Falconarese
26
Chieti
39
Forlimpopoli
26
Santarcangiolese
34
Pennese
26
Vadese
34
Sangiorgese
26
Riccione
34
Vis Pesaro
25
Gubbio
29
Biagio Nazzaro
23
Porto S.Elpidio
29
Santegidiese
19

Scampato il pericolo, la Pennese riparte per il suo terzo campionato in Interregionale consecutivo.
La sofferenza della stagione precedente induce la società ed il main sponsor ad intervenire in maniera più decisa sul mercato; i rinforzi servono per concludere un campionato all'insegna della tranquillità e per consolidare una squadra destinata (almeno secondo gli obiettivi) a puntare in alto nel corso delle stagioni a seguire.

La novità stagionale è l'avvicendamento in panchina con l'addio di Colangelo e l'avvento di Arturo Bertuccioli tecnico vecchia maniera il cui gioco essenziale del "prima non prenderle" diventerà proprio marchio di fabbrica.

Ma non è solo questa la novità della stagione, infatti i biancorossi per il primo anno saranno spostati nel girone L, più meridionale insieme alle altre abruzzesi San Salvo, Lanciano, Val di Sangro e Chieti. Un girone durissimo completato dalla foltissima schiera di pugliesi (Mola, Noicattaro, Fasano, Canosa, Lucera, Bisceglie, Trani, Fidelis Andria, Ostuni, Manfredonia) ed una lucana (Genzano).

A fronte di un girone più agonistico, la Pennese porta avanti con tranquillità il proprio campionato e conclude con un sesto posto più che soddisfacente. L'undici di mister Bertuccioli è solido e concreto, sicuramente più equilibrato rispetto a quello della passata stagione e votato al pareggio (non a caso mister Bertuccioli verrà rinominato "mister X").
9 vittorie, 13 pareggi ed 8 sconfitte con 29 reti all'attivo, 21 al passivo, sono il bilancio finale di un campionato chiuso a cinque punti di distanza dai cugini del Chieti, prima abruzzese in classifica.

Il doppio scontro stagionale con i neroverdi si chiude con un nulla di fatto, ed è indicativo della predilezione al pareggio del nuovo mister: 0-0 al Comunale, 1-1 all'Angelini.

Il girone è stravinto da una travolgente Fidelis Andria che con 47 punti, sole due sconfitte in campionato ed una difesa bunker capace di subire appena 9 reti in trenta gare, stacca nettamente il Manfredonia la cui trasferta evoca brutti ricordi ai tifosi biancorossi.

A retrocedere in Promozione sono Canosa, Real Genzano e Mola.

INTERREGIONALE GIRONE L 1983/84 - 6°POSTO (31 punti)

Presidente: Mauro La Torre
Vice-Presidenti: Antonio Rietti, Enrico De Fabritiis
Sponsor: Acqua Santa Croce
Allenatore: Arturo Bertuccioli (nuovo)
Acquisti: Lunelli (dif, Villamagna), Spadafora (dif, Francavilla), Castorani (dif, Francavilla), Lotorio (att, Francavilla), D'Angelo (por, Pescara), Verde (cen, Lanciano), Lodi (dif, Potenza), Punzo (att, Bologna).
Confermati: Severo, Pilone, Liberati, Di Pietro, Macrini, Palma.
Cessioni: Di Luzio (att, L'Aquila)
Gare da ricordare: PENNESE-CHIETI 0-0; PENNESE-FIDELIS ANDRIA 1-1; CHIETI-PENNESE 1-1

classifica


Fidelis Andria
47
Val di Sangro
30
Manfredonia
40
Lucera
29
Ostuni
37
Fasano
26
Chieti
36
Noicattaro
26
Trani
35
San Salvo
25
Pennese
31
Canosa
24
Bisceglie
30
Real Genzano
18
Lanciano
30
Mola
16

L'anno successivo la Pennese rimane nel girone pugliese. In panchina viene confermato mister Arturo Bertuccioli che tanto bene aveva fatto la stagione precedente, l'obiettivo resta sempre quello di far bene in un girone durissimo con le abruzzesi Lanciano, Angizia Luco, Chieti, L'Aquila, Vasto 82, Val di Sangro, San Salvo ed Avezzano, le pugliesi Bisceglie (strafavorita alla vigilia), Manfredonia, Corato, Lucera, Trani, Noicattaro e la campana Ariano Irpino.

La stagione è più equilibrata della precedente, non c'è una squadra ammazza-campionato (come la Fidelis) e la lotta per il vertice è molto più aperta.
I biancorossi non si sbilanciano, e rimangono sempre un gradino sotto le prime della classe, mentre rimane sempre molto accesa la rivalità con i cugini del Chieti.

Nel doppio scontro con i neroverdi i biancorossi cadono di misura all'andata all'Angelini a causa di una rete del teatino Di Renzo, ma al ritorno fanno valere la legge del Comunale piegando di misura i neroverdi grazie alla rete del "solito" Di Pietro che fa esplodere lo stadio (si verificano ancora piccoli incidenti tra le opposte tifoserie) e soprattutto rappresenta una vittoria pesantissima visto che a fine stagione i biancorossi chiuderanno con un altro soddisfacente settimo posto, ma soprattutto per la prima volta supereranno proprio i chietini in classifica (di due punti).
L'impatto con l'Interregionale per i neroverdi è pesante e per la terza stagione di fila i tifosi teatini masticano male.

Il Bisceglie, come già detto, era la principale favorita alla vigilia. I pugliesi avevano approntato la propria rosa con l'obiettivo di vincere, e le principali antagoniste ai nerazzurri sembravano essere Manfredonia e Lanciano.
Per i frentani la stagione però è deludente e si chiude con un quinto posto a ben nove lunghezze di distanza dalla capolista; il Manfredonia invece è lì a lottare per il vertice...ma tra le due "corazzate" si infila una matricola terribile, l'Angizia Luco di Gildo Valle che, con un cammino da grande squadra, a sorpresa chiude al comando con 41 punti regalando alla piccola cittadina marsicana un traguardo incredibile, quella C2 cui i biancazzurri militeranno per due anni, conquistando un'entusiasmante salvezza alla prima apparizione.

In Promozione retrocedono Noicattaro, San Salvo e Avezzano.

INTERREGIONALE GIRONE H 1984/85 - 7°POSTO (31 punti)

Presidente: Enrico De Fabritiis
Vice-Presidente: Antonio Rietti
Sponsor: Supermercati GGS
Allenatore: Arturo Bertuccioli (confermato)
Acquisti: Avagliano (por, ex Lazio), Piero Di Pietro (cen, Sulmona), Del Papa (att, Francavilla), Nerone (att, Francavilla), Di Luzio (att, L'Aquila)
Confermati: Macrini, Severo, Di Federico, Di Pietro, Pilone
Cessioni: Punzo (att, Chieti), Lotorio (att, Francavilla), Castorani (Francavilla)
Gare da ricordare: PENNESE-CHIETI 1-0


Angizia Luco
41
Chieti
29
Bisceglie
40
L'Aquila
29
Manfredonia
39
Vasto 82
28
Corato
38
Trani
28
Lanciano
32
Val di Sangro
27
Lucera
32
Noicattaro
26
Pennese
31
San Salvo
24
Ariano Irpino
30
Avezzano
6